La strada che abbiamo da percorrere va per la sua strada. Inutile arrabbiarsi o dannarsi per com’è fatta o per come si muove strana nel paesaggio. Scendere, salire, scendere di nuovo per poi risalire ancora? Non ci puoi fare nulla, se non adattarti e fare esercizio di accettazione. Le strade dritte tra due punti non sono reali, come nella vita non sono reali le scorciatoie per arrivare da qualche parte.
Il percorso
Spalle al Municipio di Baschi imbocchiamo davanti a noi Via Marconi. Giunti al bar e all’incrocio si prende Via dell’Annunziata a salire. Si arriverà così, dopo breve, ad un bivio ad Y di strade asfaltate a cui girare a sinistra seguendo le indicazione Sentieri del Parco. Quando arriverete a vedere le mura del cimitero girate a sinistra per la strada asfaltata in piano, dopodiché vedrete che superato un ponte con guardrail la strada prosegue a sinistra, sempre asfaltata. Dopo circa 800 metri dal ponte, là dove c’è un incrocio con alcune indicazioni per Le Macchie a sinistra, andiamo dritti per la strada bianca. Questa bellissima strada vi porta a vedere il lago di Corbara e Civitella del Lago e poi a scendere con dei tornanti verso il lago stesso. Arrivati in fondo c’è un bivio a cui girare a sinistra verso il ponte sul lago. Prima di arrivare alla strada delle automobili che costeggia il lago, dopo un fosso, c’è un sentiero poco evidente a sinistra da prendere per evitare l’asfalto ma c’è da dire che è chiuso in un tratto e che è difficile sorpassare i rovi. Se ci riuscite, come abbiamo fatto noi, vi troverete ad incrociare un sentiero più ampio che va preso a destra in discesa (controllare gpx). Se invece volete fare la strada più semplice andate per la strada delle automobili, da imboccare a sinistra fino alla strada dopo la diga, indicazioni Corbara. Se invece avete scelto il sentiero di rovi e siete riusciti a ritrovarvi sul sentiero, scendete con esso e al primo bivio andate a destra. In breve sarete sulla strada asfaltata che va presa a sinistra e dopo 200 metri dalla diga girate a destra per Corbara. La strada scende e supera con un ponticello il fiume, proprio all’altezza della visuale sulla diga. Dopodiché sale e a sinistra per Orvieto inizia un bel rettilineo di circa 2km che dobbiamo lasciare alla svolta a destra per Canino, in decisa salita. Proprio dopo Canino, un piccolo agglomerato urbano, la strada diventa sterrata e attraversa vigne di rara bellezza, aprendosi a scenari stupendi, con Baschi dietro e Orvieto davanti sulla sinistra, ancora molto lontana. Troverete poi che la strada fa una U. E’ possibile dunque tagliare per campi come abbiamo fatto noi, ma se preferite proseguire allora troverete un bivio a cui girare a sinistra. C’è dunque un crocicchio di sentieri a cui girare a sinistra. Al bivio successivo andate a destra in salita. C’è un ulteriore bivio a cui noi siamo andati a sinistra, giungendo ad una fattoria e poi a costeggiare un casolare bellissimo e ben ristrutturato (quasi una villa). Questa strada conduce ad un bivio che va preso a sinistra (a destra c’è un sentiero nel bosco) e dopo il cancello bisogna svoltare a sinistra, per giungere ad un altro bivio da imboccare a sinistra in discesa. Si arriva ad un cancello con una madonnina (nelle prossimità) e qui si deve girare a destra. Si aprirà così la vista su Orvieto e giungerete all’ennesimo bivio da prendere a destra in salita e arrivati allo stop a sinistra per la strada asfaltata. Si entra così per l’abitato di Osarella, che è un modo più veloce per giungere ad Orvieto rispetto alla Gran Anello della Teverina, che noi abbiamo fatto per dare un’alternativa e perché minacciava pioggia. Questa strada, poco trafficata ma asfaltata, ha dei prati a destra e sinistra da poter usare per camminare. La percorriamo fino in fondo (finalmente Orvieto è più vicina) e al bivio a T giriamo a destra per Ciconia. Qui, arrivati alla strada più grande giriamo a sinistra per Orvieto e il Tevere. Superiamo quest’ultimo e dopo aver passato anche l’autostrada giriamo a destra e poi prendiamo una strada che ci porta fino a Orvieto Scalo. Qui prendiamo Via Paglia e poi un tunnel che passa sotto la ferrovia. Dopo di esso giriamo a destra e, attraversando la strada, imbocchiamo Via Salvatori che sale vertiginosamente per Orvieto antica. Via Salvatori diventa una stradina basolata che va a zig zag salendo fino a passare vicino alla funicolare e poi ad entrare dentro la porta antica di Orvieto. Siete giunti.
La strada che abbiamo da percorrere va per la sua strada. Inutile arrabbiarsi o dannarsi per com’è fatta o per come si muove strana nel paesaggio. Scendere, salire, scendere di nuovo per poi risalire ancora? Non ci puoi fare nulla, se non adattarti e fare esercizio di accettazione. Le strade dritte tra due punti non sono reali, come nella vita non sono reali le scorciatoie per arrivare da qualche parte. Il percorso Spalle al Municipio di Baschi imbocchiamo davanti a…
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