La terza tappa dell’itinerario biellese si fa più impegnativa, non tanto per la lunghezza ma per il dislivello complessivo. La prima parte è molto panoramica mentre la seconda si addentra nella Valle Cervo risalendo il versante meno esposto e più riservato, seppur di notevole bellezza. Importanti per la storia della filatura valligiana sono tuttora la filiera della lana e dei cappelli, di rilievo mondiale. La valle è avvolta da un alone di spiritualità, potere e mistero molto affascinante; da non perdere una visita al paese di Rosazza (da Federico Rosazza, senatore del Regno d’Italia) , ricco di elementi legati alla massoneria e paese di Francesco Bider, attivista, pacifista e poeta italiano.
Luca, il titolare dell’ azienda Rondanella è un attento riscopritore e conservatore delle tradizioni agricole della valle oltreché appassionato e valida guida per scoprire la storia e la cultura locale.
Il percorso è ciclabile per biker con molta esperienza in sentieri e tratturi difficili ove bisogna portare la bici a spalla per alcuni tratti.
Percorso
Lasciamo la “Bolumera” e ci avviamo per la strada verso la città; in prossimità delle prime case imbocchiamo la stradina erbosa a sinistra che porta al torrente, attraversiamo il ponte, e risaliamo sull’altra sponda per un breve tratto; la stradina si fa pianeggiante e cominciamo a risalire la valle costeggiando il torrente che rimane alla nostra sinistra (alcuni segnavia bianco-rossi ci aiutano a seguire il percorso). Il sentiero è abbastanza curato, troviamo alcuni ponticelli in legno lungo il cammino.
Dopo circa 1km in prossimità di un laghetto per la pesca sportiva il sentiero sale leggermente a destra (affianchiamo un canneto di bambù) e attraversa un frutteto privato fino a sbucare sulla strada asfaltata; attraversiamo e proseguiamo diritti, il sentiero prosegue lungo il torrente passando quasi subito sull’altra sponda. Questo tratto è molto suggestivo. Percorso un altro km il sentiero risale ripido a sinistra (sempre segnavia CAI) fino ad incontrare l’asfalto dove troviamo un bivio e prendiamo la prima a destra (strada San Giovanni SP504) che seguiamo per circa 1km fino all’abitato di Cossila San Giovanni dove allo stop prendiamo a destra e subito dopo a sinistra in direzione Tollegno – Pralungo SP509. Percorsi 50mt imbocchiamo alla nostra destra un sentiero che scende per il bosco (a sinistra una ciminiera in disuso in mattoni) fino al torrente Oropa, attraversiamo il ponte e proseguiamo diritti salendo verso Pralungo; in prossima di una pineta il sentiero sbuca sulla strada asfaltata (6km dalla partenza).
Nota: dalla frazione Cossila san Giovanni è possibile risalire la SP 144 che porta al magnifico Sacro Monte di Oropa (patrimonio Unesco) dove a sede il Santuario della Madonna Nera, meta di pellegrinaggio da tutto il mondo.
Dopo 50mt al semaforo svoltiamo a sinistra attraverso il paese lungo via Gramsci, costellata di antichi lavatoi con bellissimi murales sulle pareti. Giunti ad un bivio proseguiamo diritti leggermente a sinistra in salita, direzione S. Eurosia – Lago solitario; continuiamo a salire fino a Sant’Eurosia (+1,5 km circa) dove la strada diventa quasi pianeggiante. Uscendo dal paese ci manteniamo a destra continuando a salire in direzione di Bose (segnaletica GTB D46); dopo una breve rampa la strada svolta a destra in leggera discesa (sempre direzione Bose su asfalto) fino ad una sbarra dove diventa sterrata (a sinistra della sbarra / +2 km); scendiamo al ruscello e risaliamo dall’altra parte fino alle case e la strada asfaltata. Svoltiamo a sinistra e seguiamo su asfalto per circa 1km fino ad un bivio dove giriamo a destra in direzione Case Code; nonostante siamo su asfalto non incontriamo macchine e possiamo godere della quiete del posto.
Giunti alla frazione ci troviamo ad un grosso bivio, ci manteniamo a sinistra aggirando le case e la strada riprende a salire; dopo circa 1km di salita a tratti piuttosto ripida nel bosco (fondo di cemento, asfalto e sterrato), dove la strada compie un tornante secco a sinistra, prendiamo a destra una stradina sterrata secondaria che prosegue in piano per qualche centinaio di metri fino ad un alpeggio dove diventa un sentiero; attraversiamo la baita e proseguiamo in piano sulla traccia attraversando una seconda casetta fino ad arrivare in prossimità di un pilone della luce dove si incrocia il sentiero GTB E5, quindi prendiamo a destra in discesa costeggiando e poi attraversando un bellissimo castagneto da produzione fino a giungere alle case della frazione Oneglie. Giunti all’asfalto prendere a sinistra per 100mt ed imboccare la stradina sterrata pianeggiante sulla sinistra (GTB E7) (13 km circa dalla partenza) in direzione Riabella.
Addentrandosi nel bosco la strada dapprima sale ripida fino ad una deviazione in piano sulla destra, poco dopo alcune baite, che imbocchiamo; proseguiamo a mezza costa e incontrando un cascinale proseguiamo diritti sempre in piano fino a raggiungere Riabella (+ 1,5 km). In prossimità delle case teniamo il viottolo di destra e attraversiamo il paesino fino alla strada asfaltata; scendiamo per 50 mt e imbocchiamo il sentiero a sinistra in piano (GTB/Sentiero dji Arbo) che ad un certo punto si inerpica tra le rocce per poi ridiscendere in una pineta, finita la quale al bivio andiamo a sinistra GTB E20 fino a Driagno. Attraversiamo la frazione, imbocchiamo l’asfalto e scendiamo oltre la chiesetta per un centinaio di metri; a sinistra indicazioni GTB e una freccia indica la direzione per Bariola. Risaliamo per lo sterrato fino a che la strada spiana e il sentiero guada un torrente per poi giungere al paesino, saliamo a sinistra una scala in sasso e seguiamo il sentiero per 50 mt; finiti i gradini la casa davanti a noi è l’abitazione del titolare dell’ “Azienda Agricola Rondanella” (18 km circa dalla partenza).
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