Questo itinerario inizia dalla Certosa di Calci, dalla quale usciamo percorrendo via dei Madonnoni per intero: lasciandoci l’ingresso alle spalle, giriamo a sinistra, e, dopo un lungo rettilineo, ci troviamo in località Rezzano-Nicosia. Qui la via appena percorsa gira a destra, in corrispondenza del fosso, diventando via Buozzi: ci troviamo in corrispondenza di un piccolo parcheggio triangolare, con un ponticello che attraversa il fosso Zambra di Calci, ma noi continuiamo a costeggiare quest’ultimo sulla destra, su una sterrata. Lo traverseremo poco dopo, su un ponticello con le ringhiere di ferro. La strada sterrata continua a costeggiare il fosso, sulla sinistra, e ci conduce a Caprona, confluendo in via Crespignano: qui dobbiamo svoltare subito a sinistra, imboccando subito dopo la salita sterrata sulla destra (sentiero CAI 139), che sale verso la torre di Caprona. Volendo si può deviare da questa strada per visitare la torre di Caprona (è importante sottolineare che si tratta di un rifacimento postumo dell’originale medievale), ma per raggiungere località “La Focetta” si deve continuare la strada in salita.
A “La Focetta” ci si trova in un crocevia di sentieri, che portano, fra le altre mete, alla Verruca: noi dobbiamo proseguire per un brevissimo tratto di sentiero CAI 145, che sale sulla destra del traliccio dell’alta tensione, e poi continuare sulla strada sterrata, detta la “Tagliata di Noce“, che scende.
La strada è piuttosto facile da percorrere, salvo alcuni tratti di discesa ripida; verso la fine ci si trova a costeggiare un ruscelletto con delle piccole cascatelle. Alla fine, in corrispondenza di una sbarra aperta, la strada forestale si immette in una strada cementata, costituente il sentiero CAI 143.
La dobbiamo percorrere in discesa, fino a raggiungere una specie di magazzino in mattoni (numero civico 22): continuando a scendere, troviamo un cancello di ferro aperto, sotto a un traliccio dell’alta tensione.
A questo punto prendiamo il sentiero sulla sinistra, seguendo le indicazioni per Lugnano: poco prima di un’edicola votiva, nuovamente scendiamo a sinistra, e subito dopo a destra, guidati dalla segnaletica CAI, addentrandoci in un uliveto. Si guada un piccolo ruscelletto, e si continua il sentiero costeggiando un muretto a secco; di nuovo un ruscelletto, poi un breve tratto di bosco. La sterrata (detta “delle Sasse“) ci porta poi presso i ruderi della cosiddetta Villa Grandiana, che un tempo doveva essere una struttura imponente.
La strada continua a scendere, costeggiando il muro di una villa, per poi curvare, scendendo verso un’ex area industriale, oggi convertita in residenziale, della quale spicca una ciminiera in mattoni. La suggestiva chiesa di San Giorgio, rifacimento novecentesco in stile neoromanico, ci indica che siamo ormai nel paese di Lugnano: continuiamo a scendere per Via di Villa, così chiamata in quanto costeggia un’antica villa, e in breve ci troviamo nella piazza del paese.
Usciamo dalla piazza su via Nenni, verso destra, e imbocchiamo via di Piaggia sulla sinistra: dobbiamo attraversare la strada provinciale per continuare dritti, fin quando via di Piaggia diventa sterrata, conducendoci ad un impianto di depurazione. Siamo a ridosso del fiume Arno: dobbiamo aggirare il depuratore sulla destra, e salire sull’argine, percorrendolo verso destra e traversando dapprima le grosse tubature blu dell’impianto, su un’apposita passerella, e poi un fosso, su di un ponticello in mattoni.
L’argine immette in una sterrata, che a sua volta confluisce sulla provinciale, che ci consente di attraversare l’Arno su un ponte. Attraversiamo la provinciale in corrispondenza dell’altro argine del fiume, sulla sinistra, e lo percorriamo per un brevissimo tratto, lasciandolo subito dopo una struttura sportiva, scendendo per scalette di cemento. Siamo entrati nel paese di Cascina: percorriamo via Michelangelo per intero, arrivando su via Toscoromagnola in corrispondenza di un panificio. La percorriamo per un breve tratto, girando poi a sinistra in corrispondenza di via Curatone. Dopo un primo incrocio, prendendo via Palestro verso destra arriviamo finalmente nella piazzetta antistante la doppia chiesa del paese, costituita dalla “Propositura di San Giovanni e Santa Maria Assunta” e dalla “Propositura di S.Giovanni Evangelista e S.Maria Assunta in Cascina“. Il nostro viaggio è dunque concluso.
Questo itinerario inizia dalla Certosa di Calci, dalla quale usciamo percorrendo via dei Madonnoni per intero: lasciandoci l’ingresso alle spalle, giriamo a sinistra, e, dopo un lungo rettilineo, ci troviamo in località Rezzano-Nicosia. Qui la via appena percorsa gira a destra, in corrispondenza del fosso, diventando via Buozzi: ci troviamo in corrispondenza di un piccolo parcheggio triangolare, con un ponticello che attraversa il fosso Zambra di Calci, ma noi continuiamo a costeggiare quest’ultimo sulla destra, su una sterrata. Lo traverseremo…
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