Descrizione: interessante percorso che dal “fines” del comune di Genova segue una delle tante antiche vie di valico lungo il crinale sinistro della Val Bisagno. Nonostante l’ambiente suburbano siamo in una zona ricca di reperti storici quali l’Acquedotto Storico della Val Bisagno, nonchè un’infinita rete di stradine mulattiere, in un ambiente ancora straordinariamente non invaso dal cemento e talvolta abbandonato a sé stesso. L’itinerario collega il centro di Genova (tramite il percorso dell’Acquedotto Storico) con il crinale sinistro della Val bisagno: dal punto di scollinamento sono quindi raggiungibili S.Alberto di Bargagli (e quindi il passo della Scoffera), il Colle Caprile (e quindi il promontorio di Portofino ed Santuario di Montallegro- Rapallo), Sori, il Monte Fasce. Quale necessario approfondimento, si consiglia il libro di Luciano Rosselli “L’Acquedotto Storico di Genova” ed. Nuova Editrice Genovese.
Lasci alle tue spalle Genova e lo spettacolare ponte sul torrente Concasca: volgi a sud, raggiungi la strada asfaltata che conduce a Davagna procedendo in discesa: dopo un centinaio di metri alla tua sinistra trovi il percorso dell’acquedotto che prosegue sulla sponda destra del Bisagno (intravedi la S.S. 45 sulla sponda opposta). Sei in un ambiente abbastanza selvaggio, talora a strapiombo; incontri un sottopasso abbastanza lungo (utile una torcia) e giungi alla frazione “La Presa” di Bargagli: nei pressi di alcune case attraversi il T. Bisagno su un ponte pedonale (cancello sempre aperto) e raggiungi la S.S. 45. Sulla tua destra noti una antica lapide indicante la distanza da Genova (15 km) ed un altrettanto antico ponte, indegnamente ricoperto dalla vegetazione. Dopo circa duecento metri (ingnorando un primo bivio alla tua destra) incontri una scalinata con segnavia “cerchio rosso”, sempre alla tua destra. Inizi a salire decisamente su una vecchia mulattiera, incrociando due volte la più recente strada asfaltata; quando la ritrovi per la terza volta la segui sulla destra per circa 300 metri; una scalinata alla tua sinistra ti conduce alle prime case di Viganego, uno dei tanti borghi dell’immediato entroterra genovese ove è ancora possibile passeggiare tranquillamente lungo tutto il suo sviluppo. Seguendo il segnavia, sempre in lieve salita, incontri l’asfalto nei pressi di una curva, segui in salita e, nei pressi dell’ Oratorio di San Bartolomeo, prendi sulla tua sinistra un sentiero che in breve conduce al piccolo cimitero. Lo superi sulla sinistra ed attraversi un sentiero molto evidente: facendo attenzione al segnavia in questo punto, lo oltrepassi procedendo in salita – abbastanza ripida- per circa trecento metri, fino ad incontrare sulla tua destra il sentiero che sale da Terrusso. Svolti decisamente a sinistra ed in salita più dolce segui a mezza costa una mulattiera che, procedendo nel bosco, ti porta a guadagnare una cresta: da questo punto si apre un ampio panorama, di fronte a te l’Alta Val Bisagno (Davagna, Scoffera), alle tue spalle la catena del Monte Fasce (che “chiude Genova a Nord-Est) con le inconfondibili antenne. Ignorando il sentiero che a sinistra ti ricondurrebbe a “La Presa” procedi sulla destra, sempre in salita, su un crinale abbastanza agevole e spoglio da vegetazione, fino (dopo circa 1.5 km) a giungere nei pressi del Colle della speranza ove incontri una strada asfaltata (proveniente da s. Alberto di Bargagli) ed una postazione rice-trasmittente per uso aeronautico.
Descrizione: interessante percorso che dal “fines” del comune di Genova segue una delle tante antiche vie di valico lungo il crinale sinistro della Val Bisagno. Nonostante l’ambiente suburbano siamo in una zona ricca di reperti storici quali l’Acquedotto Storico della Val Bisagno, nonchè un’infinita rete di stradine mulattiere, in un ambiente ancora straordinariamente non invaso dal cemento e talvolta abbandonato a sé stesso. L’itinerario collega il centro di Genova (tramite il percorso dell’Acquedotto Storico) con il crinale sinistro della Val…
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