Oggi, dopo molti giorni di viaggio, sono venuti a trovarci e a camminare con noi, degli amici. Sono amici di cammino, perché a loro piace chiacchierare con noi, e starci vicino, ma mentre fatichiamo e andiamo alla tappa successiva. Non è facile alzarsi alle 4, fare 3 ore di autostrade, organizzare il pranzo al sacco, la logistica per ritornare a riprendere la macchina… eppure loro lo hanno fatto. Sono amici di cammino, quelli che ti fanno sentire a casa ovunque tu sia, una casa nomade, la migliore che conosco.
Il percorso
Usiamo la funivia di San Marino, situata quasi al punto più alto del Monte Titano, per scendere fino a Borgo Maggiore. Usciti dalla funivia ci manteniamo sulla sinistra e scendendo alcune scalette ci immettiamo nei parcheggi sottostanti, dopodiché prendiamo a sinistra una strada che scende e ci porta al tunnel della vecchia ferrovia. Non lo imbocchiamo ma prendiamo a destra le scalette che ci portano a costeggiare una strada più trafficata, dunque scendiamo sempre sulla sinistra con una strada pedonale, che ci porta ad altri parcheggi e seguiamo le indicazioni per il Sacello del Santo. Dopo breve arriviamo proprio al Sacello, sotto ad una rupe molto alta e imponente. Continuando a scendere costeggiamo la pista da motocross e arrivando alla rotatoria imbocchiamo la via centrale, usando il marciapiedi. Facciamo circa 300 metri di strada e svoltiamo a destra per Via Prato delle Valli, verso la zona produttiva. Andiamo a destra per Via Santolino e prendiamo a destra la prima strada sterrata che scende. Questa strada scende tra materiali rocciosi e lamiere poi oltrepassa una sbarra, costeggiando un ruscello. Alla prima a destra, dopo nemmeno cento metri, andiamo a destra in salita, per strada erbosa. Questa via esce su di un campo diventa asfaltata e dopo breve arriva ad un bivio a T a cui svoltare a sinistra. Usciamo sui tornanti di Via Forfanelletto, ne fate uno e prendiamo a sinistra Via Gacci, poi imbocchiamo dopo poche decine di metri un sentiero dopo una sbarra sulla sinistra, che scende verso una villa. Arrivati alla villa la via diventa asfaltata ma piccola e vi porta, sempre scendendo per alcuni chilometri, a fondo strada, dove con un bivio a T andiamo a destra. Siamo così, in pochi metri, alla rotatoria della Marecchiese, da prendere verso sinistra, ma parallelamente alla principale, ovvero Via Ponte. Attenzione perché la prima parte è davvero pericolosa, poi migliora con marciapiedi. Giunti oltre Ponte Verucchio svoltiamo a sinistra sul ponte e attraversiamo il Marecchia. Siamo nella Bassa Val Marecchia.
Appena finito il ponte svoltiamo a sinistra a Piazzale Marecchia e poi prendiamo Via Palazzo a sinistra in discesa. Qualche decina di metri e prendiamo a sinistra la non troppo evidente pista ciclabile, che a gomito scende quasi alle rive del fiume e inizia a costeggiarlo.
Inutile a questo punto dare indicazioni per questa pista ciclabile, essa è facilmente percorribile e ben indicata. Dopo circa 10 km di questa strada di color bianca, abbastanza frequentata da ciclisti, assolutamente piatta e che passa spesso affianco al fiume, con varie panchine dove fermarsi, svoltiamo a sinistra quando ormai siamo a circa 200 metri dalla SP49. Andiamo dunque a destra su strada asfaltata e andiamo per Via Togliatti. Seguita Via Togliatti anche dopo la rotatoria arriviamo ai piedi di Santarcangelo di Romagna.
Oggi, dopo molti giorni di viaggio, sono venuti a trovarci e a camminare con noi, degli amici. Sono amici di cammino, perché a loro piace chiacchierare con noi, e starci vicino, ma mentre fatichiamo e andiamo alla tappa successiva. Non è facile alzarsi alle 4, fare 3 ore di autostrade, organizzare il pranzo al sacco, la logistica per ritornare a riprendere la macchina… eppure loro lo hanno fatto. Sono amici di cammino, quelli che ti fanno sentire a casa ovunque…
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