Il percorso che segue è tratto dal sito internet ufficiale della Regione Emilia Romagna, visitabile a questo link, dove potrete trovare molte più informazioni, come i servizi e le strutture ricettive lungo la via. Noi di Ammappalitalia abbiamo potuto chiedere e ricevere il seguente materiale perché trattato da una licenza di tipo Creative Commons Attribution 4.0.
Qui potete consultare la tappa sul sito ufficiale.
Descrizione del percorso
La lunga tappa percorre l’intero “Crinale dei laghi”, un suggestivo susseguirsi di conche glaciali, creste rocciose, lastroni levigati e praterie; il severo ambiente d’alta quota è ingentilito da uno straordinario campionario di laghetti e da portentose fioriture per gran parte dell’estate.
Dalle rive del Lago Santo si sale fino al crinale alle falde del M. Marmagna dove inizia il percorso in cresta, molto panoramico ma faticoso per i continui saliscendi.
Verso la Lunigiana precipitano costole rocciose e canali ripidissimi; sul lato emiliano i versanti sono invece più dolci, scendendo con avvallamenti e gradoni glaciali separati da creste e rupi fino alle vaste foreste che ammantano la Val Parma.
Dopo aver costeggiato la boscosa valle della Riserva Statale di Guadine Pradaccio, istituita più di quarant’anni fa, si scorgono le Capanne di Badignana, vecchio alpeggio oggi adibito a bivacco che può rivelarsi utile in caso di maltempo.
Più in basso del sentiero scorrono numerosi specchi d’acqua: il minuscolo Lago Bicchiere e, più lontano, il Lago Scuro e i Lagoni, incastonati nella faggeta ai piedi della Rocca Pumacciolo.
Si raggiunge infine il M. Sillara (1859 m), la cima più alta del Parmense. I vicini laghi Sillara, appena sotto il crinale, sembrano sospesi nel cielo e nelle giornate limpide la vista spazia fino al Mar Ligure, alla Corsica e all’arco alpino; ma la veduta più impressionante è sulla sottostante valle del Bagnone, un abisso verde con le macchie chiare dei paesi situate quasi un chilometro e mezzo più in basso.
Al Passo del Giovarello si inizia a scendere sul lato emiliano toccando il modesto Lago Martini, poi un ripido valloncello pietroso porta al Bivacco Cagnin; la discesa continua nel bosco, sfiorando il Lago Verde e giungendo alla diga del Lago Ballano, accessibile in estate anche lungo la stradina che sale da Trefiumi, in Val Cedra. Da qui si raggiunge Prato Spilla con una comoda passeggiata nella faggeta.
Il percorso che segue è tratto dal sito internet ufficiale della Regione Emilia Romagna, visitabile a questo link, dove potrete trovare molte più informazioni, come i servizi e le strutture ricettive lungo la via. Noi di Ammappalitalia abbiamo potuto chiedere e ricevere il seguente materiale perché trattato da una licenza di tipo Creative Commons Attribution 4.0. Qui potete consultare la tappa sul sito ufficiale. Descrizione del percorso La lunga tappa percorre l’intero “Crinale dei laghi”, un suggestivo susseguirsi di conche…
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