Saranno pure 25 km e saranno pure quasi tutti tra saliscendi e una salita costante e lunghissima, ma questa tappa ci fa attraversare posti straordinari. Percorrendo una buona parte della Via Amerina, andiamo da principio verso nord, passando per l’Isola Conversina, Cavo degli Zucchi e Falerii Novi e poi a sinistra verso ovest, tra vigne, campi e noccioleti. Con questa strada passiamo da una zona, quella delle forre, ad un’altra, quella dei Monti Cimini,e mai attraversamento fu più ricco di suggestioni e cambi di paesaggi…
Il percorso
Dalla porta di Castel Sant’Elia prendiamo Via Rio Vicano che ci porterà davanti alla caserma dei carabinieri. Al primo bivio giriamo a sinistra e prendiamo per il ponte sul Rio Vicano, oltrepassato il quale dobbiamo girare a sinistra per una strada sterrata. Arriverete dunque ad un bivio a cui dobbiamo svoltare a destra, seguendo le indicazioni “Centro ippico”. Seguendo questa strada vi mantenete sulla destra e arriverete ad un casale con un ampio prato (foto). Se proseguite fino al limitare del prato e all’inizio del bosco, sulla sinistra, troverete un sentiero che scende nella forra. Seguendolo a zig-zag giungerete ad una corda che vi aiuterà a scendere un tratto abbastanza ripido e dunque, giunti al fosso e oltrepassatolo con una passarella (foto), inizierà a risalire. Vi troverete così nei pressi di una frana che il sentiero però riesce ad aggirare a sinistra. Sul sentiero incontrerete una grotta (foto) e più avanti un bivio a cui dobbiamo svoltare a destra, secondo le indicazioni della Via Amerina. Siamo infatti sull’antico tracciato della Via Amerina, che collegava la Valle del Baccano ad Amelia.
Dopo nemmeno trecento metri incontrerete un sentiero a destra che sale e che, lasciati gli zaini, vi porterà a visitare l’Isola Conversina, fortificazione lungo l’antica strada (foto).
Tornati agli zaini proseguite dritto per sbucare ad un fosso dove è possibile trovare delle conchiglie fossili (foto), a testimonianza del fatto che qui una volta c’era il mare. Il sentiero così incrocia un ruscello che si può attraversare tramite una trave di legno (foto). Risalirete dunque in superficie e giungerete alla strada delle macchine, che va imboccata a sinistra per cinquanta metri e poi subito la prima a destra, così come le indicazioni dell’Amerina suggeriscono. Andando dritti passerete sopra un ponte e poi, arrivati alla necropoli Tre Ponti e mantenendovi sulla destra scenderete con un sentiero che porta all’ennesimo ponte (foto), oltre il quale, dopo un tornante, sia apre la zona di Cavo degli Zucchi, splendido tratto di via romana, con basolato (foto). Oltre Cavo degli Zucchi, andando sempre dritti, parte una strada in aperta campagna con scenari sul Soratte (foto) e sui Monti Cimini, che conduce ad una zona residenziale. Giunti là dove la strada sterrata svolta a sinistra c’è un sentiero nel bosco che va dritto. Lo prendiamo, ci manteniamo sulla destra e troviamo un ponte che ci porta, dopo un breve tratto, ad una sbarra a sinistra, dopo della quale inizia una strada asfaltata nella zona residenziale (Regolelli).
Andando dritti e poi a destra in fondo, proseguendo per la strada asfaltata delle macchine si giunge a Falerii Novi (foto) con un sentierino sulla destra, città romana costruita dopo la distruzione di Falerii Veteres. Dopo la visita a Falerii bisogna tornare sui propri passi e imboccare a destra per Via Etruria, quindi questa deviazione può essere eliminata per chi non se la sente di fare comunque 40 minuti in più. Via Etruria diventa sterrata e passa davanti all’Azienda Menicocci (foto) per poi diventare un lunghissimo rettilineo con scenari di campagna. Si giunge così ad un’edicola e ad alcune case, dove c’è un bivio: prendiamo a sinistra e inoltriamoci, dopo un ponte su di un ruscello, nel limitare di un bosco. Si bordeggia un noccioleto e salendo si arriva ad un casale (Casale Pazzielli, foto), da cui parte uno stradone bordeggiato di gelsi, che dobbiamo percorrere per tutta la sua lunghezza, andando dritti. Arriviamo così alla strada delle macchine. La prendiamo a sinistra per 50 metri e all’altezza di un tratturo e di alcune querce camporili sulla destra imbocchiamo il tratturo stesso (foto) e attraversiamo il campo fino dall’altra parte, dove troviamo un’altra strada delle macchine e una sterrata avanti a noi, che prendiamo. La prima a sinistra e poi la prima a destra. Quest’ultima strada (vedi foto) è un tratturo lunghissimo che vi porta per alcuni chilometri ad attraversare noccioleti (foto).
Sbucherete così ad una strada cementata che va presa a destra e poi al bivio successivo (e della Casa Calo) giriamo a sinistra e mantenendoci sulla destra arriveremo a passare sotto la ferrovia. Girando a sinistra dopo aver visto la sagoma delle chiese del paese, passerete sopra ad un ponte e sarete nel centro abitato di Ronciglione.
Saranno pure 25 km e saranno pure quasi tutti tra saliscendi e una salita costante e lunghissima, ma questa tappa ci fa attraversare posti straordinari. Percorrendo una buona parte della Via Amerina, andiamo da principio verso nord, passando per l’Isola Conversina, Cavo degli Zucchi e Falerii Novi e poi a sinistra verso ovest, tra vigne, campi e noccioleti. Con questa strada passiamo da una zona, quella delle forre, ad un’altra, quella dei Monti Cimini,e mai attraversamento fu più ricco di…
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