Questo percorso corrisponde ad una variante della via Francigena, alternativa alla tappa San Gimignano – Monteriggioni, e leggermente più breve di quest’ultima.
La partenza è il borgo medievale di Colle Val d’Elsa, per la precisione piazza Arnolfo di Cambio. Da qui si prende via di Spugna, che sovrasta il torrente Elsa su di un ponte omonimo: è subito dopo il ponte che scendiamo sulla destra verso il torrente (siamo nel Parco Fluviale dell’alta val d’Elsa), che ci accoglie con le sue caratteristiche acque blu e la sua frescura, e che ci farà compagnia con il suo gorgoglio per un bel tratto, mentre lo costeggeremo ora sulla destra, ora sulla sinistra. L’itinerario lungo il torrente è arricchito da ponti in legno e guadi agevoli sulle pietre: nel periodo estivo è possibile trovare refrigerio balneandosi in alcuni punti del torrente.
Si arriva infine alla cascata del Diborrato, molto bella, dopo la quale risaliamo alla sua destra dalla conca fino alla strada, in corrispondenza del ponte di San Marziale: dopo il ponte, sulla sinistra, c’è la chiesa dedicata, appunto, a San Marziale, ed è in questa direzione che andiamo a proseguire, superando un campo sportivo e, poco dopo, un sottopasso che taglia il raccordo autostradale. Inizia ora una strada sterrata che sale verso destra, facendo un paio di tornanti e portandoci nel caseggiato di Ponelle.
Proseguiamo fino ad un bivio, che dobbiamo prendere verso sinistra, ossia località Casino di Scarna: la strada rimane sempre sterrata, passando in aperta campagna, attraversando di tanto in tanto qualche zona alberata e lambendo un laghetto artificiale. Arriviamo così al piccolo borgo di Scarna.
Lasciato Scarna alle nostre spalle, saliamo su una collina, in una piccola zona boschiva, per poi aggirarla dei campi e scendendo di nuovo: proseguiamo diritti per la strada sterrata (strada di Acquaviva), che ci offre un panorama fatto di campi, vigneti e qualche cipresso. Acquaviva è il secondo borgo rurale che attraversiamo (è qui che i due itinerari della Francigena confluiscono nuovamente), per poi giungere, poco dopo, a Strove, caratteristico borgo di case realizzate in pietra: a Strove, dopo aver ammirato anche la chiesina romanica di San Martino, non sempre aperta purtroppo, ci si può rifocillare con un buon panino a base di salumi locali, in corrispondenza della Locanda di Strove, che un tempo era una piccola Coop.
Si deve uscire dal paese scendendo dalla strada asfaltata sulla sinistra, fino a Castel Pietraio: qui prendiamo la strada che sale sulla destra, addentrandosi in una zona boschiva per un buon tratto. Usciti dal bosco, dobbiamo scendere per la sterrata delimitata da muri a secco, fra gli uliveti, per poi prendere la strada del Certino verso sinistra.
Questa ci porta ad Abbadia a Isola, piccolo agglomerato di case che circonda una caratteristica abbazia fortificata, un tempo circondata da un lago paludoso, poi prosciugato:stagionalmente i frati che la abitavano erano costretti a migrare altrove, a causa dell’aria insalubre derivante dall’abbassamento delle acque e dall’affioramento del fondo melmoso. Da qui si apre una panoramica che comprende il borgo fortificato di Monteriggioni, nostra meta, con le sue torri e le sue mura rimaste pressoché intatte nei secoli.
Subito dopo l’abbazia, lasciamo la strada principale prendendo la sterrata sulla destra, che prosegue dritta fra i campi per poi insinuarsi in un’area boschiva, virando a sinistra. Subito dopo l’area boschiva ci troviamo a Monteriggioni bassa, dove è d’obbligo una merenda al Bar dell’Orso. Infine, un’ultima salita, piuttosto ripida, ci porta al borgo, facendoci entrare per porta San Giovanni: Piazza Roma, centro del piccolo borgo, può considerarsi la meta finale del nostro percorso.
Questo percorso corrisponde ad una variante della via Francigena, alternativa alla tappa San Gimignano – Monteriggioni, e leggermente più breve di quest’ultima. La partenza è il borgo medievale di Colle Val d’Elsa, per la precisione piazza Arnolfo di Cambio. Da qui si prende via di Spugna, che sovrasta il torrente Elsa su di un ponte omonimo: è subito dopo il ponte che scendiamo sulla destra verso il torrente (siamo nel Parco Fluviale dell’alta val d’Elsa), che ci accoglie con le…
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