Anello del Santuario di Monte Croce. Da Borghetto Santo Spirito a Toirano
Questa gita ad anello occupa qualche ora di cammino partendo dal centro storico della piccola località balneare di Borghetto Santo Spirito, posta fra Loano e Ceriale e facilmente raggiungibile con i treni da Milano, Genova O Savona, in direzione di Ventimiglia.
Il sentiero prende avvio a pochi passi dalla piazzetta centrale Madonna della Guardia sulla quale si affacciano una bella porta sovrastata da una torre con guglia, l’omonima chiesetta e alcuni bar con i tavoli fuori.
Con la via Aurelia alle spalle, puntare dritto verso l’insegna Cinema lungo via Marexiano tenendosi a destra il Bar Sport.
Continuare dritto anche quando la strada piega in forte salita verso sinistra e dopo pochi passi, proprio dove svolta a destra in un tornante, porre attenzione alle paline segnaletiche dei sentieri Cai, ben visibili di fronte. Salire i pochi scalini scavati nella pietra per cominciare a seguire le indicazioni per il santuario di Monte Croce (che qui da a 3h45’) e che non si abbandoneranno più fino alla destinazione apicale della gita.
Il sentiero è ben leggibile, e dove lo è meno, comunque non mancheranno i segnali di confronto bianco e rossi. In meno di mezz’ora si sarà nei pressi dell’edicola votiva affacciata sul sottostante paese di Borghetto. Già da qui la vista è splendida. Ci si trova sulla sommità del monte Piccaro, a 280 mt sul mare. Leggermente a destra in basso sulla via Aurelia, ben distinguibile la sagoma del Castello Borelli, oggi in restauro dopo molti anni di abbandono, posto proprio sulla punta del Capo Santo Spirito. Da in alto è ben distinguibile tutta la Riviera delle Palme con il capo che la divide. A sinistra Borghetto, conurbata con Loano e oltre Pietra Ligure. Nell giornate limpide, sarà possibile distinguere le Alpi Apuane, la lunigiana e la Garfagnana che proseguono la costa verso Sud. A destra del castello sul capo invece, Ceriale Ligure e Albenga, ben riconoscibile dalla sagoma tondeggiante dell’Isola Gallinara che le è di fronte. Alle spalle dell’abitato un’ampia valle alluvionale, verde e florida, oggi densamente sfruttata per serre e coltivazioni.
Dopo aver raggiunto l’edicola votiva, tornare sui propri passi e cominciare il sentiero di cresta che punta verso alcuni tralicci ed e antenne superati i quali si inizia la ripida salita verso la cima di Monte Croce a 541 mt sul mare avendo cosi preso 25° mt di quota in poco più di mezz’oretta di cammino. Il panorama è ottimo su entrambe le valli divise dal capo Santo Spirito.
Proseguire continuando sul sentiero ben tracciato che ridiscendo molto ripido nell’avvallamento alle spalle del Monte Croce per poi riprendere a salire lentamente.
Continuando con le indicazioni per il santuario in circa due ore e mezza si sarà alla meta avendo incontrato per strada altri punti suggestivi. Il sentiero è brullo e facilmente ventoso. La vegetazione principalmente bassa e mediterranea cosa che permette di godere costantemente del paesaggio alle proprie spalle, ma anche di studiare bene le cime piemontesi poste di fronte nel senso di marcia. Il Monte Acuto si trova a 758 mt e si può sostare nei pressi della croce in mezzo ad un assolato pascolo esposto a Sud. Guardando nella direzione, ben visibile la valle sottostante e l’asfaltata che risale congiungendo l’abitato di Balestrino prima e Bergalla poi.
Superato Monte Acuto il tipo di cammino cambia. Si scende dolcemente fra pascoli già alpini e pietrosi incontrando anche qualche pianta ad alto fusto prima di raggiungere una costruzione rotonda in pietra, riparo per le bestie. Si camminerà quindi esposti sul lato della valle che da sul Monte Pesanto (686 mt) e il Pizzo Ceresa (714mt) nell’entro terra subito a ridosso di Ceriale Ligure, sempre a mezza costa. Porre attenzione soltanto nel punto su pietra liscia dove le indicazioni del sentiero spariscono. Ha svoltato di 90° in alto verso destra, per passare dall’altra parte della crestina, puntando un passaggio stretto fra le rocce. A vernice spray, qualcuno ha pensato bene di fare una grossa scritta ribattezzando il posto Le Termopili, citando le gesta eroiche di Leonida e degli spartani contro Serse. Superato il passetto ci si troverà nuovamente affacciati sull’altra valle, quella di Balestrino e si potrà continuare a salire tenendo la destra verso la località Cà Grande. Dopo meno di mezz’ora di cammino ci si troverà sul lato di un grosso cantiere in cemento armato sbucato dal nulla. In un centinaio di passi si sbucherà sull’asfalto che giunge al Santuario di Monte Croce ben visibile alle proprie spalle nel senso di macia. Il cantiere in questione fa parte del progetto di ingrandimento del Santuario, sorto a metà degli anni’50 per la solita apparizione mariana a favore di una pastorella, veggente ancora in vita. Si tratta di una piccola cappella bianca alla quale accedere lungo una stradina asfaltata e decorata con mosaici moderni.
Per ridiscendere, uscire dal cancello in ferro del santuario e porre massima attenzione alla piccola traccia che a due, tre metri si butta nella faggeta a destra. Il percorso non è indicato in nessun modo ma si tratta di una via crucis che sale fino a lì. In poco meno di un’ora su un sentiero ben leggibile ma mal tenuto si ridiscenderà dall’altra parte della valle fino a raggiungere nei pressi di un tornante asfaltato l’inizio del sentiero. Dopo qualche curva in discesa, l’abitato della frazione di Bergalla con, sempre lungo la strada, un grosso lavatoio a sinistra dove poter rifocillarsi.
Si può raggiungere Toirano seguendo l’asfalto per un un’oretta abbandonate, perdendo un po’ di tempo a Balestrino, borgo medioevale diroccato assolutamente affascinante, tipo dell’entro terra ligure.
Da Balestrino per raggiungere il fondovalle a Toirano, e quindi da lì tornare Borghetto, ci sono molteplici opzioni:
continuare a seguire l’asfalto della statale, che durante i week end di autunno o invernali, risulta essere una strada di montagna non molto trafficata. Oppure imboccare il sentiero che si butta nella valle in discesa, ma che può essere non molto ben disegnato e segnalato soprattutto nella parte n basso in mezzo alle olivete, ma comunque praticabile con un po’ di attenzione. O infine ancora optare per il piccolo bus di linea in direzione di Loano che si ferma di fronte all’unico bar tabacchi del paese, lungo la statale.
Arrivati a Toirano, non sarà difficile raggiungere nuovamente Borghetto Santo Spirito, tenendo presente che il centro di Toirano merita una piccola visita in quanto medioevale, altro esempio di bel borgo ligure. Al fondo del paese fatto di stretti carruggi, sono ancora visibile parti delle ultime fortificazioni e due chiesette.
Nei pressi del parco giochi “Romina”, imboccare la via del Ponte Medievale che porta ad attraversare il torrente Varatella su un unico arco in pietra. Superato il torrente svoltare a destra lungo via dei Canapari che si snoda stretta fra mura in pietra che delimitano campi, orti, abitazioni e sulla destra una vecchia fabbrica in disuso. Al fondo girare a destra e poi a sinistra per seguire il percorso della ciclabile arancione ben riconoscibile e che segue il torrente verso il mare. Si passerà sotto il grosso cavalcavia dell’autostrada dei fiori per raggiungere con altri circa centrocinquanta metri la grossa rotonda nei pressi del casello. Continuare dritto sulla lunga via Volturno in mezzo ai campi, che si farà via Ticino ormai nei pressi dei primi palazzi di Borghetto. Riattraversare il torrente Varatella sulla prima passerella pedonale e da lì continuare per raggiungere il centro storico di Borghetto su Via Dante che si fa Piazza Indipendenza e poi Via Marexiano.
L’ultimo tratto si può percorrere sul lastricato del centro storico di Via Roma passando di fronte alla chiesa di San Matteo e tornando al punto di partenza della mattinata, passando sotto l’arco a torre di Piazza Madonna della Guardia.
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