Il Sentiero Archeologico della Via Julia Augusta
(La via Julia Augusta è una via consolare romana la cui costruzione iniziò nel 13 a.C. per volere dell’imperatore Augusto onde completare il collegamento stradale tra Roma e la costa meridionale della Gallia, giungendo fino ad Arles. Nelle città di Tortona e di Voghera è erroneamente definita via Emilia. Il suo percorso iniziava a Placentia (Piacenza) e, passando per Dertona (Tortona) e Aquae Statiellae (Acqui Terme), si concludeva presso il trofeo di Augusto della Turbie, eretto dall’imperatore nel 7–6 a.C. fra Mentone e Nizza (Francia). Successivamente fu prolungata fino ad Arelate (Arles), per collegarsi alla via Domitia (via Domizia). Lungo il suo tragitto attraversava, fra gli altri, i centri romani di Vada Sabatia (Vado Ligure), Albingaunum (Albenga), e Albintimilium (Ventimiglia).
Da https://it.wikipedia.org/wiki/Via_Julia_Augusta
Questo percorso per quanto breve risulta molto suggestivo, soprattutto per lo svolgersi sui resti di una strada consolare romana poco nota e spesso dimenticata. Quel che resta della Via Julia Augusta è ben leggibile proprio qui, fra Albenga e Alassio, oltre che soltanto per un brevissimo tratto nei pressi di Finale Ligure.
La gita si può concludere nel centro di Alassio, famoso per il suo “Muretto” istoriato di targhe commemorative e mattonelle colorate nei pressi della stazione, dove prendere un treno e in pochi minuti tornare ad Albenga, oppure continuare lungo costa fino dove si preferisce sulla passeggiata lungo mare. In questo caso, fino al paese successivo di Laigueglia in direzione di ponente e della Francia.
Per imboccare la via Romana basterà attraversare il Fiume Centa sul noto “Ponte Rosso” di acciaio, in acciaio e calcestruzzo lungo la SP39, anche Via Piave. Continuare sulla strada per circa trecento metri per giungere ad una rotonda, girare a destra e continuare per altri duecento metri.
Non sarà difficile scorgere i cartelli (alla propria sinistra) per la passeggiata archeologica che arrampica la collina. (Prendere a riferimento, dall’altra parte della strada un meccanico di automobili). Da notare che lungo tutto il cammino non sarà difficile incontrare a terra delle piccole frecce gialle a doppia punta che indicano la “Via del Mare” che in questa zona, coincide proprio con il sentiero archeologico.
La passeggiata offre begli scorci sull’isola Gallinara e nella parte finale sul piccolo golfo antistante il comune di Alassio. Non presenta particolari difficoltà, è affrontabile da chiunque anche con un normale paio di scarpe da ginnastica. Da notare lungo il sentiero alla propria destra un complesso funerario di epoca romana e quasi due chilometri oltre i resti della chiesa di Santa Anna del Monte del XIX secolo. Dopo un leggera salita finale (già strada Lord Byron) si giungerà alla Chiesa della Santa Croce, posta in alto proprio sopra il bel porticciolo di Alassio. Questo è un ottimo punto di sosta, ben attrezzato con terrazze panoramiche ombreggiate, panchine e fontanella d’acqua potabile.
Da qui basterà ridiscendere la strada romana verso il paese attraversando belle villette signorili curate e ricche di piante per andare ad attraversare la via Aurelia che corre in basso lungo costa. Imboccando il lungo mare verso destra si potrà raggiungere il budello centrale di Alassio, i resti dei suoi torrioni sul mare e decidere se proseguire, oppure tornare indietro a piedi o in treno.
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