Avevo preparato la il cellulare per fotografare il cippo del confine italo-austriaco, ma arrivato lì Bricco ci ha fatto una bella pipì sopra. Dunque per me è stato naturale immortalare quel momento epico, un condensato di notevoli significati politico-sociali, nonché un perfetto riassunto di quel che penso anche io dei confini tra le genti. Ma non è passato nemmeno un istante e la camionetta dei soldati di frontiera (di cui non mi ero accorto) ci ha raggiunto, chiedendoci spiegazioni. “Che colpa ne ho io se il mio cane ha deciso di pisciare proprio lì?” gli ho risposto. Ma loro non si preoccupavano del cippo, bensì della bandiera italiana che sventolava proprio là accanto. “Tranquilli” ho detto, “ha pisciato proprio sulla frontiera, non sullo Stato. E’ ben diverso”.
Il percorso
Da Brennero non sarà difficile trovare il cippo dei confini nazionali italo-austriaci, dunque da qui prenderemo la strada asfaltata e dopo qualche centinaio di metri andremo su strada brecciata a sinistra segnata di bianco e rosso. Dopo qualche decina di metri seguiamo a destra la staccionata, lasciando la brecciata, poi con uno strano fuori pista raggiungiamo il guardrail in basso a destra e andremo a sinistra verso la strada asfaltata. A metà della curva, dopo una strada brecciata che sale a sinistra, troviamo un sentiero che entra nel bosco e che in breve conduce ad uno slargo di servizio delle strade automobilistiche. Qui andiamo a destra e subito a sinistra per un sentiero nel bosco che ci porta piacevolmente a costeggiare le rive del Brennersee. Alla fine del laghetto prendiamo il ponte a destra e andiamo a sinistra su asfaltata, parallela all’autostrada, poi passiamo sotto a quest’ultima. Appena usciamo andiamo a sinistra per sentiero poco visibile. Questo vi farà scendere su di una brecciata. La percorriamo per poche decine di metri e poi puntiamo con un fuori pista la strada di sotto, verso la casa bianca e dunque ancora verso la strada segnata dalle ruote del trattore, accanto al torrente Sill.
Percorrendo la strada asfaltata che naturalmente imboccheremo arriveremo a Gries in pochi chilometri, dunque entriamo a sinistra su strada secondaria, per poi andare a destra per il centro del paese, fino al campanile e la chiesa. 50 metri dopo la chiesa andiamo a sinistra verso la cascata, su sentiero, poi saliamo a zig-zag. Giungiamo ad una casa di legno e qui svoltiamo a sinistra per passare di nuovo sotto l’autostrada in poche centinaia di metri, dunque svoltiamo naturalmente a destra. Quando la strada brecciata curva a sinistra, all’altezza di una panchina, noi andiamo dritti su sentiero, verso Nosslach. Il sentiero in breve si infila in un bosco di abeti, si allontana dai rumori dell’autostrada e arriva ad un incrocio a T a cui svoltare a sinistra. Usciamo dal bosco incontrando una strada asfaltata secondaria, da prendere a destra. Si arriva così, andando dritti, in prossimità dello svincolo autostradale. Ovviamente non lo prendiamo, ma prendiamo la via subito dopo a destra, che costeggia l’autostrada. Quando la principale andrebbe a destra con tunnel noi andiamo dritti con strada brecciata, poi scendiamo a zig-zag fino sotto agli imponenti piloni del ponte dell’autostrada e con sentiero andiamo verso le case in basso. Usciremo all’altezza di una casa e di un ponte, poi andremo qualche metro a destra e subito a sinistra per St. Jodok. Ma subito svoltiamo a sinistra entrando tra le case dello stesso abitato. Si va per questa strada che diventa brecciata e sale passando con un tunnel sotto la ferrovia, poi si svolta a sinistra e si mantiene la direzione della ferrovia stessa per alcune decine di minuti, tra sali e scendi lievi e panoramici. Giunti alla bella reinterpretazione moderna di una classica cappella del posto si scende a sinistra per Steinach am Brenner e si raggiunge intuitivamente la stazione. Da qui si va sempre dritti fino a che un sentiero asfaltato ci indica la strada per Matrei, dunque si va a sinistra per il campo da tennis. Stiamo costeggiando il Sill e non sarà difficile, seguendo le numerose indicazioni per Innsbruck arrivare a Matrei am Brenner, passando da una parte all’altra di quello che quando abbiamo iniziato l’escursione era un torrente e adesso è già un fiume.
Avevo preparato la il cellulare per fotografare il cippo del confine italo-austriaco, ma arrivato lì Bricco ci ha fatto una bella pipì sopra. Dunque per me è stato naturale immortalare quel momento epico, un condensato di notevoli significati politico-sociali, nonché un perfetto riassunto di quel che penso anche io dei confini tra le genti. Ma non è passato nemmeno un istante e la camionetta dei soldati di frontiera (di cui non mi ero accorto) ci ha raggiunto, chiedendoci spiegazioni. “Che…
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