Passata la provinciale per Sale in corrispondenza dell’imbocco del ponte si trova della segnaletica di sentiero: nella foto 1 si vede quella di Ambiente Scrivia, un percorso che risale il fiume fino a Cassano Spìnola, ma c’è anche un cartello del sentiero E1 sempre per la stessa strada sterrata . Appena usciti dall’area abitata troviamo un bivio (foto 2) dove si gira a destra (qui i cartelli non ci sono già più) e la strada diventa sentiero per qualche metro, il tempo di passare su di un corso d’acqua che poi è il Grue, il primo affluente di destra della Scrìvia. Risalendo tortuosamente nelle boscaglie rivierasche dopo una sbarra troviamo il ponte dell’autostrada Genova-Milano (foto 3) sotto cui passiamo. Poco dopo si attraversa un canale piuttosto grande ma normalmente vuoto: è lo scolmatore di piena del Grue, a “difesa” del paese di Castelnuovo. I bivi non sono ben segnalati o non lo sono del tutto: a quello della foto 4 ad esempio si gira a destra, ma conviene sempre tenere d’occhio il percorso OSM per evitare perdite di tempo. Il punto veramente critico è quello della foto 5: qui la strada diventa sentiero e sale su quello che è un argine, su cui si trova in bella vista questo residuo cartello di E1. Mentre nella stagione morta il percorso è abbastanza evidente l’estate “mangia” il sentiero con piante spinose, lasciando due scelte: proseguire nell’erba sullo stretto argine oppure passare appena sotto a sinistra sul prato tra i filari di alberi. Entrambi i percorsi “accidentati” non sono comunque più lunghi di trecento metri e già dall’inizio, poco prima di salire sull’argine dove c’è il cartello, guardando avanti se ne vede la fine: una larga radura con parcheggiati degli aerei. Sì, perchè dopo c’è un campo di volo per alianti (foto 6) che contorniamo sulla sinistra su strada sterrata. Con un paio di svolte, rigorosamente non segnalate, attraversiamo un grande piazzale sterrato e proseguiamo su una strada prima erbosa poi sterrata lunga e diritta. Attraversando dei seminativi su di un antico ciglione fluviale ci lascia vedere sulla
nostra destra (tempo permettendo) un bel panorama sull’arco alpino occidentale dalle Graie alle Lìguri, mentre davanti a noi vedremo l’ormai vicinissimo Appennino ligure-piemontese. Passando su di un ponte (foto 7) oltrepassiamo l’autostrada Torino-Piacenza e contorniamo la grande cascina Ronco, ormai in vista di Tortona. Sempre per sterrati ci riavviciniamo al fiume, finchè troviamo una larga strada asfaltata che a destra porta a una discarica. Noi però andiamo a sinistra e seguendo il fiume sottopassiamo la nuova cir-
convallazione di Tortona (foto 8, dove si vede anche il Monte Tòbbio, quasi al confine con la Liguria). La segnaletica di Ambiente Scrivia si rifà viva, dando anche interessanti spiegazioni sulla viabilità locale ai tempi dei Romani. Mano a mano che ci addentriamo nella zona industriale di Tortona il percorso si fa noiosetto, fino a sbucare in un piazzale la cui unica uscita è una scalinata (foto 9), salita la quale siamo per un po’ nel traffico della circonvallazione vecchia, ex strada statale padana inferiore. Sorpassata la linea ferroviaria per Torino (foto 10) ci dirigiamo verso ad ovest verso il ponte sulla Scrìvia che però non raggiungiamo piegando a sinistra in prossimità della società ITINERA. Poco oltre sottopassiamo la linea ferroviaria per Genova e ci troviamo in via dell’Antico Traghetto, fine tappa.