Dalla valle dell’Ortano alla baia di Porto Azzurro passando per boschi, miniere, resti di archeologia industriale e laghetti dall’acqua luminosa, sempre avendo il mare ben in vista e rassicurante. Si aprono vari paesaggi alla vista e l’Isola d’Elba si manifesta in tutta la sua naturale bellezza, selvaggia e accogliente allo stesso tempo.
Il percorso
Usciti dal cancello del Grillo Brullico, si gira subito a sinistra, costeggiando la recinzione, fino ad arrivare ad un cancello verde che ci sbarra la strada (da giugno in poi dovrebbe essere aperto). Il cancello va passato scavalcandolo (o passando nell’interstizio formato dalla lunghezza della catena). Questo cancello, ci dicono gli abitanti del luogo, è un abuso che impedisce il passaggio naturale. Dopo la pirma casa si svolta a sinistra e alla prima a destra (siamo nella zona residenziale), per poi prendere una strada cementata e piana che porterebbe al mare. Ma noi, al primo slargo/parcheggio delle automobili che si trova dopo un centinaio di metri, andiamo dentro al bosco, in diagonale sulla destra (fare riferimento al tracciato gps) in modo da intercettare un sentiero che sale. Se arrivate al mare siete andati troppo avanti. Questo sentiero, a zig-zag, sale in maniera abbastanza decisa e dopo breve troviamo una recinzione col filo spinato, che va seguita in alto, mantenendola sulla destra. Vediamo poi dal basso sopraggiungere una strada più grande sterrata. La prendiamo facendo la curva a gomito, a sinistra. Lungo questa larga strada (assolata) troviamo una serie di deviazioni, ma noi ci manteniamo sempre in piano, andando avanti. Laddove c’è un cumulo di terra rossa fate una deviazione per vedere una miniera, seguendo il gps. Tornati al punto della deviazione proseguiamo in avanti fino ad arrivare ad una sbarra verde, oltre la quale c’è un bivio a cui andare avanti. Troverete così una seconda miniera e una cava di marmo sulla destra (vedi foto).
Andando sempre dritti si arriva ad una strada asfaltata che prendiamo a destra, in leggera salita. Dopo poche decine di metri troviamo sempre una strada asfaltata sulla sinistra, ma proseguiamo dritti in salita. Si arriva così ad una casetta bianca e verde dove bisogna andare avanti verso il cancello verde dopo del quale svoltare a sinistra per il sentiero che scende. Questo bel sentiero, panoramico, che apre un nuovo versante alla vista, arriva ad un tornante che gira nettamente a destra. Ma a sinistra c’è il nostro sentiero. Davanti a noi il paese di Capolivari e a destra Monte Mar di Capanne con l’inconfondibile croce. Si arriva poi ad un bivio a T, a cui si gira a destra. In questo modo vediamo sotto di noi una baia e un laghetto artificiale. La via è punteggiata di sughere molto grandi e arriva ad un piccolo slargo alla cui sinistra c’è un sentiero che scende (c’è il divieto ma non ce ne curiamo).
Giunti alla lingua di terra che separa il laghetto dal mare andiamo avanti tenendoci il mare a sinistra e arrivando, alla fine della spiaggia, ad alcune scalette. Le saliamo e andiamo subito a destra, passando vicino a dei resti di archeologia industriale. Poi ci infiliamo in una sorta di piccola gola mantenendoci sulla destra. Ai chioschi sulla spiaggia andiamo, alla rotatoria, a destra, in salita (fare attenzione alle automobili in questo tratto). In cima c’è un bivio, con le indicazioni (avanti a sinistra) per l’ostello. Poche decine di metri e sulla destra c’è l’ostello Sassi Turchini.
Dalla valle dell’Ortano alla baia di Porto Azzurro passando per boschi, miniere, resti di archeologia industriale e laghetti dall’acqua luminosa, sempre avendo il mare ben in vista e rassicurante. Si aprono vari paesaggi alla vista e l’Isola d’Elba si manifesta in tutta la sua naturale bellezza, selvaggia e accogliente allo stesso tempo. Il percorso Usciti dal cancello del Grillo Brullico, si gira subito a sinistra, costeggiando la recinzione, fino ad arrivare ad un cancello verde che ci sbarra la strada…
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