Il percorso
Dalla fattoria Calmancino, spalle alla evidente torretta, ci troviamo a destra una strada che sale e a sinistra una che scende. Noi imbocchiamo quella a sinistra. Dopo una decina di metri intercettiamo un’altra strada che viene da sinistra e noi proseguiamo andando sulla destra. Ancora qualche decina di metri e ci troviamo ad un bivio al quale ci teniamo sulla destra verso una rimessa per gli attrezzi ed un fienile. Si arriva dunque ad incrociare una strada ad un bivio a cui andiamo a sinistra per Via San Giovanni in Ghiaiolo. Dopo breve si intercetta una strada asfaltata che imboccheremo a sinistra sempre in discesa. Arrivati ad un crocicchio di sentieri dove a sinistra andremmo per Ca’ l’Agostina – Urbania ci troviamo un casale con la scritta vendesi. Qui prendiamo la prima a destra, una strada leggermente in discesa. Questa piacevolissima strada scende tra le colline a zig-zag fino ad incontrare un ponte che oltrepassa un ruscello e poi, dopo una fonte che ci troveremo sulla destra con una piccola struttura che l’avvolge, troveremo un bivio a cui girare a sinistra. In realtà la strada più corta sarebbe quella da imboccare sempre a sinistra al bivio successivo, ma noi abbiamo sbagliato dunque continueremo con la descrizione da noi effettivamente appuntata, anche se più lunga, anche perché conduce ugualmente a destinazione e non sappiamo l’altra che problematiche avrebbe comportato. Quando scavalliamo ci troviamo davanti ad una bella chiesa abbandonata e diroccata; qui ci manteniamo sulla destra al bivio. Arriviamo così ad un bivio e andiamo sulla strada principale, ovvero a destra. Dopo un tratto panoramico si arriva ad un altro bivio che imbocchiamo a sinistra in discesa. Andando sempre verso valle arriveremo ad un’isola ecologica e dunque ad una strada asfaltata all’altezza di un distributore di benzina. Qui svolteremo a sinistra facendo attenzione alla pericolosità della strada, magari usando gli incolti situati a sinistra della stessa. Dopo 1 km e mezzo di questa strada abbastanza pericolosa svoltiamo a destra per Roma – Acqualagna oltrepassando il fiume Metauro e continuando ancora per 1 km e mezzo sempre su strada asfaltata. Svoltiamo a destra per strada sterrata seguendo le indicazioni per l’agriturismo I Conti e Pieve del Colle. Si arriva dunque ad un incrocio al quale troviamo le indicazioni a sinistra per Pieve del Colle, all’altezza di quello che probabilmente è un antico cimitero. Noi però andiamo a destra seguendo una freccia rossa. Si giunge ad un bivio con la strada a destra che sale e quella a sinistra che va leggermente in discesa, andando a destra. Arrivati a fondovalle c’è un bivio dove dobbiamo prendere la strada a destra. Vediamo davanti a noi il Monte Nerone e la gola nella quale andremo ad infilarci, soromontata dalla Balza della Penna. Dunque si arriva alla strada Apecchiese da percorrere a sinistra solo per il tratto del ponte, dopodiché si svolterà a destra per la prima strada sterrata che costeggia il fiume Candigliano, ma dall’altra sponda. Proseguendo per questa strada noterete che ad un tratto diventa un vero e proprio sentiero, poi abbastanza inaspettatamente continua scendendo lungo il fiume invece che svoltare bruscamente a sinistra come sarebbe naturale. È importante quindi tenersi sempre sulla destra, non allontanandosi mai dalle rive. Il tracciato è spesso poco evidente e la vegetazione sta riprendendo il sopravvento, con rovi e arbusti. Sarebbe opportuno un intervento delle autorità competenti per riaprire il sentiero. Si scende così in breve ad un piccolo guado, punto che vi servirà per comprendere se siete sulla strada giusta. Si troveranno lungo il sentiero delle corde di acciaio e delle scalette, infine anche un ponte costituito da un guardrail. Si esce così sulla strada a scorrimento veloce da imboccare a destra ma solo per lo spazio del ponte, dopodiché prenderemo il sentiero subito a sinistra, che si inerpica immediatamente. Al bivio per il Monte Montiego segnato con il sentiero 307 noi proseguiamo in discesa sulla sinistra. Si arriva di nuovo sulla statale all’altezza di un ristorante. Qui trovate il sentiero 7 sulla destra verso Piobbico. Questo bellissimo sentiero vedrete che ad un tratto scende proprio sulle rive del fiume, all’altezza di un crocifisso (o madonnina del Tinaccio), siamo proprio sotto allo sperone di roccia più alto, sulla sinistra orografica del fiume. Si ritorna per l’ennesima volta sulla strada statale che si imbocca sinistra solo per il tratto del ponte, per poi svoltare a destra imboccando il sentiero del Fosso dell’Eremo. Adesso in poi inizierà il sentiero che costeggerà sempre il fosso passandolo più e più volte, dunque bisogna prestare attenzione a non allontanarcisi mai, specialmente quando sulla sinistra ci troviamo una salita ben evidente, subito dopo la parete per gli scalatori. Quando il sentiero si discosta dal fosso siamo quasi arrivati a Bacciardi, basterà fare una ultima salita abbastanza ripida e saremo nel centro della frazione e dunque alla Slowcanda.
Il percorso Dalla fattoria Calmancino, spalle alla evidente torretta, ci troviamo a destra una strada che sale e a sinistra una che scende. Noi imbocchiamo quella a sinistra. Dopo una decina di metri intercettiamo un’altra strada che viene da sinistra e noi proseguiamo andando sulla destra. Ancora qualche decina di metri e ci troviamo ad un bivio al quale ci teniamo sulla destra verso una rimessa per gli attrezzi ed un fienile. Si arriva dunque ad incrociare una strada ad…
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