Dal Municipio di Comunanza prendiamo a destra ed entriamo nel centro storico superando il ponte sul fiume Aso e passando sotto il ballatoio di una palazzina per ritrovarci nella piazzetta della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto. Giriamo a destra e ci infiliamo nel vicolo che si innesta su via XXIV Maggio. Ci teniamo sulla destra per 100 m fino alla chiesetta di Sant’Anna, alla cui sinistra parte uno sterrato in salita. Lo percorriamo tutto passando di fronte a due gruppetti di case e poi ci inoltriamo nel bosco fino a un bivio di strade di terra [7.1 – km 2,2]. Prendiamo quella di destra continuando a salire per 750 m fino al passo, dove troviamo un incrocio di strade: manteniamoci sulla principale verso destra e che poco dopo piega in ripida discesa a sinistra per scendere nell’altro versante fino a sbucare in una sterrata all’altezza di alcune case sparse conosciute come Sette Carpini. Svoltiamo a destra e dopo poco meno di 200 m troviamo un bivio [7.2 – km 3,5]. Prendiamo la strada di sinistra in discesa, che procede per diversi chilometri con lievi saliscendi nel bosco fino all’uscita in una radura [7.3 – km 8] dove sulla sinistra si trova uno stazzo di pastori. Qui proseguiamo per 2,2 km sullo sterrato principale, passando tra alcuni campi coltivati e zone boscose fino a sfociare su una strada asfaltata, la SP 65, che prendiamo a sinistra procedendo in salita fino a raggiungere il borgo di Tavernelle [7.4 – km 10,4]. Cominciamo a scendere proseguendo sulla SP 65 che non abbandoneremo più fino a Palmiano, ignorando le intersezioni con le strade private; attraversiamo un gruppo di case sparse fino a un incrocio con segnaletica stradale, dove procediamo sempre verso Palmiano. Dopo 400 m troviamo un altro incrocio: la strada di sinistra va in salita, noi prendiamo quella di destra che scende e poi continua mantenendosi in piano fino all’incrocio con la provinciale Palmiano/Venarotta [7.5 – km 14,6]. La piazzetta di PALMIANO, il Comune più piccolo del Piceno, è a soli 100 m dall’incrocio proseguendo a destra. Noi dobbiamo invece girare in salita a sinistra, ma consigliamo comunque una sosta nel piccolo centro, dove è possibile rifornirsi d’acqua, prendere un caffè e timbrare la credenziale negli uffici comunali. Tornati all’incrocio continuiamo in salita su asfalto per 200 m fino al primo tornante, dal cui gomito parte sulla sinistra un ripido sentiero in salita, conosciuto come costa Amatucci, che in 700 m ci conduce sulla SP 93 Force/Venarotta. Senza scendere sull’asfalto continuiamo per ripidi pendii sul crinale erboso alla nostra destra per 200 m fino alla sommità del colle, da cui si apre una maestosa vista. Percorriamo tutto il crinale per altri 200 m fino a una radura cinta da abeti. Attenzione: alla fine della radura dobbiamo piegare decisamente a sinistra in discesa per intercettare una strada di terra che si infila nella macchia e che ci riporta in vista della SP 93. Giriamo a destra a bordo strada e in poco più di 100 m ci troviamo all’incrocio con la carrozzabile proveniente da Palmiano [7.6 – km 16,1].
Di fronte a noi uno sterrato ben indicato dalla segnaletica del Cfm che percorriamo in leggera discesa. Dopo 250 m troviamo un bivio, con una strada di terra che sale sulla sinistra. Noi teniamo la destra continuando a procedere sullo sterrato in falsopiano per un paio di chilometri fino ad abbandonarlo a favore di un sentiero sulla sinistra nascosto dalla vegetazione [7.7 – km 18,7]. Qui occorre prestare attenzione: la segnaletica del Cfm indica l’attacco del sentiero, ma spesso i cartelli vengono divelti, forse da cacciatori infastiditi dal passaggio dei pellegrini. Il sentiero si inoltra nel bosco in ripida discesa per 500 m (attenzione: in caso di pioggia potrebbe divenire insidioso) finché il percorso non diventa piano dopo un ampio tornante a sinistra. Poi ricomincia a scendere fino a un secco tornante a destra e dopo 50 m in piano piega decisamente a sinistra con un tornante in discesa, abbandonando il sentiero principale [7.8 – km 19,5]. Procediamo quindi per 150 m in lieve salita finché il bosco non dirada. Qui il sentiero diventa una dritta strada di terra in discesa che termina in uno spiazzo dove è accatastata della legna da taglio e dal quale parte uno sterrato sulla sinistra, che prendiamo. Dopo 100 m, all’incrocio, giriamo a destra in discesa su una strada asfaltata che costeggia i capannoni della zona artigianale di Venarotta. La percorriamo fino a raggiungere dopo 450 m un doppio svincolo: ignoriamo il primo e giriamo sul secondo a destra in discesa fino a incrociare la carrozzabile proveniente da Roccafluvione [7.9 – km 20,7]. Qui abbiamo due soluzioni alternative: se vogliamo pernottare nel suggestivo Ostello Spedale dei Ss. Francesco e Giacomo dovremo raggiungere la frazione Castello seguendo la variante indicata sotto, altrimenti proseguiamo fino alla conclusione della tappa, alla chiesa del Cardinale in centro a Venarotta. Dal bivio giriamo a sinistra su asfalto in direzione del paese; dopo meno di 200 m all’incrocio andiamo a sinistra e al successivo incrocio giriamo a destra, per infilarci subito dopo sulla sinistra in salita tra i vicoli del centro storico e raggiungere la piazza del Municipio. Continuiamo a salire sui marciapiedi incrociando negozi e bar fino alla chiesa ottagonale del Cardinale, da cui ripartiremo per la tappa successiva [7.10 – km 21,2].
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