Il nostro corpo nel produrre l’energia che ci fa andare avanti non sa che stiamo su una strada e che raggiungeremo una meta. Ragiona come se si muovesse nel vuoto e l’energia che genera è un’energia circolare, metabolica, non lineare. Il suo riferimento infatti è il passo e ogni passo è un cerchio. Se la mente, che fa parte di questo processo, pensa ad una meta o di rimandare continuamente i propri pensieri ad una forza esterna, inquina ed impedisce il giusto procedere.
Il percorso
Incominciamo il nostro percorso dalla Basilica Superiore di San Francesco di Assisi, prendendo la stradina laterale destra, guardando proprio la basilica. Si entra dentro l’arco e si esce sul Bosco di San Francesco. Suoniamo la campana della pace e andiamo a sinistra fino al cancello con proprietà privata, dunque andiamo a destra in discesa. All’incrocio con la strada bianca ci manteniamo a destra su sentiero. Superato il muraglione trecentesco (vedere foto per orari di apertura) usiamo un ponticello e proseguiamo sempre su sentiero. Arrivati in fondo, quando sentiamo il rumore delle cascatelle del Tescio, andiamo a sinistra su Ponte dei Galli.
Dopo di esso andiamo a sinistra su strada asfaltata e alla statua di Padre Pio, cioè dopo breve, svoltiamo a destra in salita. Stiamo percorrendo la Via Francigena di San Francesco, segnata di giallo e blu.
Arrivati all’incrocio con Via Padre Pio la imbocchiamo a destra. Arrivati ad un incrocio di sentieri andiamo sempre dritti passando con un ponticello un ruscello. Prendiamo così, ai bivi successivi, per una deviazione sulla sinistra ben evidente, per la Verna – Valfabbrica.
Questa strada vi porta, con una discesa e una salita, ad una strada asfaltata, da prendere a destra. Alla Madonnina e alla fontanella svoltiamo a sinistra, percorriamo un breve tratto e al bivio a Y andiamo a destra. Stessa cosa per il bivio successivo, andando in discesa.
Ci troviamo in un bellissimo bosco e la via è semplice, in discesa, costeggiando un torrente. Dopo qualche chilometro sbuchiamo sulla strada asfaltata, che imbocchiamo a sinistra. Andiamo sempre dritti e in un chilometro e mezzo siamo alle porte di Valfabbrica.
Il nostro corpo nel produrre l’energia che ci fa andare avanti non sa che stiamo su una strada e che raggiungeremo una meta. Ragiona come se si muovesse nel vuoto e l’energia che genera è un’energia circolare, metabolica, non lineare. Il suo riferimento infatti è il passo e ogni passo è un cerchio. Se la mente, che fa parte di questo processo, pensa ad una meta o di rimandare continuamente i propri pensieri ad una forza esterna, inquina ed impedisce…
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