Alviano – Porta della Madonna (Traversata)
Dalla piazza principale di Alviano (Piazza Padre Fedele Schiaroli), guardando il castello, c’è un camminamento sulla sinistra che ci porta a costeggiare le mura (Via IV Novembre). Scendiamo di un piano con delle scale e ci muoviamo a sinistra, non prima però di aver gustato il paesaggio sul Monte Cimino. Dopo questo passaggio nella parte sud del paese prendiamo a destra Via delle Piagge e ci allontaniamo dal borgo. In breve la strada fa una curva e ci permette di vedere il paese da una prospettiva molto suggestiva. Proseguendo per l’asfaltata la strada risale dopo un tornante e all’altezza di un pannello informativo con una staccionata c’è ancora un altro bellissimo punto panoramico, da cui vedere il borgo, i calanchi e il Lago dell’Oasi di Alviano, nostra destinazione.
Arrivati all’edicola della Madonna, in località Colle Villa, svoltiamo a destra in discesa. Avanti a noi la Valle del Tevere. Questa strada, molto panoramica, scende e arriva sulla Provinciale, da imboccare a sinistra per qualche centinaio di metri. Dopodiché andiamo a destra su strada sterrata seguendo le indicazioni Agriturismo Pupigliano. Pochi metri e andiamo a sinistra, ricongiungendoci con una strada asfaltata (Vocabolo Fagnano) da imboccare a destra (questa breve deviazione ci permette di risparmiare qualche metro di asfalto).
Siamo in piano, a destra i calanchi e a sinistra la Valle del Tevere e proseguiamo per questa lunga strada asfaltata fino a che non diventa sterrata. Al bivio andiamo a destra come da indicazioni per Madonna del Porto, dopodiché superiamo il fosso con un poco evidente ponte e al bivio che ci troviamo dinanzi andiamo a sinistra, per Strada della Bonifica. Andiamo per questa strada, ampia e brecciata e svoltiamo a sinistra come da indicazioni, facendo in effetti un sentiero che sembra un fuoripista, per almeno 500 metri, ovvero fino a quando non intercettiamo una strada sterrata da imboccare nuovamente a sinistra (se dovesse esserci fango andate avanti e svoltate al primo bivio a sinistra, all’altezza di un casale (vedi foto), raggiungerete così lo stesso punto ma senza inzaccherarvi). Dopo breve prendete a destra la deviazione, come da indicazioni, e sorpassata la provinciale andate avanti verso l’Oasi di Alviano. Giunti in prossimità della Chiesa andate a sinistra, sorpassate la ferrovia con il ponte e siete alla biglietteria dell’Oasi. Qui, chiamando in anticipo, potrete prenotare una visita e ottenere le chiavi dei lucchetti che vi permetteranno di fare il percorso ad anello che andremo a descrivere. Di seguito le info per la prenotazione e per ulteriori delucidazioni:
Info e Contatti: cell. 333/7576283
Mail: lagodialviano@wwf.it
sito: www.lagodialviano.org
FB: Oasi WWF Lago di Alviano
Superato il cancello c’è un piccolo slargo con delle bacheche. Qui svoltiamo a sinistra seguendo poi a destra l’incannucciata. Stiamo costeggiando gli specchi d’acqua e lungo la via cominciamo a trovare i primi capanni per gli avvistamenti degli uccelli. Si giunge così a una grande struttura di legno e qui andiamo a destra per il Capanno dei Rapaci, fino alla Torre di Avvistamento. Avanti a noi un cancello da aprire (e richiudere), dopodiché ci manteniamo a sinistra al bivio. Quando sulla nostra sinistra incontriamo un altro cancello lo apriamo e andiamo verso l’arco di legno con l’iscrizione “Oasi di Alviano”. A questo punto stiamo costeggiando il Tevere con il vecchio sentiero dell’Oasi. Le canne ci avvolgono lasciando passare poca luce. Mille rumori abitano la vegetazione circostante, cormorani che partono in volo sbattendo le ali sull’acqua, lontani grugniti di cinghiali, cinguettii di ogni genere, piccoli suoni, sciabordii d’acqua… più la vista è impedita più si amplifica l’udito, inoltrandoci in un regno nuovo eppur conosciuto…
Siamo su di un terrapieno, sia a destra che a sinistra l’acqua, che riverbera la luce in un mondo astratto di immagini riflesse…
Al cancello facciamo la solita operazione di apertura e chiusura, poi andiamo verso sinistra, sempre costeggiando l’acqua, fino ad alcuni ruderi di strutture abbandonate, di cui una grande e circolare, fatta di pietre rossicce. La aggiriamo sulla destra e al sentierino che costeggia la ferrovia andiamo a sinistra. Avanti fino al bivio per il sottopasso, che non prenderemo. Andando avanti infatti, dopo circa 600 metri, siamo di nuovo alla biglietteria dell’Oasi. Qui andiamo a destra e superato il ponte sulla ferrovia siamo di nuovo alla Chiesa della Madonna del Porto, chiudendo la traversata e il piccolo anello dell’Oasi, ristorandoci infine al bar poco distante.
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