Scrivo sempre di strade, dell’andare e delle impressioni dei territori che incontriamo. Oggi invece voglio parlare della pubblicazione on line del percorso, la stessa che state leggendo adesso. Capita di farla nei posti più strani e improbabili: dentro scuole abbandonate, foresterie senza corrente, in bar col wi-fi gratuito, su scrivanie di legno dentro monasteri. Spesso si sta seduti comodamente, altre volte a terra, altre in piedi o col pc sulle ginocchia. Ricordo tutti i posti in cui ho pubblicato i percorsi, sono speciali quanto un sentiero o un paesaggio. Ma allora perché voglio parlarne proprio oggi? Perché oggi pubblichiamo da Campo Santo Stefano, nel cuore di Venezia. Siamo in mezzo a turisti che provengono da tutto il mondo e in essi ci confondiamo, ma noi siamo giunti qui a piedi… e a piedi è diverso, come è diversa la pubblicazione di questo percorso.
Il percorso
Dal centro di Alberoni, posto nei pressi di una piazzetta con caffè, prendiamo l’unica via ad uscire, denominata Via Alberoni, usando la piacevole banchina dal lato della laguna. Già a sinistra possiamo vedere Venezia, Porto Marghera e se la visibilità è buona anche le Alpi sullo sfondo. La passeggiata è piacevole e ombreggiata grazie ai pini lungo la via. Passiamo l’ospedale, il vivaio, una casa verde e la fermata dell’autobus. Subito dopo quest’ultima prendiamo una stradina a destra che tra canneti ai lati ci porta sugli argini che danno sull’Adriatico. Li imbocchiamo a sinistra e li lasciamo a piacimento per ritornare sulla laguna e la zona di Malamocco. A questo punto potete scegliere liberamente come proseguire, se più ombreggiati, ovvero verso la laguna o più ventilati ma esposti, ovvero verso la riva del mare. Difficile perdersi. Attraversando il Lido però cercate di recarvi sulla Riva di Corinto dove c’è la vista su Venezia che si avvicina, sull’Isola di San Lazzaro degli Armeni e il Lazzaretto Vecchio.
Giunti alla fermata del traghetto prendete la linea 1 (info: http://actv.avmspa.it/) per Sant’Elena e arrivati alla terra ferma perdetevi tra le calli di Venezia fino a San Marco.
Scrivo sempre di strade, dell’andare e delle impressioni dei territori che incontriamo. Oggi invece voglio parlare della pubblicazione on line del percorso, la stessa che state leggendo adesso. Capita di farla nei posti più strani e improbabili: dentro scuole abbandonate, foresterie senza corrente, in bar col wi-fi gratuito, su scrivanie di legno dentro monasteri. Spesso si sta seduti comodamente, altre volte a terra, altre in piedi o col pc sulle ginocchia. Ricordo tutti i posti in cui ho pubblicato i…
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