Lungo percorso che partendo dal Casentino, attraversando il Valdarno, giunge sulle colline che confinano con il Chianti. Poco dopo la partenza passiamo da uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Loro Ciuffenna, per salire in collina e ripercorrere antiche strade basolate, ridiscendendo poi verso l’Arno attraverso formazioni rocciose di un fascino incommensurabile e risalendo tra gli uliveti alla ricerca di antichi poderi e strade già percorse dagli etruschi.
Pur essendo in un contesto di antropizzazione agricola e non prettamente urbana, la quantità di asfalto è notevole ed è risultato difficile trovare molte vie sterrate, anche se per lunghi tratti il traffico è pressoché inesistente. Il percorso risulta quindi facilmente ciclabile per tutta la sua lunghezza.
Continuo a denunciare l’incuria e l’abbandono delle vecchie strade e dei sentieri da parte delle popolazioni locali (e anche della sentieristica CAI in molte occasioni) e la totale assenza di aggiornamento della cartografia.
Percorso
Partiti dall’azienda Capre Diem ci incamminiamo per la strada asfaltata che da Chiassaia scende verso Loro Ciuffenna; percorsi 6 km arriviamo in prossimità dell’abitato di Loro e alla rotonda proseguiamo diritti. Dopo alcune centinaia di metri arriviamo nel centro del paese e svoltiamo a destra in direzione Firenze, attraversiamo la piazza e proseguiamo verso il ponte sul torrente Loro, che attraversiamo; oltre il ponte seguiamo la strada a sinistra per circa 3-400 mt fino a raggiungere il cimitero, oltrepassato il quale prendiamo la strada a destra in direzione Uliveto (troviamo le indicazioni del sentiero CAI 33) (percorsi 7km).
La strada risale la collina per circa un paio di km fino alla frazione Uliveto, in prossimità della quale imbocchiamo una strada che prosegue a sinistra in direzione Querceto; questa diventa subito sterrata e in alcuni tratti possiamo notare l’antica basolatura del fondo stradale. Seguiamo la strada pianeggiante, oltrepassando Querceto, e dopo 3,5 km incrociamo una strada asfaltata che scende alla nostra sinistra, la imbocchiamo. Scendiamo per circa 2km fino a raggiungere la provinciale; giriamo a destra e dopo 50 mt, in prossimità di una lapide commemorativa, prendiamo una stradina sterrata che scende a sinistra attraverso gli uliveti; in breve raggiungiamo alcune case e proseguiamo diritto fino all’asfalto (+8km).
Giriamo a sinistra sulla strada asfaltata, in leggera discesa, e percorse alcune centinaia di metri, in prossimità di una fonte, prendiamo il sentiero CAI 51 che scende in direzione delle formazioni rocciose alla nostra destra, le Balze.
Nota: le Balze del Valdarno, conosciute a Montevarchi anche come Smotte, sono un geotopo caratteristico, costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificate, alte fino a un centinaio di metri, di forme diversificate, intercalate da profonde gole. Queste sono il risultato dell’erosione dei sedimenti pliocenici lacustri del Valdarno Superiore da parte degli agenti atmosferici e dei corsi d’acqua.
Inizialmente strada erbosa, diventa poi un sentiero ben segnalato per mezzo km fino ad un torrente dove si svolta a sinistra su bella strada carrabile. Seguiamo la strada sterrata che costeggia il ruscello per un paio di km fino a raggiungere la strada provinciale (poco prima abbandoniamo il sentiero 51 che risale alla nostra destra); svoltiamo a destra e percorso un km circa sulla SP prendiamo la strada che sale a sinistra in direzione Poggi. Risaliamo i tornanti e allo stop giriamo a destra; dopo un breve tratto imbocchiamo la sterrata a sinistra in direzione Agriturismo Cascina Renai e la seguiamo per circa un km. Al bivio ci manteniamo sulla destra e raggiungiamo una casa isolata dove la strada prosegue erbosa nel prato di fronte a noi; alla fine del prato la via ritorna più definita e la seguiamo per un altro km in piano fino ad un bivio proseguendo ancora a destra. Continuiamo per un km fino a raggiungere la strada asfaltata; di fronte a noi il paese di Faella (+ 7 km).
Svoltiamo a sinistra e seguiamo la provinciale, piuttosto trafficata, per 5 km in direzione Figline Valdarno; raggiunta una grossa rotatoria prendiamo a sinistra e passati sotto al viadotto ferroviario e alla superstrada sorpassiamo il fiume Arno entrando in Figline. Alla rotonda proseguiamo diritti e dopo cento metri giriamo a sinistra e poi all’incrocio successivo a destra; passata la ferrovia svoltiamo a sinistra e seguiamo le mura cittadine in direzione ospedale. Raggiunto l’incrocio giriamo a destra e ci inoltriamo nel centro storico; proseguiamo diritti attraversando tutta la piazza e l’abitato fino a dirigerci in periferia per circa un km. Raggiunto uno svincolo in prossimità di una chiesetta continuiamo diritti e subito dopo il ponte sul canale svoltiamo a sinistra. Percorsi 300 mt, in prossimità del cimitero, alla rotonda proseguiamo diritti (seconda uscita) imboccando la stradina che si dirige verso le colline costeggiando una roggia (+ 7km).
La strada, inizialmente pianeggiante, risale poi verso gli uliveti per 3 km; al bivio giriamo a destra in direzione Agriturismo Casanuova. Percorriamo altri 3 km tra uliveti e casolari con una splendida vista sul Valdarno alla nostra destra fino ad incontrare una strada più grande ; svoltiamo a sinistra e ritorniamo a salire, verso Brollo. Dopo circa due km, in prossimità del quinto km della SP, la strada compie una curva decisa a sinistra e alla nostra destra troviamo uno slargo; imbocchiamo la strada sterrata in direzione le Celle. Ci teniamo a sinistra al primo ed al secondo bivio e seguiamo la carrozzabile che scende verso il torrente e risale sull’altro versante; dopo un km circa ci troviamo di fronte il cancello di un antica abitazione e prendiamo il sentiero che costeggia la proprietà alla nostra destra. Dopo cento metri giriamo a sinistra e risaliamo per qualche minuto fino a raggiungere la bellissima abitazione, e nostra meta, di Poggio Pratelli ( percorsi circa 40
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