Spesso si pensa all’automobile come apportatrice di grandi libertà. Ma l’unica libertà che ci ha regalato è quella di spostarci più velocemente. I veri dominatori del territorio sono sempre stati e rimangono i piedi. Nemmeno le ruote della bicicletta possono altrettanto. Con loro possiamo scalare un muretto di un metro e passare sopra al terrapieno. Può la macchina? Possiamo arrampicarci per un sentiero ripidissimo e roccioso, dove nemmeno una jeep riuscirebbe ad andare. Andando a piedi possiamo infilarci per un sentiero quasi conquistato dai rovi, possiamo entrare in una grotta, possiamo saltare una sbarra, possiamo attraversare i campi, possiamo guadare un fiume, scalare montagne, metterceli sotto al sedere per riposarci. Può una macchina riposarsi incrociando le ruote?
Il percorso
Dalla piazza con la chiesa di Calvi denominata Piazza Mazzini prendiamo Via della Collegiata e arriviamo ad un bivio con il contrafforte a cui andare a sinistra per Via Cavour. Arriviamo in brevissimo alla piazza con il belvedere e possiamo vedere la nostra meta, Otricoli, oltre al Cimino e Soriano. Andiamo a sinistra e facciamo questa strada asfaltata svoltando per Otricoli 10 km. Arriviamo così alla Frazione di San Francesco- La Corte. Quando si è dentro la frazione si può vedere dietro di noi Calvi, uno scenario collinare molto ampio e il Monte Soratte. Quando termina la frazione sulla destra troviamo una strada che indica San Silvestro. La imbocchiamo e dopo 500 metri, laddove troviamo una rimessa molto deliziosa con due porte colorate e un aratro nel giardino, andiamo a destra per una deviazione che scende verso il basso. Si arriva ad un lavatoio e si prende al bivio adiacente a sinistra verso l’alto. Alla fine della salita, al bivio a T, andiamo a sinistra, non per la strada con la proprietà privata, ma leggermente sopra. Alla strada asfaltata svoltiamo a destra e all’incrocio subito successivo andiamo a destra. Sulla destra ci sono delle cantine molto suggestive, come fossero dei tunnel nel terreno. Arrivati al cartello di Poggiolo, andiamo a sinistra e dopo la chiesetta svoltiamo a sinistra e poi subito ancora a sinistra per delle scalette in discesa. Alla fine delle scale c’è, sulla destra, un sentiero molto bello che scende fino al fosso e poi risale. Arrivati ad un cancello fatto di reti per il letto andiamo a destra in salita al bivio. C’è un altro bivio di strade bianche: andiamo a destra in salita. Quasi in cima alla salita c’è un muro di rocce gialle e una strada alla sua sinistra. La prendiamo e poco dopo il muro diventa di cemento. Qualche decina di metri e andiamo a sinistra per i campi e la vigna. Questa sentiero tra le coltivazioni arriva ad una strada cementata, a cui andare a sinistra in discesa e al fontanile a destra. Pochi metri e al bivio successivo andiamo a destra in salita.
Questa strada, andando sempre dritti, ci porta ad un incrocio di strade bianche: noi andiamo a sinistra in discesa. Superiamo con un ponte un torrente, la strada risale e dopo 200 metri c’è un bivio a cui andare a destra. Arrivati alla Strada Santo Janni svoltiamo a sinistra divergendo dal cammino dei Protomartiri.
Proseguendo sempre questa via vedrete che scende tra le colline e diventa una sorta di tagliata tra le pareti di argilla costeggiate da querce, dopodiché esce sui campi. Al fosso andiamo a destra e cominciamo a costeggiarlo avendocelo a sinistra. Passati sotto i pali della luce svoltiamo al bivio a sinistra, per strada bianca. Noteremo poi che c’è una prima e una seconda possibilità di guado, da non utilizzare, perché la nostra via andando avanti passa agevolmente il fosso e ci si trova tra vigneti e case isolate.
Arrivati al bivio con le rimesse agricole giriamo a destra e dunque si arriva ad una strada asfaltata da prendere a sinistra. Alla provinciale giriamo a destra per un chilometro. Fate attenzione , purtroppo questa è la sola via che conduce a Otricoli. A Via Tommaso Sillani svoltiamo a destra e poi subito a sinistra. Siamo nel centro storico.
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