Questo percorso è il terzo di tre che partono dal Borgo Le Carcarelle e che nei giorni 14, 15 e 16 agosto 2014 Ammappalitalia ha mappato insieme al “B&B Le Carcarelle”, situato nel centro del borgo stesso.

Il percorso

La prima parte di questo percorso è identica a quella che porta dal Borgo Le Carcarelle all’Eremo di San Girolamo: dal fontanile al centro del Borgo andiamo a destra per la strada indicata dal cartello del B&B Le Carcarelle, che ci troviamo a sinistra dopo poche decine di metri. Proseguiamo dritti per questa via e dopo circa 250 metri troviamo una deviazione sulla destra che scende. La prendiamo e arriviamo così ai resti di un’antica costruzione, probabilmente un mulino. Dopo una salita si giunge ad un incrocio: a destra una strada privata. Noi andiamo dritti. Al bivio successivo, in prossimità di alcuni noccioli, andiamo in salita a sinistra ed entriamo dentro un castagneto. Dobbiamo costeggiarlo in salita sulla destra finché non intravediamo, in diagonale, una catena che chiude il passaggio e che introduce ad una strada bianca (strada Campo Grande), che imbocchiamo a sinistra in salita (usare il gpx per maggiori riferimenti). Alla fine della salita ci troviamo una stradina sulla destra che si insinua nel bosco, la prendiamo e giungiamo al confine tra i comuni di Vetralla e Viterbo. Purtroppo in questo punto preciso c’è una brutta discarica.

Proseguendo avanti, dopo qualche decina di metri, c’è un bivio (Punto 88 Percorso Rosso Associazione Monte Fogliano MTB) che prendiamo a destra differenziando dunque il cammino rispetto al percorso che conduce all’Eremo. Arrivando ad una prima deviazione sulla sinistra andiamo dritti, dopodiché al bivio a T successivo (all’altezza di una grossa quercia segnata con il numero 50) andiamo a sinistra. Dove troviamo il segnale Percorso Acque Ritorno, giriamo a sinistra. Siamo in un bel bosco, le cui strade assomigliano ad un labirinto. Al bivio dopo andiamo a sinistra là dove c’è l’indicazione per la Saracinesca, cisterna romana del III secolo. Facciamo così una piccola deviazione sulla sinistra per effettuare la visita a questa reperto archeologico (foto) e riprendiamo la strada, finché, arrivati ad un bivio con la strada segnata che svolta verso sinistra e un altro sentiero non segnato e peggio mantenuto che prosegue dritti, noi dobbiamo andare dritti (seguire gpx). Si arriva così ad una recinzione con filo spinato che va seguita a sinistra. Si va così a reintercettare un sentiero più ampio che va imboccato a destra (Punto 93 del Percorso Rosso). All’altezza del palo 94 c’è un incrocio: andiamo dritti seguendo il percorso rosso fino al punto 97, dove c’è uno slargo. Qui giriamo a destra tra due pali (foto) che stanno a mo’ di cancello. La strada che s’imbocca da qui, bella ampia e in discesa, dopo un fontanile (foto) conduce direttamente, dopo circa 15 minuti di cammino, alle case nuove di Tre Croci.

Arrivati all’incrocio asfaltato e usciti dal bosco andiamo a sinistra in discesa fino a che non intravediamo la ferrovia e il sottopasso (foto) che va inforcato per passare dall’altra parte dei binari. Giunti alla strada più grande delle macchine giriamo a destra e dopo qualche centinaio di metri prendiamo a sinistra per Via della Veronica (foto). La percorriamo fino ad intercettare (dopo circa 1,5 km) una strada sterrata che sembra proseguire naturalmente quella dalla quale proveniamo. Questa strada (foto) è la Francigena che va così presa, fino a Vetralla, seguendo le indicazioni. Queste ci portano prima su di una strada asfaltata alla quale andiamo a sinistra (sulla destra, facendo una piccola deviazione, troviamo un antico luogo di posta, il Foro Cassio), dopodiche, seguendo il marciapiede comodo, svoltiamo a sinistra in discesa, in vista del paese. Prima di un ponte c’è un’edicola dedicata a Giovanni Luzi (foto), taumaturgo di Padova. Salendo e osservando discariche dentro ad antiche cantine, si giunge ad un bivio che va preso a sinistra; dopodiché si arriva sotto il paese e all’altezza dell’attraversamento della Cassia. In pochi minuti siamo nel centro storico.