Sesta ed ultima tappa, la più lunga dell’itinerario. Il percorso risale attraverso paesi dipinti, si addentra in valle Mosso e risale fino alla grande storia piemontese dei Sella e ai santuari minori della provincia, si inerpica attraverso una valle di rododendri e ridiscende in valle Sessera alla ricerca della storia dell’industria italiana, circondato da un pregnante spirito “rivoluzionario”.
E’ possibile superare i tratti difficili per le bici allungando di poco la strada su asfalto.
A cavallo richiede una certa esperienza.
Percorso
Partiamo dalla cascina Zandert ed imbocchiamo la strada asfaltata SP 205, a sinistra, in direzione di Bioglio. Passiamo la frazione Migliario e giunti in frazione Sanguinetti al bivio prendiamo a sinistra sempre verso Bioglio (2 km dalla partenza); subito attraversiamo Castagnolio e ci manteniamo a destra (SP 208) e dopo circa 50 mt imbocchiamo una stradina che si arrampica sulla sinistra in direzione della chiesa del paese; dopo 150 mt al parcheggio, saliamo per un sentiero erboso alla nostra sinistra di fianco ad una casa che ci porta alla chiesa tagliando la strada a tornanti. Giunti alla chiesa prendiamo a sinistra e subito seguiamo la strada con fondo in sanpietrini, che curva a destra, passando tra le case dipinte ed uscendo dall’abitato e raggiungendo il cimitero; dopo circa mezzo km raggiungiamo una frazione e tra le case imbocchiamo la strada a destra mantenendoci leggermente a sinistra in salita per Frazione Belvedere/Rio.
Risaliamo per 1 km verso Belvedere; quando finiscono le case e troviamo un pannello informativo svoltiamo a sinistra sempre in salita fino ad un bivio. Prendiamo la strada, ora sterrata, che scende alla destra della cappelletta di fronte a noi e cominciamo a scendere per il bosco verso Valle Mosso (+ 3,5km).
Seguiamo la strada per circa 2 km evitando alcune deviazioni per accessi privati; nei pressi di un’altra bacheca della sentieristica locale ritorna asfaltata e continuiamo a seguirla fino a raggiungere il ponte sul torrente Strona e un grosso complesso industriale abbandonato (+ 3km). Oltrepassiamo il ponte e prendiamo a sinistra via Batur che seguiamo fino a sbucare sulla strada principale nel centro paese; giriamo a sinistra e dopo 150 mt la strada curva a sinistra e noi imbocchiamo a destra via Cavalieri di Vittorio Veneto in direzione del cimitero. Risaliamo per la strada asfaltata, a tratti anche piuttosto ripida, per un paio di km evitando eventuali deviazioni per le frazioni limitrofe e sbucati sulla strada principale prendiamo a sinistra in piano per un centinaio di metri; imbocchiamo la SP 109 a destra per Sella/Bulliano e proseguiamo fino all’abitato di Sella (paese natale di Quintino sella, esploratore, alpinista, scienziato, fondò il Club Alpino Italiano CAI, ministro del Regno d’Italia) (+ 3,5km).
Superiamo palazzo Sella e la chiesa proseguendo diritti leggermente in salita e dopo 150mt, dietro ad una curva, saliamo a sinistra per un ripido sentiero in direzione Brughiera/San Bernardo. Saliamo attraverso il bosco per una decina di minuti e arriviamo al Santuario della Brughiera.
Nota: la Madonna della Brughiera, assieme al santuario di Banchette, presso Bioglio, al santuario del Mazzucco, (Camandona), e al santuario della Brugarola, ad Ailoche, fa parte del gruppo di santuari minori del biellese che si snodano lungo l’itinerario escursionistico “Le Valli della Fede“. Da segnalare anche la Madonna di Novaleia, un santuario mariano – dedicato alla Madonna delle Grazie – situato all’imbocco della Valsessera nel comune di Portula, a circa 750 metri di altitudine, in una cornice di boschi.
Proseguiamo diritti costeggiando una cappella affrescata e imbocchiamo la strada ciottolata in salita; dopo 100 mt lasciamo questa e saliamo diritti per un sentiero che costeggia alcune case e prosegue in salita per una bellissima via (siamo sulla GTB) a gradoni affiancata da muretti a secco fino ad incrociare la strada asfaltata, giriamo a destra. Proseguiamo quasi in piano (si apre una vista magnifica sul biellese) per mezzo km; quando la strada curva a destra in leggera discesa imbocchiamo un sentiero sulla sinistra (GTB) che costeggia l’asfalto per 50 mt per poi svoltare bruscamente a sinistra scendendo per il bosco (+ 1,5km).
Seguiamo le tracce GTB fino ad incrociare una stradina che scende in direzione di Lora, giriamo a sinistra e risaliamo lungo la GTB G13; dopo il ponticello saliamo a sinistra e subito dopo a destra verso il Villaggio Residenziale. Lasciamo il bosco e sbuchiamo sulla strada, che ritorna asfaltata; proseguiamo diritti fino a raggiungere i tornanti che salgono verso la Panoramica Zegna (+ 2km). Di fronte a noi, sulla sinistra, troviamo le indicazioni dei sentieri dell’ Oasi; saliamo per il sentiero a gradini, superiamo la scultura in vetro di Dan Graham, e ci dirigiamo man mano verso destra per ritrovare le indicazioni GTB.
Nota: l’Oasi Zegna è un’ area naturalistica fondata da Ermenegildo Zegna, imprenditore di fama mondiale, e centro di ricerca permanente. Caratteristiche sono le pinete, le vallette dei Rododendri e la Panoramica a cui si accede risalendo fino a Bielmonte. Tra queste montagne si svolse l’ultima e tragica fase della storia di Fra Dolcino, il quale quivi si rifugiò con i suoi seguaci; tutti, lui compreso, vennero catturati e messi a morte nel 1309.
Attraversiamo la strada a tornanti e imbocchiamo uno stradino che risale lungo una pineta costeggiando un muro in sasso (sempre G13) per circa mezzo km fino ad arrivare in un parcheggio dove troviamo un pannello informativo. Ci manteniamo sulla destra e in prossimità di una sbarra prendiamo un sentiero in discesa attraverso il bosco (GTB); raggiunta una villa passiamo oltre e seguiamo il sentiero che scende fino al paese di Castagnea. Usciamo dal bosco e raggiunto l’asfalto ci addentriamo nel paese seguendo le indicazioni GTB in direzione della chiesa; tra le vie del paese, ciottolate, vediamo dei bellissimi murales alle pareti delle case. Raggiunto il complesso parrocchiale proseguiamo oltre per 50 mt su asfalto e prendiamo in discesa a sinistra seguendo le indicazioni dei sentieri (siamo nel territorio di Portula, la porta tra Valle di Mosso e Valle Sessera).
Dopo qualche centinaio di metri la strada finisce ed il sentiero prosegue diritto verso il bosco; continuiamo a seguire le indicazioni G13; sbuchiamo su di una stradina sterrata, teniamo la destra e subito scendiamo a sinistra proseguendo il sentiero. Poco oltre proseguiamo diritti in discesa lasciando la GTB; il sentiero diventa poi strada sterrata che discende verso Granero. Raggiunto l’asfalto alla nostra destra notiamo un sentiero che scende tra le case; prendiamo poi a destra fino al ponte sulla Sessera che attraversiamo, risaliamo per 50 mt la strada (siamo a Coggiola). Al bivio svoltiamo a destra direzione Pray, costeggiamo la chiesa e imbocchiamo a sinistra tra le case via Lamarmora; seguiamo la via (sanpietrini) e dove ricomincia l’asfalto giriamo a sinistra (via IV Novembre) e poi subito a destra in salita per Piletta/Fervazzo (+ 5km).
Nota: nel comune di Pray si trova la Fabbrica della Ruota che costituisce uno dei maggiori esempi di archeologia industriale in Italia; fa parte dell’Ecomuseo del biellese.
Risaliamo per circa 1km; raggiunte le case imbocchiamo un sentiero che risale fino alla chiesetta. Proseguiamo in piano, al bivio ci teniamo a sinistra, fino a Fervazzo dove in prossimità della chiesa svoltiamo a sinistra. Tralasciamo la deviazione per il Santuario e proseguiamo diritti, la strada diventa sterrata e si addentra nel bosco. Manteniamo la strada principale per circa 1,5km in falso piano; raggiunto l’abitato di Persica imbocchiamo il sentiero a sinistra che passa dietro le case fino alla chiesetta. Proseguiamo diritti sulla strada asfaltata e scendiamo per qualche centinaio di metri; incontriamo un gruppo di case, siamo in frazione Riale, l’ “Azienda Agricola Biginelli Anna” è di fronte a noi (percorsi 24km).
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