Canale Monterano – Antica Monterano – Tolfa
Attenzione: questa escursione è solo per esperti ed avventurieri. Ci sono dei punti non segnati, dei passaggi pericolosi e altri in cui è necessario saper seguire un tracciato gps. Inoltre, in più punti, si debbono scavalcare delle recinzioni oltre le quali è possibile trovare vacche maremmane che proteggono i propri vitellini. Se è piovuto da poco risulta molto fangosa e se fatta d’estate è sicuramente molto calda. Infine attenzione alle zecche! Se non vi siete spaventati di tutto ciò e avete deciso di prendervi le vostre responsabilità allora ecco a voi una bella tratta mozzafiato che attraversa campi sterminati e selvaggi, antichi paesi abbandonati, torrenti cristallini e colline ondulate.
Il percorso
Partenza dalla chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo di Canale Monterano. Si va, guardando la chiesa, nella strada a sinistra che scende, ovvero Via Monterano, seguendo i cartelli della Riserva Naturale di Monterano. In breve si arriva a Largo Aldo Moro e qui si prende in discesa seguendo sempre le indicazioni per la Riserva. Arrivati laddove ad un incrocio avanti andremmo a Via Casale di Merenda e a destra a Via Palombara noi andiamo a sinistra, verso la Cascata della Diosilla. Svoltiamo a destra sempre seguendo il cartello della cascata, dopo circa dopo 250 metri. Si arriva al parcheggio della Riserva e prendiamo la naturale strada avanti a noi, dopodiché scendiamo alla cascata con le scalette a sinistra, per visitarla. Da qui, non risalendo per le scalette, ma andando avanti seguiamo il sentiero segnato che ci porterà alla città abbandonata, allo stesso modo di come avrebbe fatto la strada più ampia da poco lasciata.
Questo bel sentiero, da poco risistemato, si snoda tra ponticelli, passaggi sotto a rocce, aree didattiche e ci porterà gradualmente alla solfatara, non senza essere passati per il bosco dedicato alla memoria di Carlo Cassi. Alla solfatara prendiamo a sinistra sulla strada e oltrepassato il torrente con il ponte di legno andiamo subito a destra seguendo le indicazioni per Monterano. Quindi si passa davanti al Cavone, ovvero una via cava, e si continua a salire, fino ad arrivare agli ipogei ovoidali, dove andiamo a sinistra su strada brecciata.
Siamo così sotto la vecchia Monterano. Il cartello dice di andare a sinistra ma noi, esperti conoscitori del luogo, andiamo con il sentiero che si trova sotto l’acquedotto e saliamo fino ai ruderi. Dopo la libera visita a questa parte di città abbandonata, avendo la statua del leone davanti, andiamo a sinistra per la strada che conduce alla chiesa dove fu girata una scena del Marchese del Grillo, nonché il cortometraggio di Marco Bartolomucci “Lacrisi”.
A questo punto, guardando la chiesa, andiamo alla sua destra e vi passiamo dietro. Qui troveremo un sentiero che si allontana e che arriva sul pizzo della rupe. Troviamo il cartello “Sentiero Chiuso”,ma siamo avventurieri e andiamo avanti. Seguire il tracciato per non perdersi. Altrimenti, meno avventurosi, ritorniamo alla solfatara e andiamo a destra fino al ponte sul Mignone.
Scendendo dalla rupe ci troveremo accanto ad una recinzione per il pascolo e qui andremo a sinistra per poi andare a destra la bivio a T, proprio in concomitanza con il ponte sul Mignone. Dopo il ponte giriamo a sinistra al bivio seguendole indicazioni verde-giallo su paletti. Questa strada vi porta ad un’area pic-nic e qui bisogna girare a sinistra per la Diga. Vi troverete subito un guado da fare. E’ un affluente del Mignone che ci troviamo subito a sinistra e che cominciamo a seguire. In fondo c’è un cancello (ci avverte di animali allo stato brado) oltre il quale sulla sinistra, dopo poche decine di metri, troviamo il passaggio stretto per il ponte di ferro sul fiume. Lo passiamo e andiamo verso sinistra (siamo nella zona della diga). Se il cancello della diga davanti a voi è chiuso potete uscire sulla strada usando un passaggio a sinistra aperto dai camminatori o dai cacciatori nella rete. Da qui si va verso la Mercareccia, avanti. Troverete una serie di bivi, ma bisogna andare sempre dritti, in leggera salita. Si arriva così a costeggiare gli stagni della Mercareccia dove è possibile, con una deviazione di poche decine di metri, arrivare ad un punto panoramico della zona umida dove osservare uccelli e paesaggi. Torniamo sulla nostra strada e proseguiamo dritti fino ad arrivare sulla provinciale (all’altezza delle Terme di Stigliano) da prendere a destra per circa 1100 metri. Quando la strada fa un tornante a destra e davanti a noi vediamo due strade parallele e sterrate, dobbiamo prendere la strada sterrata a sinistra, più nascosta, che prima va in piano e poi scende. Si giunge così ad una recinzione. Prestare attenzione adesso perché entriamo nella zona dei pascoli. Scavalchiamo la recinzione di legno e ci teniamo sulla destra a scendere. Vedrete che si arriva al torrente. Alla sua destra c’è una mulattiera che lo costeggia e che arriva ad una recinzione sul torrente stesso, usata per non far andare oltre il bestiame e che può essere usata per guadare (vedi foto). Oltre il torrente saliamo sulle rive e andiamo a destra, fino a giungere all’ennesima recinzione. Qui la seguite a sinistra fino a intercettare la strada che va presa a destra. Superato un altro cancello ci si trova in prossimità di altri pascoli e di una collina. Noi, seguendo assolutamente il gps, andiamo sulla collina e riprendiamo la strada sterrata che intanto era sparita. Dopo qualche centinaio di metri si arriva ad una rimessa con un capannone. Qui c’è un cancello di legno da scavalcare e poi andare a destra. Seguendo la strada si arriva d un piccolo guado (potrebbe non esserci) e due cancelli. Apriamo e chiudiamo alle nostre spalle quello di sinistra.
Questa strada porta ad un crocicchio: prendiamo la seconda partendo da sinistra, ovvero il Sentiero del Monte Castagno, dopodiché, quando si aprirà la vista di Tolfa, c’è una altro bivio a cui andare a destra. Quasi subito c’è un altro bivio a V: svoltiamo a destra per la principale. Arriverete così, dopo un chilometro circa ad un ruscello da oltrepassare. Dopo breve andiamo avanti all’incrocio (non per il Sentiero del Monte Castagno). Si segue la strada verso sinistra e al bivio andiamo a sinistra oltrepassando il torrente Virginese e proseguiamo avanti.
La nostra strada sale e scollinando vediamo la città di Tolfa con la rocca. Siamo in mezzo a campi bellissimi. Dunque si arriva ad un altro incrocio a cui andare a destra. La strada diventa cementata e rimanendoci sempre, non curanti delle deviazioni, arriviamo a costeggiare la proprietà di un bel casale, che ci manteniamo sulla destra. Passiamo per l’antico lavatoio e andando sempre avanti, su strada asfaltata, siamo praticamente nelle prime case di Tolfa.
Canale Monterano – Antica Monterano – Tolfa
Attenzione: questa escursione è solo per esperti ed avventurieri. Ci sono dei punti non segnati, dei passaggi pericolosi e altri in cui è necessario saper seguire un tracciato gps. Inoltre, in più punti, si debbono scavalcare delle recinzioni oltre le quali è possibile trovare vacche maremmane che proteggono i propri vitellini. Se è piovuto da poco risulta molto fangosa e se fatta d’estate è sicuramente molto calda. Infine attenzione alle zecche! Se non vi siete spaventati di tutto ciò e avete deciso di prendervi le vostre responsabilità allora ecco a voi una bella tratta mozzafiato che attraversa campi sterminati e selvaggi, antichi paesi abbandonati, torrenti cristallini e colline ondulate.
Il percorso
Partenza dalla chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo di Canale Monterano. Si va, guardando la chiesa, nella strada a sinistra che scende,
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