Garessio Monte Pietra Ardena

Anello del Monte Pietra Ardena Mappato da Adriano (Compagnia dell’Anello) Piacevole escursione che abbina gli affascinanti luoghi storici del Borgo Medievale di Garessio con la facile ascesa alla vetta della rocca del Monte Pietra Ardena. Il percorso permette l’effettuazione di un bell’anello con salita sul versante orientale e discesa sul versante occidentale… Era un po’ di tempo che non tornavamo nella bella Valle Tanaro e oggi abbiamo colto l’occasione per provare la salita a questo monte che abbiamo sempre ammirato…

Ammappato il
26 Aprile 2022
Ammappato da
Adriano (Compagnia dell'Anello)

Altro da sapere

Escursione effettuata il 14 Aprile 2022

Compagnia dell’Anello formata da: Adriano, Angelo, Franco G, Frank e José

Località di partenza: Garessio, Borgo Ponte 580m

Punto più elevato raggiunto: Monte Pietra Ardena 1103m

Dislivello cumulato in ascesa: 600m

Sviluppo complessivo del percorso: 10,2 km

La bacheca del percorso

Note toponomastiche e curiosità

Garessio: il nome di Garessio (Garexium, da “garricus” = terreno incolto con il suffisso “esce” = luogo di passaggio) è attestato per la prima volta in un atto pubblico del 1064.

Ponte dei Corni: la leggenda, condivisa con un omonimo ponte in quel di Ormea, racconta che il tiranno medievale Belisario, dopo aver sorpreso la moglie Ildegonda abbracciata al suo amante e aver assistito al loro suicidio d’amore, fece costruire il ponte del peccato, detto poi “dei Corni”.

Pietra Ardena (Monte): il nome Ardena (che anticamente è indicato anche come Ardenna) deriva verosimilmente dal verbo ‘ardere’, che associato a ‘pietra’ assume il significato di ‘pietra ardente’ con probabile riferimento alla storica attività praticata in zona di produzione del carbone e al conseguente consistente fumo che fuorusciva dalle carbonaie attivate nei boschi attorno alla roccia della vetta che, vista dal basso, dava l’impressione della pietra che brucia.

Curiosità: dalle ‘Memorie storiche del marchesato di Ceva’ di Giovanni Olivero (1858), risulta che tale Aleramo, aitante soldato e coppiere, innamoratesi di Adelasia, figlia dell’Imperatore, fuggì con essa sulla sommità della pietra Ardena rifugiandosi in una caverna e qui visse per lungo tempo facendo carbone che portava a vendere in Albenga al cuoco del Vescovo.

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