Come si ammappa

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Usufruisci del modulo di Inserimento percorsi visitabile a questo link. Non dovrai fare altro che compilare i moduli, aiutandoti con i punti interrogativi (?) che ti spiegheranno cosa dovrai scrivere nei campi stessi. Una volta che avrai spedito il materiale  lo staff si preoccuperà di controllarlo per la pubblicazione. Ricorda che la mail inserita serve solo a scopo comunicativo e nessuna iscrizione è richiesta.

Oppure manda una mail a ammappa.te@ammappalitalia.it allegando:

  • una descrizione del percorso che vuoi pubblicare (con il punto di partenza e di arrivo)
  • una fotografia rappresentativa (almeno 700×400 pixel)
  • la durata (in ore e minuti)
  • la difficoltà (secondo la classificazione del Club Alpino Italiano)
  • la percorribilità (a piedi, a cavallo, in bici)
  • quanto il percorso usufruisce di strade asfaltate (in una percentuale approssimativa)
  • la regione in cui si trova il percorso
  • la data in cui hai fatto il percorso

Queste sono le informazioni di base, indispensabili.

Se lo desideri puoi aggiungere:

  • il file gps del tuo percorso
  • il tuo nome o nickname per firmare il tuo percorso
  • foto aggiuntive
  • suggerimenti per fermarsi a dormire o mangiare nei luoghi visitati dal percorso
  • varie note soggettive e impressioni
  • numeri utili o link a siti

A pubblicare il tutto su ammappalitalia.it ci penserà lo staff del progetto…

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Come descrivere un percorso

Se sei una persona a cui piace andare a piedi avrai sicuramente sperimentato vari sentieri vicino a casa tua o percorsi anche molto lunghi grazie ai quali passare da un paese all’altro. Ecco è arrivato il momento di condividerli. Qui di seguito i passi necessari per Ammappare al meglio:

  1. Esci di casa munito di taccuino, penna e se possibile di macchina fotografica. Annota l’orario di partenza
  2. Incomincia a percorrere il sentiero e annota ogni possibile bivio con la descrizione della direzione da prendere. Per farlo al meglio cerca di metterti nei panni di chi lo percorrerà per la prima volta e ha bisgono delle tue informazioni per non perdersi
  3. Ogni tanto scatta qualche foto alle cose più utili o più belle e interessanti
  4. Segna anche, più o meno, la durata dei passaggi da un punto ad un altro
  5. Vai avanti così fino alla fine del percorso, segna l’orario di arrivo e prenditi qualcosa al bar per brindare alla tua nuova ammappatura.

Al posto del taccuino puoi anche usare un registratore audio. Arrivato a casa dovrai semplicemente trascrivere le tue parole sul computer.

Noterai una cosa interessantissima: ammappare un territorio è un modo per partecipare alla sua complessità e bellezza. Così come fare un dipinto di un paesaggio instaura una relazione tra noi e il paesaggio stesso e ci dà un senso di maggiore coinvolgimento, così attraversare un territorio pensando al fatto che altri usufruiranno del nostro servizio, ti farà entrare in uno stretto e diverso contatto con esso.

Il servizio offerto non sarà inoltre soltanto quello verso la comunità, ma verso i posti naturali da te descritti. Infatti potrai annotare abusi e discariche, scempi edilizi e sentieri in stato di abbandono. E’ insomma un modo per monitorare tutti insieme il nostro paesaggio.

Classificazione della difficoltà

L’archivio di Ammappa l’Italia, per la classificazione della difficoltà dei percorsi, si rifà ai parametri CAI. Ognuno, dopo aver letto quanto segue, deve tenerne conto, fermorestando che stabilire il grado di difficoltà di un percorso secondo criteri oggettivi è impossibile. Ogni persona percepisce le difficoltà sulla base delle proprie esperienze, dei propri limiti, delle sensazioni e delle reazioni psicologiche. Il Club Alpino Italiano ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà. Questa scala tiene conto di tre parametri oggettivi fondamentali: il dislivello, la distanza planimetrica, la segnaletica del percorso.

  • Percorso turistico (T – itinerario escursionistico – turistico)

Percorsi su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

  • Percorso escursionistico (E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche)
Percorsi che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.).
Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
  • Percorso escursionisti esperti (EE – itinerario per escursionisti esperti).
Percorsi generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari.
Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione).
Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.
  • Via ferrata o attrezzata (EEA – itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura)

Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (imbaragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco, guanti).

  • Sentiero alpinistico (A)

Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.

 

Come mappare un percorso inclusivo e un percorso inclusivo carrozzabile

Clicca qui per scaricare il PDF del Vademecum per la Mappatura di Percorsi Inclusivi e Carrozzabili

Introduzione

L’ASD Ammappa L’Italia si è impegnata, insieme a gruppi di persone con disabilità e/o con disturbi mentali, nell’individuazione delle principali informazioni utili a questi soggetti per intraprendere un’escursione in natura senza rischiare di imbattersi in ostacoli insormontabili e proibitivi. Vista la casistica estremamente ampia e il modo molto personale di vivere le proprie problematiche da parte dei partecipanti, ai fini della mappatura sono state create nel sito la categoria Percorso Inclusivo e la sotto-categoria Percorso Carrozzabile. Consci dell’impossibilità di riassumere la grande quantità e specificità di condizioni personali (ad esempio disabilità visiva, disabilità uditiva, disturbo del neurosviluppo, disturbo psicotico, etc…), Ammappa L’Italia ha prodotto un dettagliato e preciso elenco di elementi cui il mappatore dovrà porre la massima attenzione prima di inserire la mappa tra i Percorsi Inclusivi (ad esempio: Necessità di accompagnatore, Pericoli, etc…) o tra i Percorsi Carrozzabili (ad esempio: Tipologia di terreno stradale, Pendenza, Punti acqua, etc… tra cui alcuni obbligatori e altri facoltativi).

L’Esperto del percorso

L’esistenza del Percorso Inclusivo e del Percorso Carrozzabile è vincolata ad una nuova figura che Ammappa L’Italia ha istituito per l’occasione: l’Esperto del percorso.

Quando la mappatura si trova tra i Percorsi Inclusivi/Carrozzabili, vuol dire che un Esperto del percorso si è occupato non solo di vagliare accuratamente le informazioni, ma anche di essere disponibile a condividerle con chi lo contatta dal sito ammappalitalia.it.

Questa figura ci è sembrata così bella e importante da essere estesa a tutte le mappature presenti sul sito: è quindi da oggi possibile candidarsi come Esperto per qualsiasi vecchio o nuovo Percorso inserito dentro ammappalitalia.it. Speriamo che la comunità del nostro sito risponda positivamente e generosamente a questa proposta che potrebbe avere anche dei risvolti lavorativi, ad esempio, laddove l’Esperto sia una Guida e chi lo contatta decida di farsi accompagnare nell’escursione.

Ci sono però due importanti distinguo da fare:

1) è possibile candidare una passeggiata tra i Percorsi Inclusivi o Carrozzabili solo se disposti a esserne gli Esperti di riferimento. I Percorsi Inclusivi/Carrozzabili, dunque, avranno obbligatoriamente un Esperto di riferimento, mentre tutti gli altri no;

2) nel caso del Percorso Inclusivo, l’Esperto non compilerà un form specifico, ma presterà attenzione a tutte le info qui elencate e si renderà disponibile a condividerle con chi lo contatta, mentre per l’inserimento di un Percorso Carrozzabile sarà necessario compilare un form specifico con le info qui sotto indicate.

In conclusione, L’Esperto candida una mappatura tra i Percorsi Inclusivi dopo attenta osservazione, ma senza riempire un form specifico per i Percorsi inclusivi, mentre nel caso del Percorso Carrozzabile dovrà riempire un form specifico con i dati tratti dalla sua osservazione.

Uno stimolo all’avventura

Questo vademecum, nonostante sia stato redatto con grande cura ed impegno, rimane un documento orientativo e, oltre ad essere uno strumento di lavoro per il Mappatore/Esperto, ha un intento divulgativo. Il fine è quello di fornire un quadro delle diverse problematiche ed esigenze che ruotano intorno al mondo della disabilità, per consentire a chi è sensibile al tema dell’inclusività di contribuire all’inserimento di Percorsi Inclusivi o Carrozzabili. Ha, inoltre, una funzione di stimolo all’avventura. Usiamo questa parola letteraria e un po’ poetica per definire qualcosa che è estremamente personale (e in questa sede lo è ancora di più), per dire che ci piacerebbe che le persone con disabilità e rispettivi care giver potessero, grazie alla comunità di Ammappa L’Italia, essere sollecitati all’esperienza in natura o possano evolvere la complessità delle proprie escursioni.

Tutto ciò è stato possibile grazie al Progetto WalkInMyShoes-10 Passi per l’inclusione realizzato con il sostegno dei fondi dell’8xMille della Chiesa Valdese (www.ottopermillevaldese.org ).

Elementi da osservare prima di candidare una mappatura come Percorso Inclusivo

Pericoli

L’Esperto del percorso sarà in grado di fornire informazioni sui rischi che si possono incontrare sul sentiero. Partendo dai punti segnati in maniera poco chiara o dove è possibile perdersi e avere un senso di smarrimento, fino ad arrivare ai pericoli dettati dalla conformazione fisica di alcuni tratti come frane, burroni, cedimenti, passaggi non protetti, animali aggressivi;

Paure

In alcuni casi chi soffre di disturbi mentali può sviluppare paure più o meno razionali, è quindi importante poter accogliere queste istanze rispondendo a domande che possono avere come tema: la presenza di persone o animali, ponti, altezze, attraversamenti, acqua, etc…;

Necessità di Accompagnatori o Informazioni

L’Esperto del percorso sarà in grado di dare informazioni dettagliate sul sentiero e, dopo aver avuto un quadro esaustivo della condizione del camminatore/attraversatore, suggerire se ci si può avventurare da soli o è meglio farlo con un accompagnatore. L’Esperto è una figura volontaria che mette a disposizione il proprio tempo e la propria conoscenza per facilitare l’esperienza altrui e non ha, di conseguenza, alcuna responsabilità su ciò che accade a chi percorre il sentiero sul quale ha fornito informazioni. Diverso è se da questo contatto sorge un rapporto di lavoro privato (ad es. perché l’Esperto è anche una GAE). In questo caso specifico l’ASD Ammappa L’Italia non ricopre alcun ruolo;

Come arrivare/tornare

È importante fornire informazioni dettagliate su Come arrivare al luogo di partenza della passeggiata e Come tornare dal luogo di arrivo della stessa. È sempre buona prassi avere questo tipo di notizie, ma è di fondamentale importanza nei casi ad es. di persone con Disturbi Mentali, Disabilità Intellettiva, Disabilità Visiva, Disabilità Motoria;

Stimoli/Esperienze Sensoriali

È cosa gradita in generale e ancora più nel caso particolare di persone con Disabilità Visiva o con Disturbo del Neurosviluppo, anche detto Spettro Autistico, indicare la presenza di particolari stimoli o esperienze sensoriali che si possono trovare sul percorso (tattili ad es. degli alberi secolari da abbracciare, olfattivi ad es. un agrumeto profumato, uditivi ad es. il singolare canto di un uccello, visivi ad es. dei colori particolarmente vivaci in una data stagione, gusto ad es. una pianta locale commestibile). L’Esperto deve tenere conto che potrebbe ricevere domande anche su specifici stimoli (ad es. uditivi o visivi) che infastidiscono alcune categorie di persone o sono scarsamente sopportabili da esse.

Elementi da osservare e inserire nell’apposito form, per candidare una mappatura come Percorso Carrozzabile

Tipologia di terreno stradale (campo obbligatorio)

Qui viene richiesta un’attenzione particolare alla tipologia di fondo da rendere sotto forma di descrizione che preveda l’indicazione della tipologia di terreno stradale ad es. asfaltato, terra battuta, breccia, pietra, etc… Se in presenza di breccia è importante dettagliare la grana (grossa ovvero del diametro di circa 5 cm, media di 2/3 cm circa, piccola di 1 cm circa) e la profondità del manto sassoso. È altresì fondamentale descrivere l’evoluzione del fondo e, se un tratto è dissestato, indicare con una percentuale la presenza di dossi e buche. Si richiede di fornire delle foto fatte dal basso e con un metro di paragone, ad es. per comprendere la grandezza dei sassi;

Pendenza (campo obbligatorio)

A questa voce è importante non solo indicare la percentuale della pendenza (approssimativa), ma anche la lunghezza del tratto, informazione particolarmente preziosa per chi è con una carrozzina a spinta con o senza accompagnatore;

Ostacoli/barriere (campo obbligatorio)

È necessario indicare la presenza di tornelli, sbarre, ponti, alberi, attraversamenti di vario tipo, etc… descrivendo in centimetri la larghezza di eventuali passaggi (approssimativamente), questo perché alcune persone con disabilità motoria sono in grado di fare piccoli tratti in piedi, mentre altre no;

Possibilità di ricarica (campo obbligatorio)

Per chi ha una carrozzina motorizzata è di fondamentale importanza capire a che altezza del percorso troverà un punto di ricarica per la batteria del proprio mezzo. Quando parliamo di “punto ricarica” non ci riferiamo alla colonnina delle auto bensì ad una semplice presa casalinga. È possibile indicare anche abitazioni private, a condizione d’inserire il numero di telefono del proprietario/abitante (previa autorizzazione), per consentire preventivamente all’escursionista di sincerarsi della possibilità di ricaricare il proprio ausilio. L’autonomia del mezzo dipende da molti fattori (grandezza, amperaggio, anzianità della batteria, pendenza del percorso, etc…), ma per dare delle indicazioni di massima possiamo dire che mediamente una batteria classica può percorrere circa 4/5 km prima di scaricarsi, mentre una batteria al litio sostenta il mezzo per 15 Km circa.  Dato che ci possono essere necessarie anche 7 ore per ricaricare la propria batteria, molto spesso questa operazione viene collegata ad una sosta notturna, è dunque opportuno fornire informazioni sulla eventuale possibilità di trascorrere la notte nei pressi del punto ricarica;

Necessità di accompagnatore (campo obbligatorio)

Laddove il percorso risulta essere complesso, poco leggibile, con presenza di passaggi difficoltosi e con un alto grado di avventura, l’Esperto deve valutare, secondo atteggiamento prudenziale, l’opportunità di consigliare, a prescindere dalla condizione dell’escursionista, la necessità di un accompagnatore;

Punti Acqua (campo facoltativo)

Si fa un buon servizio all’escursionista indicando i punti acqua, potabili e non, presenti sul percorso;

Punti ristoro/bagno accessibile (campo facoltativo)

Di rado questi due servizi sono scorporati, ma può capitare che lo siano. Si fa un buon servizio all’escursionista indicandone la presenza sul percorso;

Grado di avventura (campo facoltativo)

Poco (senza pendenze), abbastanza (con un po’ di pendenze), molto (un percorso mosso e con molte pendenze). Per la compilazione di questo form prestare inoltre attenzione alla possibilità di venire intralciati dalla vegetazione, alle possibili pozze d’acqua (facilmente aggirabili o meno) e in generale a tutti quegli elementi che non rendono impercorribile la via, ma aggiungono “avventurosità” all’esperienza.

Clicca qui per scaricare il PDF del Vademecum per la Mappatura di Percorsi Inclusivi e Carrozzabili