Descrizione: siamo al confine tra le province di Savona ed Imperia, in un territorio contraddistinto da un continuo susseguirsi di valli e crinali che dalla costa conducono verso l’interno, ove i rilievi montuosi, benché posti più a sud della catena appenninica, appartengono geograficamente Alle Alpi Liguri. La profonda valle del Torrente Merula scorre per il suo tratto terminale con andamento parallelo alla linea di costa e fin dall’antichità è stata utilizzata come via di comunicazione preferenziale verso Albenga ed Alassio in alternativa al passaggio per il promontorio di capo Mele. Il crinale posto alla sua destra orografica invece, in considerazione della relativa carenza di asperità, permetteva ai pastori e commercianti provenienti da Cervo un transito piuttosto agevole e sicuro fino al Colle di San Bartolomeo ed a Pieve di Teco. L’itinerario segue alcune di queste antiche vie di comunicazione; attraversa la stretta fascia alluvionale del torrente Merula (orti e coltivi) per inerpicarsi sul crinale contraddistinto da vegetazione spoglia, alternato a coltivazioni di ulivi, boschi (sul versante esposto a nord-est) e pascoli. Nella zona sono presenti molti edifici religiosi. Il percorso inizia nei pressi della spalla orientale del ponte sul Torrente Merula, (a circa 200 metri dallo svincolo autostradale), erroneamente definito “romano”, ma di epoca medioevale, costituito da dieci arcate di cui tre più ampie, a schiena d’asino (questa asimmetria costruttiva, tipica per l’appunto del periodo medioevale, potrebbe far presupporre che anticamente il torrente fosse navigabile).
Procedi lungo l’antico manufatto in direzione ovest, attraversi la strada di fondovalle (Via Merula) e prosegui, a fianco del cimitero. Alla tua sinistra, seminascosta da alcune serre, la Chiesa di San Giovanni Battista. Dopo 400 metri dalla partenza, nei pressi di una curva a sinistra, svolti a destra su uno sterrato che passa in mezzo ad alcune case, procedendo verso nord, sulla destra orografica del Torrente Merula, parallelamente ad esso. Il territorio è non eccessivamente urbanizzato in quanto sono presenti in prevalenza zone coltivate. Sebbene non esita un segnavia, sono presenti indicazioni (cartelli di legno) per “ S1 – Conna”; dopo aver incrociato ed oltrepassato un viale (di accesso alla villa che puoi vedere sul colle alla tua sinitra), procedi innanzi e raggiungi una strada asfaltata, che proviene dalla tua sinistra. Seguendola, passi tra alcune case di recente costruzione, al termine impegni un viottolo a sinistra, in salita, che ti porta ad aggirare una proprietà recintata (sulla tua destra), passando in un boschetto. Scendi sempre sul viottolo principale e, dopo aver attraversato un piccolo corso d’acqua ritrovi l’asfalto in loc. Ferraia. Ad 1.9 km dalla partenza, dopo aver oltrepassato una chiesetta alla tua sinistra, devi seguire l’asfalto in salita, in corrispondenza di una curva(presente una “macina” e frecce indicatrici). Nei pressi di una linea elettrica, dopo circa 200 metri, procedi a destra in salita su sterrato, fino a risalire nei pressi di una casa, ove svolti a sinistra in salita, ed al bivio successivo giungi nei pressi di uno stradello asfaltato, che segui a destra in falsopiano. Giungi sulla strada comunale di Conna, nei pressi di una curva a gomito, che seguirai in salita fino al tornante successivo (2.7 km dalla partenza). In questo punto sulla destra si dipartono due sterrate: segui quella più a sinistra, che procede in salita, proseguendo, alla successiva deviazione, a destra in discesa. Ignori una successiva deviazione in discesa sulla destra (per Chiesa di San Pietro), oltrepassi un rio e risali, con molte curve, tra gli ulivi, sempre in salita. In questo tratto sono presenti alcune deviazioni che conducono a fondi provati, ma con un po’ di attenzione la strada principale è sempre ben individuabile; continui a salire, con molti tornanti, su fondo a tratti cementato, in un contesto molto suggestivo. Al termine della salita giungi su un pianoro nei pressi di una casa: svolti a sinistra e raggiungi poco dopo la strada asfaltata nei pressi di un tornante; procedi in salita e giungi al nucleo più inferiore di Conna. Nei pressi della fontana e di una chiesetta (alla tua sinistra, a 4.7 km dalla partenza) imbocchi uno stradello in salita, che ben presto abbandoni per seguire un sentiero “ a gradoni “ alla tua destra, che sale tra gli ulivi. Procedendo innanzi, il fondo diventa migliore, e ti conduce nuovamente sull’asfalto nei pressi del nucleo superiore di Conna. Prosegui in salita per qualche centinaio di metri su una strada a bassissimo traffico veicolare, fino a raggiungere la chiesa, a 5.6 km dalla partenza. Dopo un’opportuna sosta, prosegui individuando un sentiero in salita, sulla sinistra (indicazioni per Tovo Faraldi – Pizzo d’Evigno). Sali nel bosco: al primo incrocio tieni la sinistra fino ad incontrare sulla destra, un sentiero che si diparte in salita (indicazione in legno, che rinnova le indicazioni precedenti). Sali, incrociando ed attraversando un’altra sterrata (che origina comunque da una precedente biforcazione) e prosegui in salita, su sentiero a tratti ripido e sconnesso, fino a guadagnare il crinale tra Andora e San Bartolomeo al mare, nei pressi di un colletto a quota 528 (San Sebastiano) ove è presente un edificio diroccato (6.6 km). Di fronte a te un altro sentiero scende a Tovo Faraldi. Da questo punto il sentiero di crinale è contraddistinto dal segnavia giallo – rosso (Comunità Montana).
Dal colletto segui in senso opposto (verso sud-est) il sentiero che proviene dal Pizzo d’Evigno (che intravedi, coronato dalle Alpi Marittime sullo sfondo) che procede con qualche ondulazione; seguendo il crinale principale incontri alcune deviazioni minori (da non seguire) che scedono ai lati, ed ignori (a 7.4 km) una sterrata che proviene dalla tua sinistra sempre da Conna; risali la sommità del M. Chiappa (542 m) per scendere fino a quota 384 m nei pressi di un colletto (a 9.4 km) ove incontri più diramazioni, rispettivamente sulla sinistra per “San Giovanni” e sulla destra per “Chiappa”. (presenza di pannello con indicazioni). Il sentiero procede ancora verso sud in leggera salita (è presente uno sdoppiamento, in quanto due tracce corrono parallele, una sul crinale e l’altra a quota lievemente inferiore) fino alla sommità del colle Mea (401m). Sempre seguendo il segnavia (indicazioni Cervo) si prosegue fino ad un crocevia a quota 340 m (11 km dalla partenza): da questo punto occorre fare attenzione ai segni ed alla traccia GPS in quanto si diramano numerosissime intersezioni e, sebbene conducano tutte verso Cervo o le frazioni vicine, è molto facile sbagliare strada.
Dal crocevia, nei pressi di una costruzione semicircolare, ignori le prime due deviazioni sulla destra (in discesa) e prendi la terza, che passando accanto alla costruzione, scende nel bosco (sentiero). Giungi su una traccia più ampia che proviene in discesa dalla tua sinistra e trovi una strada sterrata che sale con una curva sempre alla tua sinistra (strada Morene), nei pressi di un piccolo piazzale . All’incrocio innanzi a te ignori le prime due deviazioni sulla destra e prendi la sterrata sulla sinistra che sale verso il colle di Cervo, contraddistinto da postazioni ricetrasmittenti; dopo poche decine di metri prendi un sentiero sulla destra che procedendo nel bosco aggira il colle stesso, scendendo nuovamente. Da questo punto in avanti il percorso segue il crinale che digrada verso al parte superiore dell’abitato di Cervo ed il terreno è letteralmente disseminato di tracce che si dipartono sia a destra che a sinistra, in quanto la zona è sede di attiva frequentazione da parte di mountain bikers. E’ pertanto indispensabile seguire il segnavia o la traccia GPS, sebbene in condizioni sufficienti di visibilità non sussistano particolari problemi di orientamento. A 12,5 km, oltrepassata una costruzione in cemento (acquedotto) arrivi nei pressi di un tornante ove svolti a sinistra in discesa, ignorando le prime due deviazioni sulla destra (che conducono alla frazione “San Bernardo”); dopo circa 100 metri abbandoni la sterrata per scendere a destra su sentiero, aggirando il Colle Castellareto alla destra e scendendo su una sterrata più ampia ed inghiaiata, che segui alla destra (13 km). Giungi nel parco urbano di Cervo e, sempre su percorso bene segnato dopo una prima svolta a sinistra (13.5 km) ed una successiva a destra, scendi tra orti e coltivi fino a guadare un ruscelletto su strada cementata. Risalendo con una breve salita giungi sulla strada Consorziale San Berrnardo nei pressi di un piccolo parcheggio posto all’estremità superiore di Cervo. Svoltando a sinistra raggiungi il borgo in poche centinaia di metri.
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