Il percorso
Dall’Agriturismo Foglie si prende l’unica strada brecciata che esce dall’agriturismo stesso e dopo circa 400 m si arriva ad una rimessa per gli attrezzi con fienile. Qui sulla sinistra, accanto alla porcilaia, troviamo un sentiero che passa sotto una grande quercia. Dopo pochi metri il sentiero svolta a destra, in maniera poco evidente con un segno su un albero. C’è molta vegetazione, tanto che il sentiero è quasi chiuso. Si sbuca così su una strada a scorrimento veloce che va presa destra per oltrepassare il fiume Burano e dunque per prendere la prima strada a sinistra dopo il ponte, verso Tranquillo. Poche decine di metri e andiamo a destra in salita, dunque all’altezza del primo tornante svoltiamo a sinistra imboccando il sentiero, il sentiero 274. Pochi metri e sulla destra si lascia questa strada e si prende il sentiero in salita. Questo sentiero non è affatto ben tenuto, ormai è poco più di una traccia sbiadita nel bosco, pieno di incognite, piccoli guadi fangosi e punti incerti. Dunque avventurarsi solo seguendo il sentiero è alquanto complesso, bisogna fare riferimento più volte al tracciato GPS. C’è un punto particolarmente difficile dove il sentiero comincia a scendere. In realtà sarebbe più corretto continuare sempre a salire fino a costeggiare una recinzione di filo spinato, tenendola sulla destra, ma non essendo il sentiero segnato bene, come dicevamo, fare sempre riferimento al tracciato GPS per non perdersi o allungare. Dopo circa 400 m arriviamo ad una strada più ampia da imboccare a destra fino ad arrivare, con un cancello, ad un bivio con una strada bianca da prendere a sinistra in salita.
Quando il paesaggio si apre, più o meno ad un’altezza di 780 m sul livello del mare, poco prima di un casale abbandonato, sulla destra troviamo uno slargo con un vecchio aratro abbandonato e arrugginito. Qui con un breve fuoripista dobbiamo andare sulla destra scendendo verso il campo arato, camminando sulla cresta della collina, verso i pali del telefono, avendo i campi sempre sulla sinistra, fino ad incontrare sulla destra una catena e dunque una strada sterrata, che imboccheremo a sinistra. Qui inaspettatamente ricominciano i segni del Cai. Giungeremo così ad un cancello, da aprire e richiudere, e poi ad una strada sterrata che ci porta alla località Osteriaccia. Dunque arriviamo ad un incrocio a T a cui svoltare a destra. Oltrepassiamo un altro cancello, scendendo leggermente per poi risalire. Ancora un bivio a cui svoltiamo a sinistra. Incroceremo così un’altra strada che va verso destra, ma noi andremo a sinistra verso una montagnola denominata Lanciacornacchia. Siamo sul sentiero 262. In cima alla salita c’è un bivio a T, con un nuovo paesaggio che si apre e due montagne in mezzo alle quali, in basso, c’è la nostra destinazione Gubbio. Al bivio svoltiamo a destra e dopo circa 100 m andiamo a sinistra per strada sterrata interrotta agli automezzi. Dunque si arriva ad un bivio a cui andare a sinistra in discesa fino ad arrivare alla SS298 da prendere ovviamente a destra verso Gubbio. Scendiamo superando la deviazione per San Ubaldo e proseguiamo seguendo le indicazioni per il sentiero 251, direzione Gubbio, che continua su strada asfaltata fino ad un’area picnic sulla destra. Entriamo nell’area picnic e dunque con un ponte superiamo la strada asfaltata e imbocchiamo il sentiero del Bottaccione, splendido acquedotto medievale del 1327, riconvertito a sentiero che ci condurrà fino sopra alla città di Gubbio, evitando così la strada asfaltata per gli ultimi due km e facendoci godere di un paesaggio davvero incantevole. Si arriverà infine ad una torre circolare, si costeggeranno le mura e svoltando a destra si entrerà nella porta più alta di Gubbio. Perdetevi nei vicoli e arrivate nel centro della città.
Il percorso Dall’Agriturismo Foglie si prende l’unica strada brecciata che esce dall’agriturismo stesso e dopo circa 400 m si arriva ad una rimessa per gli attrezzi con fienile. Qui sulla sinistra, accanto alla porcilaia, troviamo un sentiero che passa sotto una grande quercia. Dopo pochi metri il sentiero svolta a destra, in maniera poco evidente con un segno su un albero. C’è molta vegetazione, tanto che il sentiero è quasi chiuso. Si sbuca così su una strada a scorrimento veloce…
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