La Gravellata del golfo dianese – percorso San Bartumè – anello in mtb

Mappato da Adriano (Compagnia dell’Anello)

Dall’inglese “gravel”, ghiaia, termine ormai entrato nel linguaggio ciclistico internazionale per indicare ciò che in Italia chiamiamo strade bianche, cioè l’attività ciclistica praticata con bici adatte sia ai percorsi stradali che alle sterrate. Insomma un’attività sportiva a metà strada tra la strada e il mountain-bike.

Non per niente questa manifestazione non competitiva, che si tiene per il secondo anno a Diano Marina, su tre percorsi di 30, 50 e 70 km, è aperta oltreché alle bici gravel, anche alle mtb.

Lo scorso anno, ancora in clima Covid, non abbiamo potuto partecipare, ma quest’anno, con mia moglie, non abbiamo mancato l’occasione e affascinati dalla rappresentazione dell’evento “dove ulivi, mare e sterrati s’incontrano”, con le nostre e-bike abbiamo preso il via dal Molo delle delle Tartarughe di Diano Marina per provare questa nuova avventura insieme ad altri circa 200 partecipanti di tutte le età e provenienze.

Azzeccata la partenza “alla francese” che dà la possibilità di scegliere in una fascia oraria prestabilita il momento personalizzato di partenza, ma sopratutto permette di scaglionare gli atleti sul percorso evitando assembramenti fastidiosi e pericolosi.

Il percorso corto, da noi prescelto, denominato San Bartumè, si sviluppa lungo la Val Steria coprendone i due versanti. Da San Bartolomeo al Mare verso Capo Mimosa, si sale al Colle di Cervo per raggiungere Chiappa e, a mezza costa, si attraversano tutte le frazioni di Villa Faraldi con suggestivi passaggi nei “caruggi” di Riva Faraldi. Rientro sul versante opposto, tutto su sterrato in mezzo agli ulivi, passando per Pairola per tornare a San Bartolomeo al Mare e Diano Marina.

La conca del Golfo Dianese, racchiusa tra Capo Berta e Capo Cervo sul mare e, dietro, dalle alture che la incorniciano, accoglie angoli suggestivi non solo sulle spiagge e scogliere della costa, ma anche nell’entroterra tra il verde della macchia mediterranea e i tipici terrazzamenti di vigne e ulivi.

Tutte cose che ci hanno allietato la vista lungo il percorso insieme alle delizie gustate ai ristori: frisceu, pan fritto, polpettine di tonno, tartine di paté di olive, marmellate di ogni genere…

In definitiva una giornata di sport in buona compagnia, assistiti da un’organizzazione veramente all’altezza.