BERNALDA-METAPONTO LIDO, 21 km
Questa tappa prevede un lungo tratto su asfalto e prima di raggiungerlo un guado nel fiume Basento un po’ impervio e “da inventare” a seconda della stagione e della quantità d’acqua. È bene tener presente che bisognerà quindi togliersi le scarpe. Inoltre, si dovrà percorrere cinquecento metri lungo i binari della ferrovia ai piedi di Bernalda, che non sono pericolosi ma richiedono comunque la massima attenzione.
Il percorso
Dal centro, partendo dal castello quattrocentesco di Bernalda andare ad incrociare via nuova Camarda. Seguirla per uscire dal paese. È una strada asfaltata a grosso scorrimento in discesa. Dopo una serie di tornanti, sulla sinistra (vedi Gpx), si può imboccare un sentiero sterrato che si va a ricongiungere con l’asfalto due centinaia di metri prima di un grosso svincolo con la E847, oppure continuare sull’asfalto per arrivare nel medesimo punto.
Con la massima attenzione attraversare il sottopassaggio del cavalcavia seguendo il senso di marca delle macchine. Subito dopo lo sbocco, sulla destra si può imboccare una piccola strada carrabile, poco visibile, in curva dietro il guardrail. Un cordino indica la proprietà privata. Si può attraversare il campo e raggiungere la ferrovia dritta in faccia.
Seguire la linea ferroviaria in direzione destra. C’è spazio sufficiente per camminare nell’erba lungo i binari evitando quindi la massicciata. Giunti in prossimità di un grosso edificio incompiuto dall’altra parte dei binari, ci si trova un basso muretto bianco alla propria sinistra che da su una piccola strada asfaltata. Scavalcare il muretto e seguire questa strada tenendosi il muretto bianco sulla destra. Dopo un centinaio di metri, raggiunto un incrocio di diverse strade (sottopassaggio stradale della stazione sulla destra), imboccare la strada carraia alla nostra sinistra che piega dopo pochi metri fra i giunchi, all’altezza di un cancello blu/verde.
Da qui seguire la traccia gpx fra campi di prugne, agrumi e ulivi fino a raggiungere, dopo aver attraversato un grande prato, le sponde rialzate del fiume Basento. Sempre seguendo il Gpx guadare il fiume e risalire verso la strada asfaltata SP154 che corre in alto. (Tagliare per i campi e guadare in questo punto, permette di evitare un grosso semicerchio che la SP 154 compie più a Ovest, risparmiando cosi tempo e circa quattro km di asfalto. In alternativa dopo aver scavalcato il muretto della ferrovia, si può imboccare la provinciale direttamente cinquecento metri dopo seguendo la strada asfaltata)
Seguire la provinciale fino ad arrivare ad un grande bivio con indicazioni per Metaponto, svoltare a sinistra su strada Provinciale Destra Basento e continuare fino a passare sotto il cavalcavia di una grossa strada abbandonata con gli svincoli chiusi che indicano il paese di Marconia. Superarlo e continuare sempre dritto.
La provinciale é molto ampia ma poco trafficata, le poche macchine, però, sfrecciano a velocità sostenuta, trattandosi di un rettilineo di km, è quindi prudente camminare nel senso opposto di marcia.
Giunti al bivio a destra per il paese di Marconia, si può optare per imboccare questa strada oppure continuare sulla SP154. Nel caso in cui si voglia salire verso il paese, si allungherà di circa quattro km passando, però, su strade secondarie e di campagna, dopo aver affrontato una serie di tornanti in ombra ma in salita. Alla fine di essi seguire il bivio a sinistra su vicolo dell’Olivastreto che si riunirà con la provinciale più a valle.
Seguire la SP154 fino alle porte Metaponto (circa 5 km verso il mare). In prossimità del grosso svincolo rialzato sulla SS106 entrare nel campo alla nostra sinistra. L’imbocco è largo e ben visibile subito sotto la strada a grande scorrimento. Aiutandosi con il gpx superare un piccolo pezzo di macchia per entrare in un agrumeto abbandonato. Superarlo, camminare nell’erba alta per raggiungere la campata di un ponte abbandonato, grigia e ben visibile. L’accesso al ponte è bloccato da un grande cespuglio di bosso, ma ci si passa rasentando il parapetto. Il ponte abbandonato da trent’anni è pieno di fichi d’india e piccoli alberelli. Il passaggio è bello, ampio e sicuro. Il ponte attraversa il ponte costeggiando quello nuovo sul Basento della SS106 distante una ventina di metri in linea d’aria.
Continuare diritto su sentiero sterrato fino a raggiungere una strada di servizio in senso opposto a quello d marcia della 106. Sulla sinistra si possono vedere chiaramente gli scivoli del parco acquatico “acquazzura”. In prossimità del grande parcheggio senza sbocco al fondo della strada, attraversare con attenzione la linea ferroviaria, piegare a destra e passare sotto il cavalcavia della SS106. Subito sulla sinistra attraversare un grande campo di girasoli puntando il tetto di una casa abbandonata. dall’altra parte imboccare davanti ad essa la strada asfaltata provinciale Bernalda-Metaponto. Lasciarsi sulla sinistra un enorme magazzino abbandonato e continuare dritto fino a raggiungere una grossa rotonda prima di un cavalcavia. Andando dritto su esso, dopo nemmeno tre km, si può raggiungere il lido di Metaponto, con alberghi, bar, stabilimenti e campeggi. Sulla destra invece, si può fare una piccola deviazione davanti una bellissima masseria abbandonata e, in fondo, la stazione ferroviaria di Metaponto, dove poter trovare un bar e una fontanella.
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