Da una frazione di Cortona (Arezzo) in Val di Chiana il percorso sale verso il crinale per andare ad immettersi nel Sentiero 50, il quale scende dal santuario di La Verna ricalcando una delle numerose “Vie di San Francesco”, per poi discendere in terra umbra verso il lago Trasimeno a Passignano.
Il tracciato è interamente ciclabile (mtb); la prima parte fino a Portole è consigliata ai più esperti.
Il vento forte del giorno precedente al nostro passaggio ha abbattuto centinaia di alberi che hanno reso difficoltoso percorrere i sentieri almeno per metà del tracciato; è comunque fattibile e speriamo che chi di dovere provvederà a rendere più agibili i percorsi accidentati.
Percorso
Uscendo da CS 376 si svolta a sinistra imboccando la strada asfaltata che seguiamo per qualche centinaio di metri mantenendoci sulla destra; al bivio girare a destra su strada sterrata e tenere sempre la destra fino al prossimo bivio dove si prende a sinistra la strada che comincia a salire. Si sale per circa 500mt evitando alcune deviazioni fino ad uno slargo dove bisogna salire a sinistra ed imboccare subito un piccolo sentiero che prosegue verso Le Celle (piccola freccia poco visibile); subito si incontra una cappelletta e proseguendo, dopo una decina di minuti, si raggiunge il bellissimo monastero del XIII secolo.
Nota: Il convento de “Le Celle” costituisce uno dei primi insediamenti francescani scelto e voluto da Francesco di Assisi. Ancora oggi è abitato e continua a svolgere il suo ruolo.
Sorpassate Le Celle si imbocca la strada asfaltata verso Cortona e dopo un centinaio di metri si sale per una stradina a sinistra (sentiero CAI 563) che diventa subito sterrata attraversando alcune case; risaliamo seguendo le indicazioni bianco-rosse e ci inoltriamo nella boscaglia seguendo il sentiero che compie svariati tornanti. Ad un piccolo bivio ci manteniamo a sinistra sempre seguendo il 563. Dopo una mezz’ora di cammino il sentiero torna ad essere una stradina di bosco ed in breve si immette su di una carrozzabile molto ampia; prendiamo a destra e seguiamo la strada attraverso gli antichi castagneti ormai in stato di deterioramento. Risalendo alcuni tornanti imbocchiamo un sentiero che sale a sinistra (CAI 561; un cartello ci informa che andiamo a percorrere un tratto dell’antica strada basolata romana), il quale in breve ci porta in prossimità dell’Eremo di Sant’Egidio sbucando sulla strada asfaltata.
Nota: dell’ Eremo Benedettino – Camaldolese dell’ anno mille e del successivo impianto trecentesco non rimangono che labili tracce, di quello del XVIII secolo una chiesa dedicata a San Giovanni Battista, una capace foresteria e sei celle degli eremiti. Il panorama tra i boschi è stupendo, il luogo è circondato da una mistica pace.
Dopo circa 50mt di asfalto prendiamo il sentiero alla nostra destra che va pianeggiante in direzione di un antenna (le indicazioni CAI ci dicono che siamo ora sul Sentiero 50). Proseguiamo in piano e ci addentriamo nel bosco continuando a seguire i segnavia bianco-rossi lungo il crinale e ad un grosso bivio ci manteniamo a sinistra sul sentiero; dopo un ora di cammino circa giungiamo in località Portole nei pressi del rinomato ristorante omonimo.
Giunti all’asfalto prendiamo a sinistra e saliamo per il sentiero che si trova nel mezzo del bivio tra le due vie asfaltate che si dirige verso il monte di fronte a noi (sempre sentiero 50); risaliamo fino in cima attraverso la pineta e ci manteniamo a destra per ridiscendere verso il passo della Cerventosa. Sbucati sulla strada asfaltata proseguiamo per un breve tratto fino al passo e imbocchiamo la sterrata carrozzabile che sale alla nostra destra; dopo qualche centinaio di metri i segnavia ci indicano di salire per uno stradino-sentiero a sinistra e continuare la risalita. Il percorso sale e scende diritto per un’ora buona di cammino seguendo il crinale del monte Ginezzo per poi incontrare una strada carrozzabile (sempre diritti seguendo i bollini CAI) e discendere fino alla strada asfaltata.
Percorriamo 50 mt di asfalto a destra e imbocchiamo uno stradino erboso che in breve ci porta ad attraversare la strada asfaltata e proseguire diritti attraverso la strada nel bosco e lungo un viale campestre di cipressi. Al bivio ci manteniamo a sinistra e saliamo fino a scollinare nei pressi di una villa isolata sul colmo della collina; scendiamo lungo la bella strada dalla parte opposta e facciamo attenzione ad imboccare poco dopo un sentiero sulla sinistra (bollini bianco-rossi) il quale ci conduce in una decina di minuti in Località Gosparini (nel caso non trovaste il sentiero una volta raggiunto l’asfalto salite a sinistra per qualche minuto fino all’abitato).
Attraversiamo diritti la strada asfaltata e ci teniamo sulla sinistra continuando a seguire le indicazioni del sentiero 50 (attenzione ci sono almeno altri 4-5 sentieri segnalati che creano confusione); la strada dapprima sale per alcuni tornanti e quando spiana imbocchiamo quella che continua a salire alla nostra sinistra. Saliamo verso il bosco, la strada diventa sterrata. Giunti ad un bivio svoltiamo a destra e proseguiamo diritti su di un’ampia strada carrozzabile; scolliniamo in prossimità di una villa isolata nel bosco e continuiamo a seguire lo sterrato in discesa. Raggiungiamo dopo una decina di minuti un grosso bivio e proseguiamo diritti leggermente a destra, in piano, passando di fianco ad una casetta e continuando ad inoltrarci nella boscaglia. Finito il bosco si apre un bellissimo panorama sul Trasimeno, prendiamo la strada in discesa ed al bivio successivo a sinistra. La strada si fa via via più ampia, proseguiamo in leggera discesa; sbuchiamo su di una strada sempre carrozzabile e proseguiamo diritti. Scendiamo fino ad un grosso quadrivio, giriamo a sinistra sulla strada grande che sale dolcemente. Al primo bivio ci teniamo a sinistra ed al successivo a destra; scendiamo per un breve tratto e, superata una grossa villa sulla destra, il cancello alla nostra sinistra ci porta al centro Pantarei, siamo giunti a destinazione (percorsi in tutto 32 km).
Commenta con Wordpress