Questo tragitto ci fa conoscere un territorio, dove le vie dei campi non sempre con sbocco o chiuse da autostrade ferrovia e fossati ci costringono ad usare le vecchie vie di comunicazione, poi nel tempo diventate strade prive di un passaggio decente per le persone.
E’ strano quel 30% di natura perche’ in realta’ si cammina quasi sempre al fianco dei campi ma l’asfalto e le macchine tolgono la poesia.
Il percorso
Partendo dall’ azienda agricola Cortiana,per prima cosa si esce dalle Scovizze, ci si trova nella strada principale e si svolta a destra. Al cartello Villaverla prendiamo a destra su viale alberato di strada sterrata, si segue fino a una rotatoria e poi dritti per Caldogno centro, dove si segue su pista ciclabile e giunti al semaforo si svolta a sinistra su via Timonchio. Dopo una curva a S si passa sopra il Timonchio e, attraversato, si prende a dx camminando sull’argine, dopo un po’ si discende ma si continua su tracciato ben visibile attraverso campi coltivati e alberi. Alla curva del fiume sulla sinistra si può notare un traliccio, dietro al traliccio si passa sul ponte verde e andiamo a sinistra verso il gruppo di case. Qui siamo all’interno delle RISORGIVE (posto da conoscere meglio), forse il luogo piu’ grande d’Europa, in cui l’acqua trova sbocco dopo il percorso sotterraneo partito dalle montagne piu’ a nord.
Alla seconda contrada si prosegue sopra un ponte a destra, dopo un po’ la strada bianca finisce e si passa un’altro ponte alla sx, la strada comincia asfaltata. C’e’ la possibilità poi,’ a 20 metri prima del capitello bianco e una casa di prendere a dx su piccolo argine verde tenendo le risorgive a destra e continuare finche’ si incontra il fiume Bacchiglione e poi scendere verso Vivaro. Noi al capitello andiamo verso una biforcazione e proseguiamo diritti con le case a destra e a sinistra i campi coltivati, camminando poi su marciapiede attraverso le prime case di Vivaro. Qui si giunge ad una rotatoria con a sx una villa circondata da acqua e proseguiamo sempre diritti e senza marciapiede arrivando ad un’altra villa e qui si svolta dx verso Vicenza.
Alla fine del rettilineo e della vecchia proprieta’ della villa (si puo’ riconoscere ancora dalle colonne erette) si trova ora una grande rotatoria dove si segue per Cavazzale e al primo incrocio si svolta a destra giungendo alla chiesa. Da qui si prosegue a sx e poi a dx per una ciclabile costeggiando la ferrovia per un bel pezzo diventando poi una stradina e ammirando in lontananza la Basilica di Monte Berico posta sui colli. Si attraversano i binari del treno sulla sinistra in via Camaldolesi e giunti alla strada principale si volta a sx lungo il paese camminando su pista ciclabile su viale Anconetta e poi Postumia trovando prima una rotatoria con vigna e svoltando poi alla micro rotatoria successiva verso villa Garzotti, strada Ospedaletto. La strada si fa ora stretta fra due fossati e con poco margine per i pedoni, si passa il ponte sulla ferrovia con un marciapiede largo mezzo metro e poi scende verso il piccolo boschetto e con calma si giunge ad un incrocio. Qui si svolta a sinistra e s’incontra vicino al campanile una piccola rotatoria e noi proseguiamo per via Bertesina. Dopo il solito rettilineo incontriamo una curva a destra, proseguiamo giungendo ad una deviazione a Y e svoltiamo verso Marola sulla destra. Giunti al cartello Marola svoltiamo a sinistra seguendo per Camisano,ora si può camminare con più sicurezza per la ciclabile attraversando poi il ponte sul fiume Tesina. Sulla sinistra notiamo la piazza di Marola e noi andiamo dritti lungo la strada con marciapiede che porta alla rotatoria di Lerino vicino alla stazione dei treni. Si svolta a sinistra verso Camisano, si arriva al centro di Lerino con la chiesa alla sinistra, qui il marciapiede finisce e si prosegue lungo la strada camminando sempre in direzione opposta alle macchine.
Si entra poi nel territorio di Grumulo delle Abbadesse, terra di risaie, qui si puo’ camminare su un piccolo marciapiede sulla destra e poi niente,si cammina a fianco della strada dove se c’e’ l’erba tagliata e’ più agevole. Alla rotatoria si segue via Vicenza, all’altra c’e’ il Consorzio Agrario sulla sx (in questi giorni il piazzale e’ coperto di mucchi di mais), qui tagliare a dx per la zona industriale. Ancora una rotatoria, dritti, finche’ troviamo la deviazione sulla sx per via San Daniele numero 49-73, si passano le prime case e una curva a S. Alla pianta sulla sinistra che fa angolo con una stradina si vede, fra le piante, la casa wwoof dell’Az. Canton Alberto.
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