Itinerario che attraversa la bella campagna dell’altopiano dell’Alfina, con ampi panorami sul lago di Bolsena, il Monte Amiata, il Monte Cetona e il Monte Peglia.
Con esso si collegano i due grandi anelli del giro dei comuni della Provincia di Terni e quello dei comuni della Provincia di Viterbo, consentendo dunque di passare da uno all’altro, in maniera semplice e diretta.
Il presente percorso è stato mappato da
Riccardo Schiavo, Guida Ambientale Escursionistica ed Educatore della Terra. Qui potete trovare il suo blog
Passi Avanti
Il percorso
Dallo slargo davanti al municipio di Castel Giorgio, si imbocca Via Guglielmo Marconi in uscita dal paese, in direzione di San Lorenzo Nuovo. Si percorre tutta la via e si raggiunge Piazza Giorgio della Rovere, dove, continuando sulla via principale e svoltando a sinistra (Via dei Carrari), in breve si raggiunge l’incrocio con la SP Maremmana, che si attraversa imboccando immediatamente di fronte la strada asfaltata che porta ai campi sportivi comunali e alla pineta (Via Montiolo), passando a destra di un edificio.
Si percorre un lungo rettilineo, si supera il campo sportivo e, dopo una curva a destra, si lascia a sinistra una prima diramazione (che raggiunge una casa) e si prosegue sulla via principale, con un po’ di attenzione dato che è percorsa anche dalle auto.
Dopo poco, si giunge nei pressi di una ulteriore diramazione a sinistra (che si tralascia), nei pressi della pineta, luogo di ricreazione degli abitanti locali, che si costeggia sulla destra, sempre su asfalto. In pochi metri siamo di fronte all’accesso vero e proprio della piccola pineta, con ulteriore diramazione a sinistra, che non deve essere presa, come la successiva che si incontra più avanti, rispetto alla quale è indicato anche il divieto di transito.
Qualche decina di metri più avanti, a destra, una strada sterrata un po’ fangosa e scivolosa dopo le piogge, si inoltra tra gli alberi e un zona di taglio di legname e raggiunge in poco meno di un paio di km il Castello di Montalfina, antico presidio delle campagne dell’altopiano dell’Alfina. Trattasi di una interessante deviazione (che non è stata percorsa in questo caso), a parte il primo tratto nella mal tenuta area di competenza dell’impresa boschiva, che peraltro consente di godere sulle prime aperture panoramiche che si incontrano sul lago di Bolsena, i monti Amiata e Cetona.
Si prosegue sulla via principale, si scende un poco e poi si risale, raggiungendo il punto dove termina l’asfalto, corrispondente al confine di regione tra Umbria e Lazio, in una posizione molto panoramica oltre che sul lago e sui monti toscani, anche sul paese di Radicofani, sulla campagna circostante, il castello di Montalfina e la piccola catena del Monte Peglia verso nord.
Si è nei pressi del punto più alto dell’itinerario e di un quadrivio, che si supera imboccando il viottolo sterrato che scende davanti a noi in direzione del lago, con ampie e belle vedute sul lago stesso.
(In periodo di caccia aperta, questa zona può essere interessata dalla presenza di squadre per la battuta di caccia al cinghiale:attenzione!).
Al termine della discesa si raggiunge un incrocio a T nei pressi di un casale, intercettando quella che è la Via Francigena. Si prosegue quindi su di essa a sinistra, in discesa, verso Bolsena. Scendendo lungo la via, si incontra a sinistra la diramazione che punta verso l’Ostello Gazzetta (antica e ottima opportunità di alloggio in caso di cammini di più giorni sulla Francigena) e più avanti, questa volta a destra, la diramazione per l’agriturismo Belvedere. Si tralasciano entrambe e si prosegue dritti, tra campi coltivati e pareti di roccia vulcanica, per giungere, circa un km dopo, a un ulteriore incrocio a T, nei pressi di una edicola sacra. Qui si prende ancora a sinistra, per entrare nel paese di Bolsena dal castello e il centro storico, altrimenti è possibile svoltare anche a destra, per raggiungere il paese e la via Cassia senza passare per il pittoresco borgo.
In breve lo stradello si congiunge con la SP Bolsenese, che si prende, facendo attenzione perché non c’è marciapiede in questo tratto, a destra in discesa, seguendo i segnavia comunque presenti della Francigena. (NB: salendo sulla provinciale a sinistra, dopo il tornante, a sinistra, si dirama il viottolo del percorso Bolsena-Orvieto, percorso di origini antiche e di importanza storica, molto bello, segnato al piano di calpestio).
Fatte alcune decine di metri con bella vista sul lago e sulle torri del castello di Bolsena, si raggiunge un’area di parcheggio a sinistra, nei pressi di una curva, in cui si entra puntando verso un piccolo e caratteristico fontanile, adiacente all’inizio di una stradina che entra tra le case. La si imbocca e si sbuca di fronte a una piccola e antica pieve di campagna su un quadrivio; qui si scende ancora sulla destra, si incrocia di nuovo la provinciale di fronte al castello, la si attraversa e si entra nel borgo, passando alla sinistra del castello stesso e raggiungendo così Piazza della Rocca.
Qui si può scegliere di varcare l’arco sulla sinistra per godersi il bell’affaccio sui tetti del paese e sul lago. Nel caso, tornando indietro, appena poco prima dell’arco, si prende Via delle Piagge e seguendola si giunge in Piazza San Rocco, nel cuore del borgo. Si imbocca a sinistra Via Cavour e alla fine di questa si supera l’arco e si raggiunge la piazza del Comune di Bolsena, termine dell’itinerario.
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