Si parte dalla chiesetta dell’Enaoli, vicino alla grande quercia e all’entrata del Girasole di Rispescia. Avendo la chiesa alle spalle ci dirigiamo per il vialetto pedonale a sinistra, costeggiando la struttura. In breve si arriva alla spiazzo dell’Enaoli e sempre costeggiando le mura ci infiliamo tra alcuni pini e aggiriamo la struttura, in modo da arrivarci esattamente dietro. Qui troviamo dei pannelli informativi sugli uccelli e facciamo caso ad un cartello di legno che ci indica un percorso natura, da imboccare. Facciamo pochi metri dentro a questo percorso (che è anche un percorso con delle indicazioni botaniche) dopodiché ci troveremo un ponticello sulla destra, da prendere. Dopo di esso svoltiamo subito a destra per la strada sterrata. Superato un secondo ponticello di traversine ferroviarie ci troviamo ad un bivio a cui andare avanti, verso il filare di cipressi. Arrivati ad essi svoltiamo a destra. Stiamo percorrendo due lati di un grande campo quadrato, costeggiato da cipressi molto belli e suggestivi. Oltrepassata la linea dei cipressi in fondo ci troviamo ad un bivio a T. Qui svoltiamo a sinistra e dopo un ponticello subito a destra, quindi mantenendo la stessa direzione tenuta fino ad ora ma leggermente spostati sulla sinistra. Proseguiamo dritti per qualche centinaio di metri fino a che alla nostra destra non incontreremo un ponticello da attraversare, ma fondamentalmente fino a che non vedremo una torretta dell’Enel, da raggiungere. Sotto di essa un incrocio: a destra una sbarra bianco-rossa. Noi andiamo a sinistra, su strada brecciata. Dopo poco la strada diventa asfaltata e si arriva ad un incrocio, a cui svoltare a sinistra, in prossimità di alcune abitazioni.
Ci manteniamo su questa via per qualche decina di minuti fino ad incontrare la deviazione a sinistra per l’Agriturismo Poggio degli Ulivi. Qui imbocchiamo la strada brecciata avanti a noi. Arrivati alla villa con il numero civico 250 facciamo un fuori pista poco prima di essa, costeggiandone la recinzione metallica verde e oltrepassando un piccolo fosso a bordo strada. Finita la recinzione verde continuiamo dritti per la stessa direzione fino a raggiungere un fosso più grande alla fine del campo. Sulla sinistra c’è un passaggio che ci conduce al campo adiacente. Questo è da attraversare costeggiandone i confini, verso destra. Abbiamo così il fosso a destra e il campo a sinistra fino a che non troviamo sulla destra un passaggio con guado che ci porta verso delle vigne. Usciti dal guado e guardando verso sinistra intravediamo un basso cancelletto di ferro semi-aperto, da oltrepassare. Dopodiché gireremo a destra e dopo poche decine di metri a sinistra al primo bivio a T. Siamo tra vigne e querce camporili. Finita la vigna troviamo un altro fosso con relativo ponticello. Qui non bisogna andare sul ponticello ma andare a sinistra e giungere alla fine del campo. Troveremo una recinzione che in passato poteva essere oltrepassata con uno scalandrino, ma ora i rovi non permettono il passaggio. Dovremo quindi scavalcare la morbida recinzione, alta un metro e mezzo. Oltre la recinzione proseguiamo nella stessa direzione da cui proveniamo. Intercettiamo dunque un ennesimo ponticello che porterebbe ad una fattoria, ma non lo prendiamo e continuiamo a costeggiare il fosso tenendocelo alla nostra destra. Poche centinaia di metri e troveremo un guado sulla destra, da fare. Poi un incrocio con due grandi querce: a destra la strada sterrata che condurrebbe alla fattoria, mentre davanti a noi un sentiero che si infila nella macchia, da prendere. Siete sulla strada giusta se dopo poco incontrerete un piccolo fosso da oltrepassare.
C’è un primo bivio nella macchia, a cui svoltare a destra e dopo breve un passaggio di pallet vi fa attraversare un fosso. Andando avanti il sentiero diventa un piccolo canale scavato e poi ridiventa sentiero, abbastanza evidente. Al secondo bivio nella macchia andiamo a sinistra. Siamo nella sella di queste colline boscose. Giunti al cartello dell’Area Protetta svoltiamo a destra ad un bivio a T, per poi salire e arrivare ad una recinzione di filo spinato a cui svoltare a sinistra. Eccoci dunque al Centro Riabilitazione Rapaci, una bella casetta privata nel bosco, ma dalla funzione pubblica.
Si parte dalla chiesetta dell’Enaoli, vicino alla grande quercia e all’entrata del Girasole di Rispescia. Avendo la chiesa alle spalle ci dirigiamo per il vialetto pedonale a sinistra, costeggiando la struttura. In breve si arriva alla spiazzo dell’Enaoli e sempre costeggiando le mura ci infiliamo tra alcuni pini e aggiriamo la struttura, in modo da arrivarci esattamente dietro. Qui troviamo dei pannelli informativi sugli uccelli e facciamo caso ad un cartello di legno che ci indica un percorso natura, da…
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