Da piazza San Pietro si procede verso est su via della Conciliazione. Oltrepassata la chiesa di S. Maria in Transpontina, si svolta a destra su via S. Pio X e in breve ci si trova sul lungotevere, di fronte a ponte Vittorio Emanuele II. Guardando il ponte, sulla sinistra, si vedono le scalette che permettono di scendere dal lungotevere sulla ciclabile.
Si prosegue verso valle seguendo il Tevere, passando in successione sotto i ponti del centro di Roma per circa 5 km. A questo punto, in corrispondenza del gazometro che si staglia sulla sinistra, si passa sotto il nuovo ponte della Scienza e la pista ciclabile risale sul lungotevere.
Si va a sinistra seguendo il lungotevere, ci si lascia ponte Marconi sulla sinistra e si prosegue fino allo slargo alberato di piazza Meucci. A questo punto si gira sinistra e si continua a seguire la ciclabile, che qui è ben segnata, lungo via della Magliana e poi mantenendo la sinistra sul lungotevere della Magliana. Oltrepassata un’area giochi, la pista ciclabile lascia la strada e prosegue verso un canneto, e dopo meno di 500 m si raggiunge il parco fluviale del Tevere, che si stende fra la ciclabile e il fiume.
Dopo circa 1 km, oltrepassata una struttura in legno, la ciclabile sbuca sul viadotto della Magliana. Si va a sinistra (senza scendere) e si attraversa il trafficato ponte servendosi della corsia riservata a pedoni e ciclisti. Appena raggiunta l’altra sponda (sinistra orografica del Tevere) si svolta a sinistra, si scende tenendo la sinistra al bivio e si gira a gomito oltrepassando un cancello e passando sotto al ponte che si è appena attraversato.
Si prosegue su una stradina sconnessa, che dopo poche centinaia di metri sale e raggiunge via del Cappellaccio. Si va a destra (quindi non sul cavalcavia) e si prosegue sulla ciclabile che qui corre sopraelevata fra il Tevere a destra e la via Ostiense a sinistra.
Dopo poco più di 1 km, la ciclabile curva dolcemente verso sinistra e scende per passare sotto all’Ostiense costeggiando il fosso di Vallerano (notevole il ponte romano). Subito dopo il cavalcavia, si gira a destra, riprendendo la ciclabile, si oltrepassa il fosso di Vallerano su un ampio ponte con macchinari idraulici di ferro, e dove la ciclabile fa un’altra curva di 90 gradi verso destra si prosegue invece dritti su un sentierino sterrato (indicazioni per EUR – Torrino). Dopo poche decine di metri, il sentiero passa accanto a un muro sulla destra, passa sotto la ferrovia e risale la scarpata sbucando in un parchetto. Si va a destra lungo un vialetto con un filare di tigli sulla sinistra, arrivati in fondo si attraversa un prato e ci si ritrova su un altro vialetto simile a quello appena lasciato, che se segue fino a sbucare su via di Decima.
Si svolta a sinistra e si segue via di Decima, si oltrepassa l’asse viario composto da viale Sabatini a destra e viale dell’Oceano Indiano a sinistra, e dopo poco si entra a destra in un parchetto recintato da una ringhiera di ferro. Si attraversa il parchetto tenedosi il laghetto sulla sinistra, si passa fra il padiglione di una caffetteria e un’area giochi e si raggiunge di nuovo la strada asfaltata (via del Pianeta Giove).
Da qui si svolta subito a destra seguendo un vialette che scende, si passa fra due palazzine rosse e si svolta a sinistra su via Ercolino Scalfaro, oppure in alternativa si taglia attraverso il prato in discesa e si raggiunge lo stesso punto. Si segue il vialetto che dalla fine di via Scalfaro curva dolcemente verso destra e poi ridiscende verso un’altra palazzina rossa. Qui si tiene la sinistra su un altro vialetto, che dopo essersi lasciato sulla destra altre due palazzine si infila fra due recinzioni e sbuca in un diverticolo di via del Fiume Bianco, vicino a una sede della FIB (Federazione Bocciofila Italiana).
Si va a sinistra su via del Fiume Bianco e dopo poco si raggiunge un ampio piazzale. Si prosegue verso viale della Grande Muraglia, che è l’ampia strada in salita che potete vedere davanti a voi, leggermente sulla destra. Una volta su viale della Grande Muraglia, per evitare l’intenso traffico conviene passare sul lato orientale della strada, entrare nel parchetto con grandi pini e macchine ginniche che si ha sulla sinistra e seguendo i sentierini sterrati salire fino a spuntare su via Fiume delle Perle. Si segue la strada verso destra, si mantiene la sinistra al bivio (ignorando il cavalcavia) e si raggiunge via Padre Filippini; si va a destra e poi di nuovo a destra su viale Beata Vergine del Carmelo. Da qui, poco prima di arrivare alla rotonda, si attraversa la strada e si prende il ripido sentierino sterrato sulla sinistra che conduce al parchetto che costeggia viale Pechino. Si va a sinistra e si cammina nel parchetto fin dove possibile e poi si continua sul marciapiede fino a passare sotto al Raccordo.
Oltrepassato il Raccordo, si entra a sinistra in un parchetto e si segue la breve pista ciclabile, che dopo poco esce dal parchetto e si biforca. Si segue la branca di sinistra, che attraversa la strada ed entra in un altro parchetto. Si continua a seguire la ciclabile, che svolta a 90 gradi a destra in vista di via Colombo, costeggia sulla destra un’ampia area cani, passa al di sopra di via Drei, attraversa via Cavaceppi e arriva su via Bonelli.
Qui bisogna abbandonare la ciclabile, che svolta a destra e prosegue lungo via Bonelli. Si attraversa invece la strada e si prosegue dritto sulla complanare della Colombo (è la parte più brutta del percorso). Si prende la prima a destra, via di Mezzocammino, che scende e raggiunge un bivio. Si va a destra proseguendo su via di Mezzocammino (indicazioni per Vitinia). Oltrepassata la pompa di benzina, si svolta a sinistra su via Lago Santo, che dopo aver scavalcato un fosso, prosegue decisamente in salita fino alle prime case di Vitinia.
Si tiene la sinistra e si prende via Castiglion de’ Pepoli, che si segue fino al fondo della discesa, dove si svolta a destra su via Sarsina. Da qui, dopo circa 300 m si raggiunge, sulla sinistra, la chiesa del Sacro Cuore di Gesù.
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