Da Fossacesia Marina a Ortona
Il percorso da me realizzato, che è un tratto della costa dei trabocchi, ovvero quello che era occupato dai binari della vecchia Ferrovia, parte da Fossacesia Marina, località di mare caratterizzata da un’immensa spiaggia di grossi ciottoli bianchi e da un’acqua cristallina, e arriva alla stazione dei treni di Ortona. Il percorso è praticabile sia a piedi che in bicicletta attraverso la “Via Verde”, la ciclovia che percorre 42 chilometri di costa adriatica, a pochi metri dal mare. Alcuni tratti, purtroppo, sono ancora in fase di completamento; nonostante ciò però altri sono terminati e facilmente praticabili. Il percorso da me effettuato in bicicletta affronta 15 chilometri di costa, per una durata di un’ora e mezza, pedalando ad una velocità di 10/15 km/h e comprendendo delle brevissime soste lungo il tragitto. Lungo il litorale, salendo verso Nord da Fossacesia Marina, prima di giungere a San Vito Marina, adagiato su una collina sulla sinistra, troviamo un autentico gioiello dell’architettura medievale: l’abbazia di San Giovanni in Venere con annesso il monastero dei Padri Passionisti. Questo capolavoro è sorto laddove erano già presenti un tempio dedicato alla dea Venere Conciliatrice ed una fontana, alla quale fino alla metà del Novecento le donne che desideravano avere un figlio andavano ad attingere l’acqua. L’abbazia si innalza sul cosiddetto “promontorio di Venere”, che domina un suggestivo golfo, e da cui è possibile ammirare l’orizzonte sconfinato dell’Adriatico “verde e selvaggio”. Per coloro che sono interessati, è possibile visitarla seguendo le indicazioni lungo la strada, facendo una piccola deviazione di qualche chilometro verso l’interno, così da poter godere non solo della vista della meravigliosa abbazia, ma anche del paesaggio dall’alto.
Proseguendo il nostro percorso lungo il litorale, superato il golfo, a 3 chilometri da Fossacesia, è possibile scorgere il primo Trabocco della costa conosciuto con il nome di “Trabocco Pesce Palombo” e da lì, a seguire, sarà possibile incontrarne altri quattordici fino ad Ortona, i più attivi come ristoranti, altri come testimonianza un po’ malinconica del passato. Quelli adibiti a ristoranti, sono aperti sia a pranzo che a cena (si consiglia la prenotazione); per coloro che desiderano fare una sosta e riposare, è possibile gustare un buon piatto di pesce tipico del luogo, direttamente sul mare, in uno scenario unico.
A breve distanza, proseguendo il cammino, incontriamo il celebre Eremo dannunziano, (5 chilometri) ovvero il promontorio di fronte al quale emerge il Trabocco Turchino, il più celebre di tutta la costa. La residenza, in stile rurale ottocentesco del vate abruzzese, oggi è proprietà privata e si ha la possibilità di visitarla solamente su richiesta nei mesi estivi e nelle giornate del FAI.
Superata la località di Marina di San Vito, si continuerà per altri 6 chilometri, lungo la costa, accompagnati da un paesaggio mai uguale a sé stesso, stretto tra le sfumature del verde della macchia mediterranea e l’azzurro del cielo. La prossimità del mare, di calette e spiagge ancora sconosciute ai più, consente di fermarsi per un bagno o una riflessione immersi tra lo spumeggiare delle onde e il canto delle cicale, prima di concludere il percorso alla stazione dei treni di Ortona.
Da Fossacesia Marina a Ortona Il percorso da me realizzato, che è un tratto della costa dei trabocchi, ovvero quello che era occupato dai binari della vecchia Ferrovia, parte da Fossacesia Marina, località di mare caratterizzata da un’immensa spiaggia di grossi ciottoli bianchi e da un’acqua cristallina, e arriva alla stazione dei treni di Ortona. Il percorso è praticabile sia a piedi che in bicicletta attraverso la “Via Verde”, la ciclovia che percorre 42 chilometri di costa adriatica, a pochi…
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