Escursione per il castello di Poira con partenza dalla Casa delle Acque.
Usciti dal cancello della Casa delle Acque s’imbocca pochi metri a sinistra una strada asfaltata secondaria in lieve discesa. Il panorama che si vede all’orizzonte è costituito da rilievi montuosi, paesi sparsi e pali della corrente dell’alta tensione. La strada che abbiamo appena imboccato è riconoscibile perché sulla sinistra ci sono olivi e sulla destra aranceti. Dopo una serie di tornanti si arriva in pianura, a destra prosegue la strada asfaltata mentre dritto c’è lo sterrato con una sbarra all’inizio da oltrepassare. Si arriva così ad un altopiano, ovviamente di poco rialzato rispetto alla strada dove ci trovavamo, a forma di trapezio. Qui il percorso è libero, fuori pista. Usare il GPS per non perdersi. Questo luogo è stato formato con terreno riportato da scavi fatti per l’argine del Simeto negli anni ‘80, con il progetto di costruirci sopra il depuratore di Paternò, poi fortunatamente abbandonato. A 5 metri sul livello della campagna normale è rimasto arido perché non c’è umidità ed è stato usato per tanti anni per scaricarci vari materiali. Era una piccola discarica a cielo aperto. E’ stato bonificato negli ultimi dieci anni da varie iniziative dell’Associazione Vivi Simeto e altre locali e oggi è quasi pulito. C’è un progetto di piantarci degli alberi e di farne un parco. Nel 2016 è stata fatta un’istallazione in pietra di un uomo e una donna che si tengono per mano, ad opera di un artista tedesco che lavora appunto con le pietre. Da qui siamo proprio sull’argine del fiume per cui ci possiamo affacciare per poi continuare verso sinistra.
Siamo dunque sulla sinistra orografica del fiume. In lontananza il ponte che dovremo attraversare. Camminiamo così su di un argine rialzato con brecciolino, facilmente percorribile. C’è una bella vista sul fiume, con volatili che ogni tanto si alzano. La strada diventa asfaltata, tutto attorno agrumeti. Si arriva ad una sbarra rossa da oltrepassare grazie a un cancelletto di legno. Siamo in località Ponte Barca perché una volta prima di fare la diga si attraversava qui il fiume con una barca. La diga regola le acque che servono anche per irrigare. Si passa il ponte imboccandolo a destra e poi ancora a destra per la prima strada asfaltata appena finito il ponte stesso. Questa strada costeggia il fiume Simeto sul lato destro fino a raggiungere, dopo circa 3 km di cammino, ad una deviazione sulla sinistra, da prendere. La strada comincerà a salire per poi svoltare naturalmente a destra e diventare sterrata. Da qui il panorama è davvero spettacolare, con l’Etna che svetta in tutta la sua imponenza.
Dopo circa 2 km da quando la strada è diventata sterrata dobbiamo fare attenzione: c’è una deviazione sulla sinistra da imboccare (usare la traccia gpx per essere più sicuri) che dunque ci inoltrerà tra le colline, in leggera salita. Dopo qualche decina di minuti comparirà alla vista il Castello di Poira, antico luogo di avvistamento e masseria fortificata. Seguiamo naturalmente le strade sterrate per raggiungerlo.
Escursione per il castello di Poira con partenza dalla Casa delle Acque. Usciti dal cancello della Casa delle Acque s’imbocca pochi metri a sinistra una strada asfaltata secondaria in lieve discesa. Il panorama che si vede all’orizzonte è costituito da rilievi montuosi, paesi sparsi e pali della corrente dell’alta tensione. La strada che abbiamo appena imboccato è riconoscibile perché sulla sinistra ci sono olivi e sulla destra aranceti. Dopo una serie di tornanti si arriva in pianura, a destra prosegue…
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