Anello dei laghi d’Orgials (o della Valletta) e d’Aver, da Riofreddo
Mappato dalla Compagnia dell’Anello
Oggi la Compagnia dell’Anello ritorna nel Vallone di Riofreddo, in Valle Stura, per percorrere un bellissimo e impegnativo anello, per dislivello e lunghezza, nei valloni dei laghi d’Orgials (o della Valletta) e dei laghi Aver.
Il punto di partenza è presso il parcheggio davanti alla casa del malgaro, che si raggiunge dalla strada di Sant’Anna di Vinadio, dopo aver imboccato la deviazione a sinistra al termine della serie di tornanti, all’altezza del gabbiotto della ex dogana, da dove si percorre il Vallone di Riofreddo fino al parcheggio, dove lasciamo l’auto (1500 m).
Da qui, zaino in spalla, seguiamo la strada sterrata che in leggera salita si addentra nel vallone in direzione del monte Malinvern che svetta, sempre magnifico davanti a noi, dapprima con la cima tra le nebbie e poi illuminato dal sole.
Superati il sentiero per i laghi Nero e Martel e successivamente il sentiero che porta ai laghi Aver e al colle dei Morti, da cui faremo ritorno, proseguiamo fino al rifugio Malinvern (1839 m).
Alla base del poggio su cui sorge il rifugio deviamo a destra sul tratto del Sentiero Italia verso il passo Orgials (cartello direzionale). Dopo pochi metri deviamo nuovamente su pista di grossi massi (nuovo cartello direzionale) che termina su bel sentiero ben tracciato che inizia a risalire il versante soleggiato. Dopo una tappa a godere dei frutti di un bel cespuglio ricco di lamponi proseguiamo fino a fiancheggiare una alta balconata rocciosa e risalire in direzione della conca prativa ove sorgono i ruderi delle Grange Segnassa, attraversando su un bel fondo lastricato una zona acquitrinosa. Più avanti superiamo maestosi esemplari di larici fino a raggiungere il Larice di Vinadio, esemplare plurisecolare iscritto negli alberi monumentali d’Italia, con una circonferenza di 583 cm. e tronco segnato dal tempo e dalle intemperie.
Continuiamo a salire sul sentiero con pendenza costante mentre lo sguardo si allarga sulle cime che ci circondano fino ad affacciarci, con una leggera deviazione a destra, su una magnifica valletta (2150 m) con un piccolo laghetto, il primo lago d’Orgials, una cascata in fondo, il ruscello che la attraversa, una sorpresa inaspettata, un regalo della natura.
La percorriamo e superiamo con numerosi tornanti la balconata sulla destra della cascata, più avanti aggiriamo un enorme masso che funge da riparo per il bestiame e raggiungiamo la balconata che si affaccia sui laghi di Orgials (denominati anche Laghi della Valletta), nel massimo dello splendore in questa annata ricca di acque (2290 m). Sostiamo per un ormai necessario spuntino e per godere della bellezza di questi due laghi montani dal colore verde smeraldo e blu intenso.
Terminato il momentaneo riposo iniziamo a risalire la balconata sempre su sentiero ottimamente tracciato con ripetuti sguardi in basso per stamparci in mente la bellezza della valle con i due laghi ed osservare il sentiero verso la Cima della Lombarda, sconsigliato per un ampio fronte franoso ed instabile che ha cancellato parte del tracciato. Dopo il primo balzo non ci rimane che percorrere la lunga diagonale verso sinistra ed affrontare gli ultimi tornanti via via più stretti fino a raggiungere il Passo d’Orgials (2600m) da cui, prendendo a sinistra del colle risaliamo le poche decine di metri che, su terreno impervio, ci separano dalla c
Qui finalmente ci soffermiamo ad ammirare lo spettacolo che ci circonda a cominciare dal Monte della Valletta davanti a noi e al Monte Aver subito dietro , la Rocca dla Paur, la cima di Valrossa, il Colle della Lombarda e il Vallone di S. Anna con giù in fondo il santuario.
Ora non ci rimane che iniziare la discesa verso il bivio per il Colle dei Morti su sentiero dal fondo difficoltoso per il pietrame in mezzo ad una lunga pietraia e una volta giunti al bivio abbandoniamo il Sentiero Italia ( cartello direzionale) e deviamo a destra, questa volta su bel percorso prativo tracciato con le pietre su entrambi i lati che in facile pendenza ci permette di raggiungere il Colle dei Morti (2477 m) tra il Monte Aver e il Monte della Valletta. E’ il momento del meritato pranzo sotto lo sguardo vigile dall’alto di un camoscio.
Riprendiamo il cammino affrontando la lunga discesa che ci riporterà alla strada del Vallone di Riofreddo 1000 metri più in basso, accompagnati da altri due escursionisti emiliani innamorati dei nostri monti.
Dopo un primo ripido salto tagliamo in diagonale verso sinistra e risaliamo di alcune decine di metri sotto i contrafforti del Monte Aver per raggiungere la conca dei laghi Aver e più in basso il Lago d’Aver Sottano (2136 m) dove disturbiamo due camosci, madre e cucciolo, intenti ad abbeverarsi.
Ricompattato il gruppo continuiamo la discesa dapprima nella strettoia soleggiata e poi nell’ampia pineta fino a chiudere l’anello in basso sulla rotabile percorsa al mattino e quindi ritorno alla casa del malgaro.
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