Dopo 22 giorni di cammino ci rendiamo conto che i ricordi sono tanti, ma che anche loro, come i muscoli senza un adeguato stretching, sono contratti. Ed è così che io e Marina abbiamo passato molto tempo del nostro andare ricordando gli avvenimenti del viaggio, gli incontri e le avventure. La memoria così si distende e il tempo si allarga: ci accorgiamo di quanta vita abbiamo vissuto in queste tre fantastiche settimane.
Il percorso: passando da Piediluco, Marmore e Miranda.
Dalla piazza di Buonacquisto prendiamo la strada in salita che porta a Polino. Dopo 100 metri, sulla sinistra, c’è una strada bianca che sale. La imbocchiamo. Qualche centinaio di metri e troviamo una deviazione sulla sinistra, ma noi andiamo in salita verso il cancello, oltrepassato il quale ci troviamo nella zona delle miniere di lignite di Buonacquisto, il parco minerario, composto da molti elementi. Andando a sinistra dopo il cancello infatti possiamo fare un bel giro del parco, passando per la ex-polveriera, la prima miniera, la cava di pietre, la fornace, gli uffici della seconda miniera e “piano inclinato”, dove veniva portato il materiale a valle con la discenderia e da dove è possibile affacciarsi sulla piana reatina e osservare dall’alto il Lago di Piediluco. Per una visita dettagliata fate riferimento all’Associazione Buonacquisto Insieme.
Proseguendo dritti dal cancello (o arrivando dalla seconda miniera) si arriva ad un piazzale dove abbiamo varie strade. Dobbiamo andare con la strada a destra che costeggia il filo spinato, che scende e che in passato era usata per scopi militari. Arrivati ad un piano si svolta bruscamente a destra e si scende ancora. Siamo sul confine Lazio-Umbria.
Si arriverà ad un bivio evidente che a destra riporta a Buonacquisto, mentre noi dobbiamo andare a sinistra. Più avanti, all’altezza di una casa, sopraggiunge una strada da destra, mentre noi proseguiamo sulla sinistra. Superiamo con un ponticello un torrente e andiamo avanti fino alla statale, che va imboccata a destra per almeno 500 metri, dunque prendiamo a sinistra Via dell’Ara Marina. Sempre dritti per il camping, per la federazione italiana canottaggio, dunque al bivio a T con il distributore svoltiamo a sinistra per un sentiero con una sbarra. Lo prendiamo, al ponticello andiamo a destra e costeggiamo il lago. Ritorniamo sulla strada asfaltata e a sinistra entriamo nel paese di Piediluco. Lo possiamo attraversare tutto usando, di tanto in tanto, i camminamenti lungo le rive. Si esce dunque verso Terni, usando dei giardinetti per un pezzo, dopodiché siamo obbligati a usare la statale che con un ponte passa sul torrente e a sinistra continua camminando radente il lago e facendone due rami. All’altezza di un tornante troviamo i segni giallo-blu che ci indicano un sentiero molto bello che con un terrapieno cammina sempre lungo le rive del lago. Il sentiero diventa un camminamento tra il Velino e i pini e arriva ad un ponte che non va preso. Dritto infatti c’è ancora il nostro sentiero che scende a costeggiare a sinistra il Velino e continua così per qualche chilometro, fino a incontrare di nuovo la strada asfaltata, che va presa a sinistra. Passiamo tra il guardrail e il fiume e arriviamo a Marmore. Qui possiamo, seguendo le indicazioni, andare a visitare il salto delle cascate dopodiché tornare su questa strada (Via Pietro Montesi) e oltrepassare la ferrovia verso Terni. 400 metri dopo il passaggio a livello, a sinistra, c’è Strada del Rancio, che va imboccata. Ci teniamo sulla sinistra, come da indicazioni. Seguiamo, al bivio successivo, per Prati di Stroncone a sinistra. C’è poi un secondo bivio a cui svoltare a destra per la strada bianca.
Dopo circa 1 km arriviamo ad un incrocio a cui a destra si va per l’asfaltata. Noi invece andiamo in alto per la bianca, segnata dal Cai. Dopo 50 metri e un tornante c’è un bivio a cui andare a destra, una strada bianca nel bosco, sempre segnato dal Cai. Dopo circa 500 metri arriviamo in piano e un bivio. Si va a destra in discesa. Attenzione, dopo 200 metri , c’è sulla destra un sentiero poco visibile ma segnato che va preso. Si entra in un castagneto, in alcune rimesse e infine si arriva su di una strada bianca che va presa in discesa a destra. 100 metri e andiamo a sinistra per l’asfaltata. Quindi arriviamo a Miranda e qui svoltiamo a sinistra per Via Colle di Miranda.
Davanti ad un ingresso ad arco del paese c’è una strada che scende passando accanto al lavatoio e va verso la Chiesa di San Liberatore. Giunti alla chiesa e all’antico fontanile da qui si dipartono tre sentieri. Uno a destra che scende e due alla sinistra della chiesa. Possiamo prendere entrambi quella a sinistra tanto poi si ricongiungono. Dopo 400 metri circa troviamo un bivio a cui andare a destra in discesa. Questo meraviglioso sentiero arriva fino al fosso e risale, mantenendosi più o meno a mezza costa nel bosco. La strada diventa più grande bianca. Si arriva d un primo crocicchio di sentieri a cui andare a destra. Camminando arriviamo al secondo crocicchio di sentieri, a cui andare sempre a destra. All’altezza di alcune ville la via diventa di asfalto. La prima a sinistra, a gomito, è una strada bianca che va presa. Si giunge così al terzo crocicchio a cui andare a sinistra seguendo le indicazioni della Via dei Protomartiri, intercettato da qualche centinaio di metri. Seguendo sempre la principale arriviamo ad una strada di cemento che va presa a destra. Vediamo Stroncone, entrando dentro Colle. Andando sempre dritti troviamo in lavatoio di Colle, ci manteniamo sulla destra e prendiamo a sinistra la strada asfaltata.
Giunti a Sant’Eugenia, là dove c’è un incrocio andiamo avanti per la strada con il semaforo. Usciamo dunque dalla frazione e superiamo con un ponte il Fosso Stroncone. Un tornante, una salita e andiamo a sinistra come da cartello del cammino dei Protomartiti. Prima dello stop andiamo a sinistra in decisa salita. La facciamo tutta e arrivati nelle adiacenze delle mura possiamo entrare nel delizioso borgo di Stroncone da Porta di Sotto.
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