Mandanici, l’antica Mandranike, sorge alle falde del Monte Cavallo. La leggenda narra che in cima al monte sia nascosta una delle tante “Truvature” presenti in questa parte della Sicilia. Si dice che in un anfratto molto profondo, ricoperto da enormi sassi, il cui ingresso è tutt’oggi visibile, siano nascosti una chioccia con sette pulcini in oro massiccio e dimensioni naturali. Come per le altre truvature, il tesoro è protetto dai folletti e per riscattarlo è necessario adempiere a complesse e rigide procedure, senza mai perdere la fede e senza aver paura di ciò che potrà accadere. Anche il tesoro di Mandanici, quindi, è ancora lì che aspetta di essere trovato…
Il percorso per giungere a Casalvecchio segue in parte l’antica via che collegava Mandanici al paesino di Misserìo, attraverso mulattiere e trazzere che gli abitanti del luogo usavano quotidianamente per spostarsi da una vallata all’altra. Poco dopo Misserìo un’altra trazzera risale il fianco della vallata e del torrente Savoca e ci collega con quella del torrente Agrò.
Il percorso
Da Piazza Duomo, dove è presente anche il bel palazzo Mastroeni-Longo, oggi sede della biblioteca comunale, saliamo sulla strada principale del paese e giriamo a destra. Poco prima di giungere al palazzo municipale svoltiamo a sinistra su una stradina in discesa che porta al torrente “Dinarini”. Attraversiamo il ponte e imbocchiamo a destra la strada sterrata (foto 2). Dopo circa un chilometro giriamo ancora a destra (foto 4) prendendo una mulattiera che ci consente di risalire questo versante della vallata fino in cima. Arrivati in alto, da dove si può osservare il paese di Mandanici in basso alle nostre spalle, ci dirigiamo verso destra, in direzione del traliccio dell’alta tensione (foto 6). Oltrepassiamo la prima deviazione a sinistra e proseguiamo su questa strada fino a incrociare la trazzera “Mandanici-Piano Margi” (foto 7). Qui giriamo a sinistra, percorriamo circa duecento metri e imbocchiamo a sinistra un’altra trazzera varcando il cancelletto che ne delimita l’ingresso (foto 8). Seguiamo questa strada in discesa per circa cinque chilometri fino a incrociare la Sp 19b, ignorando le possibili deviazioni che conducono solo ai fondi agricoli adiacenti al sentiero. Arrivati alla strada asfaltata giriamo a sinistra e ci dirigiamo, in discesa, verso il paesino di Misserìo. Lo attraversiamo, visitando l’antico lavatoio pubblico, e circa duecento metri dopo imbocchiamo sulla destra una stradina in salita (foto 13). Superato un gruppo di case la strada si allaccia a un sentiero che entra nel bosco. Al primo bivio che incontriamo andiamo a destra, in salita (foto 14). Continuiamo a salire per un buon tratto, oltrepassando una casa isolata e terrazze coltivate ad ulivi fino ad arrivare sulla stradina asfaltata. Qui svoltiamo a sinistra e seguiamo le indicazioni stradali verso Casalvecchio che incontreremo poco più avanti. Dopo un tratto di rettilineo in pianura, al bivio giriamo a destra seguendo il tornante in discesa. Da questo punto si può già osservare la vallata del torrente Agrò e il borgo di Casalvecchio Siculo, che raggiungeremo in circa un quarto d’ora seguendo la strada asfaltata in discesa.
Mandanici, l’antica Mandranike, sorge alle falde del Monte Cavallo. La leggenda narra che in cima al monte sia nascosta una delle tante “Truvature” presenti in questa parte della Sicilia. Si dice che in un anfratto molto profondo, ricoperto da enormi sassi, il cui ingresso è tutt’oggi visibile, siano nascosti una chioccia con sette pulcini in oro massiccio e dimensioni naturali. Come per le altre truvature, il tesoro è protetto dai folletti e per riscattarlo è necessario adempiere a complesse e…
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