Da Campo Tures, si abbandona la Val di Tures (che a nord del paese diventa Valle Aurina) per iniziare la salita verso la secondaria Val di Riva in direzione nord-orientale e per raggiungere l’ampia conca naturale aperta ai piedi delle Cime Dura e di Moia (3.135 e 3.010 mt) sul lato nord occidentale del cammino, di Cima dodici, Monte Nevoso e Monte Covoni (2.516 mt; 3.358 mt; 2.465 mt) su quello meridionale e della Cima di Riva (2.737 mt) a est, attraversando quello che è il Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina.
Il confine con l’Austria, a pochi chilometri dal piccolo borgo montano di Riva di Tures, è invece raggiungibile attraverso il Passo di Gola continuando verso nord-est, a quasi 2.300 mt di quota ai piedi della Punta Nera.
Dall’abitato di Campo Tures, posto proprio all’imbocco della valle, partire quindi dalla Chiesa di San Maurizio e lasciatosi l’ingresso principale alle spalle, girare a destra seguendo il corso del torrente Aurino in leggera discesa verso un ponticello stradale su via San Maurizio.
Continuare dritto per poi salire sullo stretto sentiero n.2A in coincidenza di una secondaria che scende da sinistra e poi percorrerlo alla sinistra della strada principale, rialzati di qualche metro in mezzo alla vegetazione, sempre risalendo la stretta valletta. Dopo poco meno di 1 km si ricongiungerà con la strada asfaltata nei pressi di alcuni edifici della Locanda Cascate ben visibile e segnalata. Percorre altri 700-800 mt in salita per arrivare a un ampio incrocio di strade (a sinistra la salita asfaltata verso la località di Acereto) proprio di fronte ad un curato edificio privato in stile alpino posto di fronte. Alla sua sinistra, a pochi metri da un grande Cristo in croce ligneo a fianco dell’edificio, seguire la prima ripida rampetta del sentiero n.5 che s’inoltra nel bosco alle spalle della casa.
Il sentiero, seppur nel bosco, ha già le caratteristiche di un sentiero di montagna con il fondo sconnesso e diverse ripide curve verso l’alto e in circa 20 minuti permetterà l’accesso all’area protetta del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina segnalata da un grande cartello.
Diverse scale in legno e passerelle costruite con tronchi di abeti interi a balzo sulla valle sottostante, permetteranno di guadagnare quota in breve tempo fino a raggiungere i 1.517 mt della baita Kofler zwischen den Wänden dove poter sostare dopo la ripida salita. Intorno alla baita, alcuni edifici e stalle con cavalli e capre brade che pascolano nei dintorni. Continuare quindi verso l’alto seguendo la traccia n.5 per superare un basso e largo cancelletto in legno per poi tenere alla propria destra lungo lo steccato.
Con un’altra mezz’ora di cammino, dopo aver piegato verso sinistra verso l’alto, il tracciato andrà ad unirsi ad una più pratica carrareccia che corre a mezza costa lungo la montagna. Si tratta del sentiero n.10 che s’imboccherà verso l’alta valle tenendo costantemente alla propria destra la sottostante gola percorsa dagl stretti tornanti della statale posta ai piedi delle occaforti rocciose di Monte Quadra (2.887mt), Cima delle Otto (2.667mt) e oltre, di Monte Nevoso (3.558 mt) coperte di nevi perenni.
Dopo circa un’ora di cammino, giungere su di un ampio altipiano erboso, costellato qua e là da alcuni piccoli masi isolati fra loro. Incontrato un gruppetto di costruzioni sulla sinistra, ridiscendere al bivio verso l’ampia conca in direzione di Riva di Tures, sempre seguendo la palinatura rossa e bianca del sentiero n.10.
Il paese, ormai visibile in lontananza nel mezzo della conca naturale e incorniciato dalle cime a semicerchio, si raggiungerà in poco meno di un’ora di piacevole cammino sul sentiero ben segnato e comodo scollinando leggermente fra prati alpini e pascoli.
Giungere a un paio di centinaia di metri dall’abitato per seguire la traccia fino all’asfalto, tenendosi sulla sinistra un muretto a secco che delimita un campo leggermente rialzato rispetto alla traccia. Il campanile e l’edificio della CHIESA DI SAN VOLFANGO saranno raggiungibili in pochi passi seguendo l’asfalto verso sinistra tenendo, alla propria destra, prima un grosso capanno agricolo in legno scuro e poi il retro di un moderno albergo affacciato sulla sottostante conca dove sono adagiate le poche di case di Riva di Tures.
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