1 — GPS (N 44° 10’ 17,4” – E 11° 56’ 42,4”)
La partenza ha inizio dalla Fortezza di Castrocaro Terme. Si può parcheggiare con facilità e gratuitamente nello spazio libero davanti alla Rocca. L’antica rupe segnava il confine nel tardo medioevo tra i domini bizantini e territori longobardi; da qui la necessità di costruire un baluardo difensivo per proteggere la corte e cittadini. Da qui si lascia la fortezza a piedi e si scende a destra lungo l’unica strada visibile che porta a Porta dell’Olmo l’entrata posta a oriente dell’antica cinta muraria. Porta dell’Olmo è l’incrocio tra Via San Giovanni Alle Murate, Via del Poggio e Via dell’Olmo.
2 – GPS (N 44° 10’ 15,2” – E 11° 56’ 43,9”)
Lasciamo Porta dell’Olmo e giriamo a destra prendendo il sentiero parzialmente asfaltato che prosegue in direzione del crinale collinare e che costeggia le mura della fortezza fino a raggiungere “Via Bagnolo”.
3 – GPS (N 44° 10’ 17,8” – E 11° 56’ 33,0”)
Si incontra alla fine del sentiero Via Bagnolo su strada asfaltata carrabile. Si prende la strada asfaltata in direzione Dovadola verso sud.
4 – GPS (N 44° 10’ 21.2” – E 11° 56’ 23,9”)
Seguendo il cartello “Croce Gloriosa” e “Sepolcro di Cristo” che indica la strada di ghiaia che parte sulla destra si raggiunge la croce del santo dove si gode un’ottima vista su tutta la vallata.
Dopo aver visitato la croce per una breve sosta si riprende la strada asfaltata di Via Bagnolo e si prosegue in direzione Dovadola.
5 – GPS (N 44° 10’ 12,1” – E 11° 54’ 37,7”)
All’Incrocio con via Zanetta si continua tenere la destra e si prosegue quindi per via Bagnolo.
6 – GPS (N 44° 10’ 11,6” – E 11° 54’ 12,7”)
Si raggiunge il crinale della collina in un punto molto panoramico da cui si possono ammirare i calanchi di montepagliaio e in una giornata tersa la pianura circostante. Si lascia l’agriturismo sulla sinistra e si prosegue sempre sulla stessa strada di Via Bagnolo non più asfaltata ma su terreno sterrato.
7 – GPS (N 44° 9’ 47,4” – 11° 53′ 43.5”)
Si prosegue lungo la strada bianca che porta in direzione dell’eremo di Montepaolo. La strada incrocia un’altra mulattiera ma si continua tenendo la destra e proseguendo per Via Bagnolo.
8 – GPS (N 44° 9′ 15,3” – 11° 52’ 48,9”)
Si raggiunge l’Eremo di Montepaolo dove è possibile fare una sosta. Qui soggiornò per un anno intero Sant’Antonio da Padova e qui nel 1629 si manifestò una guarigione miracolosa attribuibile al santo. L’eremeo è dotato di servizi e un’area di sosta. Da qui si prosegue per l’unica strada asfaltata che parte di fronte alla chiesa e scende lungo la montagna per arrivare a valle. Si prosegue per circa venti minuti fino ad arrivare all’inizio del sentiero che attraverso il bosco può raggiungere il centro di Dovadola.
9 – N (44° 8’ 12,7” – E 11° 53’ 14.3”). A lato della strada asfaltata c’è un piccolo spazio di sosta per automezzi. Qui parte una strada di ghiaia segnalato come “Cammino di S. Antonio”. Dopo circa 200 metri la strada di ghiaia diventa un sentiero che prosegue in mezzo al bosco. L’inizio del sentiero in mezzo al bosco è segnalato da un cartello.
10 – GPS (N 44° 7’ 32,1” – E 53° ’ 23,2”)
Il sentiero raggiunge la strada asfaltata Via Nazionale. Attraversiamo la strada asfaltata a raggiungiamo il centro di Dovadola.
11 – GPS (N 44° 7’ 20,2” – 11° 53’ 13,8”)
Dovadola. Abitata sin da epoca romana Dovadola vanta ancora la presenza dell’antica rocca dei Conti Guidi che sovrasta la città costruita su una rupe vicino al guado del fiume.
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