Da Cairo Montenotte, sulla riva orografica destra (quella orientale) della Bormida, prende avvio la tappa più impegnativa di >Opposta Direzione< sia per quel che ne riguarda il dislivello che la lunghezza totale. Niente che un camminatore mediamente allenato non possa affrontare, anzi, ma è da tenere presente che la tappa non offre altre possibilità logistiche per essere spezzata in due, addentrandosi nelle montagne liguri ripagati però da un percorso caratterizzato soprattutto da splendide faggete fino al Colle del Giovo.
Il percorso in costante salita mira alle alture della collina del Dego lambendo sul lato settentrionale la piccola e poco nota riserva naturale dell’Adelasia ma solo dopo aver percorso almeno un‘ora e mezza di stradina asfaltata in allontanamento da Cairo.
Si rivela qui una natura boschiva lussureggiante e ben curata fra castagni prima e giganteschi faggi dopo, in un labirinto di tracce, percorsi e vie forestali che può richiedere l’ausilio del Gps, visto che è impossibile affidarsi alla segnaletica.
Un grossa area pic nic (area Boscaiolo) con innumerevoli lunghe tavolate in legno sotto gli alberi segna la prossimità con la località di Montenotte Inferiore che si raggiungerà con un’altra ora e mezza di cammino, per buona parte su una piccola asfaltata (Strada Montenotte-Porri) che fra i boschi e le coltivazioni va a raggiungere alcune località isolate quali Cascina Drunin, Nascioli, Cà di Giacone, Cà Gepin fino ad arrivare a Località Ferriera dove incrociare la Strada provinciale SP41 e il torrente Erro, avendo superato così abbondantemente la metà del percorso.
Da qui, raggiungere il colle del Giovo prevede un percorso in parte simile da un punto di vista paesaggistico, anche se passo dopo passo si fa più aspro e più montagnoso. Raggiunto il crinale si discenderà infatti rapidamente su un sentiero sconnesso dal fondo pietroso tipicamente alpino, che può richiedere un po’ di attenzione e una scarpa adatta, fino a riguadagnare l’incanto delle faggete.
Bisognerà porre attenzione proprio ad uscire dal bosco, lasciando la strada forestale a favore dell’asfalto della sottostante via Prepranda, piegando alla propria destra per un breve tratto appena possibile aiutandosi con la traccia Gps e il navigatore. raggiunta la stradina asfaltata si avrà cura di scendere alla propria sinistra verso alcune abitazioni e tenute isolate e verso la strada provinciale del Giovo.
Altra attenzione va posta proprio una volta sbucati sulla strada provinciale del Giovo SP 542, dove si prenderà a destra per gli ultimi 2 km necessari a raggiungere Giovo Ligure e l’omonimo colle proprio nei pressi delle mura bianche del Forte Tagliata, non lontano dove proseguire dal giorno dopo sulla Alta Via delle Alpi Liguri in direzione del Passo del Faiallo.
La località del Colle del Giovo a circa 450 mt di elevazione, ha il fascino delle vecchie località turistiche di provincia cadute in abbandono.
Un solo bell’albergo con ristorante sopravvive proprio lungo la strada, mentre altri risultano chiusi e in stato di abbandono da anni.
Continuando il naturale percorso lungo la strada principale si raggiungerà una grossa passerella pedonale in legno che taglia in alto la strada e porta al Forte Moglie, non lontano da lì, ma che risulta invisibile dal basso, poiché nascosto dalla vegetazione. Una volta passati al di sotto, guardando alla propria destra, non sarà difficile trovare la via dei Rocchi, imbocco della tappa successiva e all’Alta Via delle Alpi Liguri.
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