Giro in MTB nell’alta Valle Belbo
Mappato da Adriano (Compagnia dell’Anello)
Un interessante giro in Alta Langa sul versante idrografico sinistro della Valle Belbo, su stradine asfaltate o sterrate che sembrano fatte apposta per gli appassionati di cicloturismo, alla riscoperta di posti e ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza. Posti ormai molto mutati, con i declivi collinari liberi dai boschi totalmente occupati dalla redditizia monocoltura del nocciolo “Tonda Gentile Trilobata” i cui pregiati frutti possono fregiarsi della IGP (Indicazione Geografica Protetta) “Nocciola Piemonte”.
Il percorso
Il nostro giro parte da Montelupo Albese dove esiste un’area camper che può essere fruttuosamente utilizzata come base per dei bei giri in media e alta Langa.
L’unica strada locale possibilmente da evitare è la SP32 per Bossolasco diventata ormai, nella stagione buona, una pista motociclistica dove i centauri (per fortuna non tutti) ti sfiorano a velocità pazzesche, con la marmitta aperta a tutto volume!
Di questa strada però dobbiamo percorrerne un tratto molto breve in quanto deviamo presto a sinistra, verso Madonna di Langa e Benevello; attraversiamo a Manera la ex SS29 e, poco dopo Montemarino, imbocchiamo la strada verso San Bovo, una piccola e isolata frazione di Castino.
Siamo ormai sul versante della Valle Belbo, famosa per la produzione dell’uva moscato da cui si ricava il delizioso vino Asti docg (denominazione di origine controllata e garantita). Seppur ai limiti della zona di produzione, qualche vigneto lungo la strada, dove la vendemmia è ormai avvenuta da qualche settimana, lo troviamo e qualche grappolino dimenticato o immaturo all’epoca della vendemmia, ci delizia il palato con il suo dolce aroma.
Proseguiamo superando cascina Pavaglione (luogo ricordato dallo scrittore-partigiano Beppe Fenoglio nei suoi racconti sulla Resistenza nelle Langhe) giungendo a San Bovo con la sua bella chiesa e la trattoria sulla panoramica piazzetta, dove riceviamo preziose indicazioni dai cortesi titolari sul percorso migliore per scendere tranquilli con le nostre bici nel fondovalle del Belbo.
Dobbiamo tornare indietro per circa 700 metri ed imboccare una stradella asfaltata che scende sulla sinistra (nessuna indicazione). Tra noccioleti e boschi e tratti piuttosto ripidi caliamo nel valloncello del Rio delle Grazie fino alla provinciale. La risaliamo giungendo in breve a Campetto, dove ci concediamo una sosta ristoratrice presso l’ottima Osteria del Ponte.
Proseguiamo in direzione Bosia Cravanzana per deviare dopo poche centinaia di metri sulla destra (Via Follo – Via Garilli), su strada, sempre asfaltata, facente parte del circuito “salite dei campioni”, che, attraversato il torrente Belbo, inizia appunto a salire per affrontare i 361 metri di dislivello che, in 7 km, portano a Lequio Berria.
Giunti alla verde radura sull’altipiano ove sorge l’amena cappella dedicata a San Michele, il più della salita è fatto e, scollinando nei pressi della cascina Castagnotti, si giunge in vista della cresta di Langa sulla quale è placidamente allungato l’abitato di Lequio Berria; che merita una visita.
Passando dal Bric Ciliegia a quota 735m, cima Coppi odierna, arriviamo ai Tre Cunei e svoltiamo a destra sulla “pista motociclistica” che, per fortuna in breve, ci fa scendere verso Valgaia e l’area camper di Montelupo Albese ove chiudiamo il nostro anello “langhetto”.
Escursione effettuata il 28 settembre 2019 da Adriano e Maria Teresa (sezione MTB della Compagnia dell’Anello)
Località di partenza: Area camper di Montelupo Allbese 537m – Alta Langa
Punto più elevato: Bric Ciliegia di Lequio Berria 735m
Dislivello cumulato in ascesa: 836m
Sviluppo complessivo del percorso: 41,3 km
Difficoltà: TC/TC
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