Il percorso
Da Canicattini Bagni, in fondo a via Vittorio Emanuele, prendiamo a sinistra per la via del Seminario, passiamo sotto al ponte della SS 287 (detta la Mare-Monti) e ci dirigiamo per la contrada Cugni Stallaini; ignoriamo il primo bivio, che porta verso proprietà private, al secondo bivio che incontriamo proseguiamo diritto e continuiamo fino ad incontrare un altro bivio che verso destra ritorna sulla Mare-Monti e verso sinistra sale su una trazzera che diventa sterrata e ci conduce in cima ad un colle da cui si domina un bel panorama. Dopo la cima del colle la trazzera diventa un viottolo molto stretto, (circa 1,5 mt), pieno di sterpaglie e cespugli di timo (foto 1); più avanti il viottolo si allarga, diventa sterrato e incrocia la SP 73 che va in contrada Stallaini. Dopo circa 2 km si incontra un bivio che andando diritto conduce a Stallaini-Cassibile e a destra porta in contrada Petracca e verso il fiume Manghisi. Prendiamo quest’ultima strada a destra che per un tratto è asfaltata, poi diventa sterrata e ci introduce in un piccolo bosco di macchia mediterranea; proseguendo su questo sterrato roccioso si scende lungo le pendici della Cava Grande del Cassibile fino ad incontrare il fiume Manghisi (foto 2). Dopo aver guadato il fiume ci si immette in un bosco di macchia mediterranea fatto di querce, lecci, ulivi e carrubi selvatici di basso medio fusto. Alla fine di questa trazzera si arriva ad un bivio che, a sinistra porta verso la SS 287 e a destra va verso il fiume Manghisi. Seguiamo lo sterrato a destra e lo percorriamo fino ad arrivare alla cava dove si vede il fiume Manghisi che forma un laghetto (foto 3) nei pressi di una grande costruzione in muratura; guadiamo il fiume in due punti su delle passerelle in assi di legno e arriviamo alla fine della trazzera, oltre una barra in ferro, nei pressi del ponte della SS 287 sul fiume Manghisi. Prendiamo a sinistra la strada asfaltata percorrendo due tornanti per circa 300 metri e ci immettiamo subito a destra su una trazzera sterrata che attraversa le campagne; lo sterrato diventa poi una trazzera a fondo pietroso e roccioso. Superiamo due cancelli per le vacche, aprendoli e richiudendoli, e arriviamo, in fondo a questa trazzera interpoderale, sulla SP 64 nei pressi di un tornante a gomito e di un cancello che chiude una proprietà privata. Proseguiamo fino al bivio Noto Antica–Testa dell’Acqua e prendiamo per Noto Antica. Costeggiamo sulla destra una area attrezzata per pic-nic con sedili in pietra e postazioni per barbecue, che sta all’interno di un bosco di cipressi e pini. Scendiamo verso la Porta della Montagna, che era uno degli ingressi principali al Borgo di Noto Antica, distrutto dal tremendo terremoto del 1693. Oggi di questo Borgo esistono solo le macerie perché la nuova città di Noto non fu ricostruita nello stesso posto di prima, ma spostata più in basso e vicino al mare nella sua attuale posizione.
Entrati attraverso la Porta della Montagna seguiamo la strada sterrata che era una delle vie principali della vecchia città e sulla quale si affacciavano il palazzo Landolina (foto 4) e il convento dei Gesuiti (foto 5), fino ad arrivare al quadrivio della Piazza Maggiore, dove c’è una stele intitolata a S.M. della Provvidenza (foto 6); proseguendo diritto andiamo verso l’Eremo e la chiesa di S.M. della Provvidenza, da cui si gode un bellissimo panorama sulla valle del Durbo (foto 7). Torniamo indietro fino alla stele e prendiamo la strada che va in direzione della Chiesa del Carmine; oltrepassiamo le grosse mura della città (foto 8), scendiamo verso la valle del Durbo, che è un affluente del fiume Asinaro. Guadiamo il torrente Durbo (foto 9), che ha qui nel periodo secco estivo una profondità di qualche centimetro, e troviamo più avanti un altro affluente del fiume Asinaro. La strada passa davanti agli Agriturismi “La Fiumara” e “La Valle degli Dei”, fino ad arrivare al grande incrocio di Via Italo Svevo e alla rotonda in cui inizia la Via Roma, che porta verso il centro della città di Noto.
Facciamo sosta a Noto per visitare la città e passare la notte.
Il percorso Da Canicattini Bagni, in fondo a via Vittorio Emanuele, prendiamo a sinistra per la via del Seminario, passiamo sotto al ponte della SS 287 (detta la Mare-Monti) e ci dirigiamo per la contrada Cugni Stallaini; ignoriamo il primo bivio, che porta verso proprietà private, al secondo bivio che incontriamo proseguiamo diritto e continuiamo fino ad incontrare un altro bivio che verso destra ritorna sulla Mare-Monti e verso sinistra sale su una trazzera che diventa sterrata e ci conduce…
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