La partenza del nostro percorso di oggi è situata presso il parcheggio della Località Canale Monte Venere (Lat, Lon: 42.352542,12.189106), dove è appunto possibile parcheggiare la propria automobile in tutta semplicità. Da qui partono una serie di sentieri. Noi prenderemo il sentiero 128A che inizia dalla destra della Fonte Canale, inoltrandosi, in piano, nella faggeta. Il percorso si snoda costeggiando la strada asfaltata (Strada Comunale Valle di Sopra), incontrando ogni tanto degli splendidi esemplari di faggio, centenari. Continuando il sentiero troviamo sulla destra, in concomitanza con un bivio, un cartello informativo che spiega che in questa zona possiamo trovare alcune specie di piante collegate ad alcuni animali. Noi prenderemo a sinistra, sempre seguendo il 128A. Si giunge così davanti a un secondo cartello che raffigura l’acero, l’anemone, il carpino nero e l’istrice, lo scoiattolo e la vipera. Qui svoltiamo in salita a sinistra, continuando per il 128B.

A un tratto, sulla destra rispetto al sentiero, c’è un recinto di legno dove vengono rinchiusi i cinghiali che vengono catturati grazia ad alcune trappole che sono sparse nel bosco. Questo serve per limitare il proliferare della specie che non ha antagonisti nella zona. Più avanti le vere e proprie trappole, gabbie dove far entrare i cinghiali per poi rinchiuderli dentro.

Il sentiero prosegue in decisa salita e qui bisogna prestare attenzione ai segni non sempre ben visibili, che a un tratto andranno sula destra e poi verso sinistra, su lastroni di rocce di peperino e tra giovani faggi. Si giunge così al Pozzo del Diavolo, un luogo dove gli speleologi si inoltrano per visitare una grotta naturale.

Continuando ancora in salita il sentiero spiana e qui è possibile raggiungere la vetta del Monte Venere facendo un fuoripista (seguendo la traccia Gpx) e poi, da lì, ritornare sul sentiero lasciato e proseguire a destra in discesa, per ampia e ben visibile via sterrata. In qualche decina di minuti si tornerà alla località di partenza del nostro anello.