Il Cammino si sviluppa lungo un anello di circa 500 km nella regione del Sulcis-Iglesiente-Guspinese.
Si cammina per quasi il 75% del percorso su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito dalle strade lastricate dei centri urbani e da brevi tratti extraurbani con fondo in asfalto.
L’altitudine va dal livello del mare alla quota di 900 m nel sistema montuoso del Marganai: è necessario tenere in considerazione la continua presenza di dislivelli, che tuttavia solo in pochi casi sono strappi impegnativi.
Sulla base del chilometraggio, delle difficoltà di percorrenza e della disponibilità di strutture ricettive nei paesi e nei villaggi minerari attraversati, l’itinerario è stato suddiviso in 30 tappe della lunghezza media di circa 16 km ciascuna.
Molte tappe sono piuttosto brevi, per lasciare ai pellegrini/escursionisti il tempo di visitare siti di archeologia classica e industriale di particolare fascino e bellezza.
Chi non fosse interessato alle visite può tranquillamente suddividere le tappe a seconda dei propri gusti e del proprio ritmo, ovviamente tenendo conto della disponibilità di strutture di accoglienza.
Segnaliamo inoltre che il tempo di percorrenza indicato all’inizio di ciascuna tappa si basa su un ritmo medio di 3 chilometri all’ora, un ritmo un po’ più lento della norma, proprio in considerazione del fatto che il pellegrino/escursionista sarà portato a rallentare i suoi passi, e a soffermarsi frequentemente ad ammirare i paesaggi, le particolari formazioni geologiche, i resti archeologici, le strutture minerarie, e tutte le altre bellezze che si incontrano.
Attenzione: Il “percorso ufficiale”, al momento di andare stampa, presenta in alcuni tratti dei problemi di percorribilità che pian piano saranno risolti con interventi di manutenzione. In attesa di questi lavori, preferiamo indirizzare i camminatori su tratti alternativi, perfettamente percorribili, che sono descritti nel testo, indicati sulla mappa con la linea rossa continua, e marcati in loco con la segnaletica provvisoria (vedi La segnaletica).
Il percorso ufficiale è indicato comunque sulla mappa con un tratteggio fitto, in modo che se nei prossimi mesi tali tratti dovessero diventare percorribili, il lettore avrà a disposizione la relativa mappa.”