Fate qualcosa per la Romea in questo tratto… che ne so… autovelox con limite a 50 all’ora; dissuasori ogni 200 metri; pista ciclabile pagata dall’Europa al lato del guardrail; servizio navetta per pellegrini; divieto di circolazione assoluta per camion con autisti distratti al cellulare; tunnel sotterranei con tetti in vetro che passino sotto le Valli di Comacchio; teletrasporto gratuito per chi ha la carta del viaggiatore; talismani blocca sfortuna pagati dalla Regione Emilia-Romagna; alieni che si muovono a compassione e scendono a bloccare il traffico… ma fate qualcosa per la Romea in questo tratto…
Il percorso
Da Casal Borsetti prendiamo Via Spalazzi con la pista ciclabile in asfalto, ad uscire, verso nord. Dopo circa 1 km, laddove finisce la ciclabile e dunque il marciapiedi, prendiamo a destra lo stradello dentro alla pineta, che è una via parallela alla nostra. In realtà dopo breve entreremo in una zona militare, anche se solo ai confini, quindi se non volete fare questa infrazione continuate dritti su asfaltata. Se invece andate nel bosco arriverete ad una recinzione da costeggiare a sinistra. Il paesaggio è solitario e marino. All’altezza di alcune case bianche sulla spiaggia svoltiamo a sinistra e oltrepassato un muretto andiamo nuovamente su asfaltata, avanti a noi, uscendo dalla zona militare, poi in poche decine di metri andiamo avanti per Venezia-Ferrara.
Un centinaio di metri prima della Romea (che vediamo davanti come fila di camion che sfrecciano), svoltiamo a destra come da indicazioni della pista ciclabile Ravenna – Venezia, su strada sterrata, alla fine della quale naturalmente svolteremo a sinistra. Passiamo dunque sotto al ponte della Romea, giriamo a sinistra sempre sulla ciclabile (direzione S. Alberto) e con un sentiero all’altezza di una quercia e di un cartello con scritto Acquedotto, saliamo sul ponte (c’è la protezione del guardrail). Subito alla fine del ponte prendiamo un analogo sentiero a sinistra, scendiamo lungo le rive del Reno e poi svoltiamo a destra per l’Osteria Primaro. Da qui in avanti, benché ci siano le strade per evitare la Romea risulta impossibile non prenderla perché sono tutte zone private o militari. Abbiamo chiesto ad almeno 5 persone e tutte ci hanno detto che è impossibile passare in maniera alternativa. Dunque mettetevi l’anima in pace e fatevi questi 6 km di Via Romea, brutta e pericolosa…
Quando passerete il fiume Bellocchio e sarete entrati nella provincia di Ferrara potete, se trovate il cancello aperto, entrare a sinistra nella zona del Parco del Delta del Po e con una strada parallela saltare almeno 1,5 km di Romea (arrivare ai pali del telefono e svoltare a destra, dunque seguire la strada bianca) . Uscirete di nuovo su di essa a Via della Ussarola e la farete a sinistra per 500 metri, dunque a destra per Lido di Spina, che raggiungerete in 700 metri circa andando a sinistra.
Raggiungete così, tramite i caratteristici viali curvi del triste Lido di Spina, Lido degli Estensi e non mancate di farvi Via Carducci, la super kitsch Via Carducci, in modo da arrivare a prendere il traghetto (per info vedi foto).
Dopo essere passati con il traghetto dalla parte di Porto Garibaldi prendete la ciclabile a sinistra che, andando sempre dritti, vi porterà in 5 km circa, al centro di Comacchio (riuscite a trovare i graffiti del grande Blue lungo la via?).
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