Percorso immerso nella natura che collega due regioni: Liguria e Piemonte. È praticabile a piedi e in MTB (in questo caso, a tratti, idoneo a persone esperte) quasi tutto l’anno, è sconsigliabile nei periodi di gelo.
La percorrenza di seguito descritta ha inizio a Gallaneto (248 m s.l.m.), una piccola frazione di Campomorone che dista da quet’ultimo 2,26 km e può arrivare nella località Molini (situata a 461 m s.l.m., nel comune di Fraconalto, dista 1,34 km dal medesimo comune) o a Voltaggio (342 m s.l.m.), entrambi borghi piemontesi, in provincia di Alessandria. In questo caso si è scelto di descrivere il tratto che porta a Voltaggio presso la chiesa di S. Maria Assunta.
Descrizione: Si è deciso di prendere come punto di riferimento per la partenza la centrale idroelettrica Acquedotto De ferrari-Galliera di Gallaneto, situata a 257 m sul livello del mare circa (foto 1). Per il primo tratto (956.63 m) si deve seguire la strada asfaltata, quasi per niente trafficata, che porta alle due case del borgo Neppiane. Da qui ci si immerge completamente nella natura fino a Voltaggio.
Il primo chilometro circa è su strada sterrata (larga da poter far passare un trattore), successivamente il percorso si rastrema diventando anche più pendente e giunge al Passo di Prato Leone (779 m s.l.m.) (dopo circa 1.30 h di cammino tranquillo). Continuando a salire si arriva all’Osservatorio Naturalistico Laghi del Gorzente al Bric di Guana (967 m s.l.m.) (foto 2). A parte questo rifugio, aperto di domenica ma sempre fonte di riparo per i turisti che hanno cibo al sacco, e altre poche costruzioni, questo percorso non presenta peculiarità architettoniche, ma il suo grande valore è la natura nella quale ci si immerge e lo stupendo panorama (foto 3, 4) che ,nei giorni limpidi, da qui si può ammirare, provando sensazioni profonde e meravigliose che si rinnovano ogni volta che ci si ritorna.
Il sentiero prosegue verso Prato Perseghin (967 m s.l.m.), qui si possono osservare cavalli e mucche che pascolano liberamente (foto 5).
Abbandonato questo percorso piuttosto pianeggiante ci si dirige verso Passo Mezzano (1066 m s.l.m.) e su Monte delle Figne (1172 m s.l.m.) (foto 6); questo tratto coincide con i confini regionali.
Nei giorni tersi si ha una vista superba, dai monti del Piemonte al mare ligure, riuscendo a vedere la sagoma della Corsica; riducendo le distanze d’osservazione, si ha un’ottima vista dei tre laghi del Gorzente (foto 7).
La prima parte piemontese segue un sentiero abbastanza pianeggiante all’inizio, che diventa piuttosto acclive, fino a quando la strada non si allarga e arriva alla Cascina Carrosina (834 m s.l.m.) (foto 8).
Dopo poco aver lasciato questa costruzione la strada si biforca, prendendo il sentiero verso il monte Tobbio (1092 m s.l.m.) si giunge presso questa montagna posta al centro del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo in circa 1.30 h. Continuando per il sentiero in 2.30 h circa si arriva nei pressi dei resti del castello di Voltaggio (472 m s.l.m.) (foto 9). Da qui in 10 minuti si raggiunge la chiesa S. Maria Assunta di Voltaggio (386 m s.l.m.) (foto10).
Percorso immerso nella natura che collega due regioni: Liguria e Piemonte. È praticabile a piedi e in MTB (in questo caso, a tratti, idoneo a persone esperte) quasi tutto l’anno, è sconsigliabile nei periodi di gelo. La percorrenza di seguito descritta ha inizio a Gallaneto (248 m s.l.m.), una piccola frazione di Campomorone che dista da quet’ultimo 2,26 km e può arrivare nella località Molini (situata a 461 m s.l.m., nel comune di Fraconalto, dista 1,34 km dal medesimo comune)…
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