Dal piazzale di fronte alla Chiesa di San Vigilio, ponendosela alle spalle, imboccare in discesa la piccola Strada Sorà di fronte, che stretta fra le abitazioni, sale verso la chiesa e il punto di partenza del percorso.
All’imbocco di essa, subito ben visibile, la palina del sentiero n.10 in direzione di Corvara in Badia, lontana non più di 2 km da questo punto.
Ridiscendere la strada per raggiungere, in poco meno di 100 mt, un incrocio di vie dal quale si continuerà, sempre su Strada Sorà, tenendo la sinistra e passando al di sotto una passerella sulla carreggiata che funge da ingresso ad un’abitazione privata.
Dopo altri 100 mt, al bivio scendere a destra passando di fronte a due abitazioni private in legno di recentissima costruzione, avendo cura di seguire sempre la palinatura del sentiero ciclopedonale che nel frattempo si sarà fatto stretto e sterrato e che sarà, prima Strada Costa, e poi superate un paio di case, Strada Merscia.
Camminare su di esso per circa 500 mt con il paese di Corvara alla propria destra già ben in vista nella valle che si apre per poi affrontare un ripido tornante verso il basso a destra. Dopo circa 50 mt, abbandonare la strada per tagliare in linea retta un prato scosceso che discende verso l’asfalto di un parcheggio, proprio di fronte a due piccoli alberghetti. Giunti di fronte ad essi (dalle rispettive insegne Garni Gabrieli e Garni Edera), seguire l’asfalto alla propria sinistra e andare ad incrociare un breve tratto sulla destra del sentiero n.4A che conduce verso il centro di Corvara dopo aver superato una solida passerella in legno sopra il Rio Gran Ega, corso d’acqua che si incontrerà nuovamente più avanti durante la giornata di cammino.
Raggiungere la SS243/Strada Siëia che discende dal Passo Gardena, per attraversarla sulle strisce pedonali poste di fronte a un bar. Seguire la statale per un brevissimo tratto girando a destra e andare ad infilare l’imbocco della Strada Brujé alla propria sinistra.
In circa 400 mt di cammino, si supereranno il grande palaghiaccio sulla sinistra della carreggiata e poco più avanti sul lato opposto, l’imponente costruzione in cemento, base della Cabinovia Boe, al fianco di una scuola di sci.
Giungere di fronte alla cabinovia per discendere nel mezzo della piccola pineta posta qualche metro più in basso rispetto alla carreggiata, alla propria sinistra. Si tratta di un giardino pubblico, ben riconoscibile grazie alle numerose panchine sotto i pini e a un’area gioco per bambini oltre che ad alcune soste attrezzate per il pic-nic.
Superrare il parchetto seguendo il sentierino che lo taglia in maniera perpendicolare per poi puntare il ponte sul torrente Rio Chiesa costruito con grossi tronchi di abete chiaro. Una volta superato il ponte, si sarà a pochi passi dal centro di Corvara che si raggiungerà continuando dritto fino ad intersecare in poco più di 100 mt, la centrale Strada Col Alt, ampia via affollata di negozi per turisti, alberghi e ristoranti. Risalirla verso monte camminando sul marciapiede puntando la svolta a gomito a destra posta in cima. In coincidenza della curva, un vistoso negozio a due piani di articoli sportivi dalla facciata in legno scuro, al cui fianco corre un breve tratto di via pedonale. Percorrerla in salita sull’acciottolato, per giungere in cima al piccolo promontorio e per trovarsi proprio di fronte alla facciata della trecentesca CHIESA DI SANTA CATERINA.
Dopo la visita alla chiesa (che custodisce uno dei pochi ritratti integri della Santa d’Alessandria), ripercorrere i propri passi andando a imboccare nuovamente la via centrale del paese ma questa volta per percorrerla interamente per almeno 600 mt in discesa, e tornare così al limitare basso dell’abitato, appena dopo aver superato una serie di lussuosi alberghi di montagna posti sul lato destro della carreggiata.
Continuare dritto senza abbandonare Strada Col Alt fino al punto in cui essa non si ricongiunga con la SS244 e lasciandosi quindi alle spalle il bivio per risalire al passo Val Gardena. Superare quindi in pochi passi l’insegna-scultura in metallo, alla propria sinistra, con la scritta “Corvara” che indica l’inizio del paese.
Percorrere interamente i circa 500 mt, che costeggiano la statale camminando sull’apposito percorso ciclopedonale, e affrontando così il percorso ben segnato e palinato, chiamato Tru do l’Ega. Il sentiero è ideato, infatti per essere una piacevole camminata a bordo fiume, lungo il corso del Rio Ega ricco d’acqua e vegetazione fluviale, discendendo verso valle in bicicletta o a piedi.
Al termine del lungo rettilineo, utilizzare il sottopassaggio in cemento per sbucare dalla parte opposta della carreggiata e iniziare il percorso sulla larga stradina dal fondo di ghiaia fine che si allontana dalla statale, passeggiando sulla riva orografica destra del rio.
Proseguire sul sentiero Tru do L’Ega fino a giungere nei pressi della località Funtanacia, del quale si costeggerà il centro abitato, incontrando alla propria sinistra uno specchio d’acqua artificiale dalla forma rettangolare, le cui rive accessibili risultano ideali per una pausa all’ombra seduti sul prato ben curato, oppure su una delle numerose panchine a bordo dell’acqua.
Continuare poi dritto nella direzione precedente per superare un grande centro sportivo con diversi campi sulla sinistra, e tagliare trasversalmente, poco più avanti, la fine di una pista da sci, passando proprio nel mezzo degli altissimi piloni in acciaio dell’illuminazione elettrica.
Continuare a camminare avendo ora il letto del torrente, sempre più largo e quieto, alla propria destra e non più alla sinistra.
Dopo circa 500 mt, superata un’ampia curva sulla sinistra, puntare il piccolo ponte in mattoni e cemento della SP37 e passarvi sotto per continuare a procedere dritto.
Continuare a camminare sempre lungo fiume fra campi coltivati e pascoli, sul percorso largo e ben segnato, fino a raggiungere l’abitato della località di Badia (e la frazione Pedraces) avendo percorso così circa 9 km da Colfosco in poco meno di tre ore di cammino, e dopo aver attraversato ancora una volta il rio su di un ponticello a meno di un chilometro dall’arrivo.
Giungere di fronte ad un pub posto in un edificio a due piani in coincidenza di una curva a gomito a sinistra che fa ricongiungere la sterrata alla SS244, ma avere cura di continuare a seguire il sentiero Tru do l’Ega, qui mal segnalato, sulla piccola e ripida salita che continua dritta alle spalle del locale. In cima alla salita, a circa 100 mt di distanza, puntare la base della seggiovia, le cui belle sedute arancioni e bianche chiuse sul davanti da un pannello scorrevole, corrono in alto verso destra.
Si tratta della nota e frequentata seggiovia Santa Croce che, in una lunga e spettacolare tratta al di sopra di vasti pascoli alpini, risale le pendici dell’imponente massiccio Santa Croce, puntando le Cima Dieci (3.026 mt) e Monte Cavallo (2.907 mt) ai piedi delle quali si trova il SANTUARIO DELLA SANTA CROCE che, appoggiato a paretoni rocciosi in mezzo a prati verdi, domina la valle offrendo ai numerosi turisti e camminatori giunti fino qui, una vista spettacolare a 360° sulle Dolomiti.
Nel caso in cui si voglia sfruttare l’impianto, bisognerà tener presente che, a circa due terzi di esso, è predisposto un cambio di seggiovia lasciando la prima, più comoda moderna e quattro posti, a favore di una seconda (detta “La Crusc”) per un tratto più scomodo di circa dieci minuti sui classici doppi seggiolini in metallo.
Fra le due, sarà possibile sostare in uno dei due masi, il primo vero e proprio rifugio, e l’altro, ristorante-bar dalla bella area attrezzata per i bambini.
Nel caso in cui, invece si voglia concludere la giornata raggiungendo a piedi il Santuario, posto a 2.045 mt di altitudine, bisognerà mettere in conto altre due ore abbandonati di cammino affrontando un dislivello importante, ma camminando sulla traccia ben leggibile del sentiero n.4 che parte in coincidenza al lato corto del piccolo parcheggio, appena superata la stazione della seggiovia nella frazione di Predaces, e attraversando ancora una volta il Rio Ega, prima di incominciare la salita.
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