Marina di Pisa e Calambrone sono due piccole cittadine del Litorale Pisano, e quindi il modo più logico di unirle sarebbe camminare lungo la battigia, ma sarebbe un percorso faticoso e non troppo spettacolare.
C’è invece una piccola striscia selvaggia, tra le cittadine ed i campi retrostanti, composta da quasi 18km di Pineta e bosco ininterrotti. I luoghi sono bellissimi ed infatti sono tutti all’interno del parco regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, un parco costiero fatto prevalentemente da un’alternanza di boschi e zone umide o un mix di entrambe.
Il percorso in realtà è fattibile in entrambe le direzioni, ma diciamo che da Marina verso Calambrone si ha un crescendo di spettacolarità che non si avrebbe nel senso opposto. Questo è dovuto anche alla presenza dell’Oasi WWF Bosco della Cornacchiaia che si trova proprio in fondo al percorso, della quale, però, parleremo dopo.
La maggior parte dei sentieri non è segnato, ma la direzione da seguire, costante, verso sud, e la struttura a reticolo dei sentieri della pineta fanno sì che orientarsi in questo percorso sia abbastanza facile. A parte qualche bivio essenziale, che verrà indicato qui, basta proseguire verso sud.
Il percorso parte dalla piccola piazza in fondo a via Ivizza a Marina di Pisa, dalla quale si abbandona subito la parte abitata per cominciare a camminare su un piccolo sentiero che entra nella pineta. Da quel sentiero si diramano molte biforcazioni, una qualsiasi sulla destra ci porterà a prendere una delle stradelle principali che percorrono la Pineta da nord a sud. Dopo circa 800 metri si prende una deviazione sulla sinistra che ci porta a costeggiare un piccolo canale che affianchiamo e seguiamo fino a che la strada non si reimmette nella pineta. L’ambiente è molto bello con Lecci antichi e Pini domestici enormi. La strada continua senza deviazioni per circa 1km fino all’altezza di alcuni orti sulla sinistra che ci portano ad incontrare una delle arterie di uscita dalla pineta. Se prendessimo questa opzione (si chiama accesso 4), girando verso destra, arriveremo alla fine del paese di Marina di Pisa.
Attraversiamo questa strada e camminiamo, sempre nella stessa direzione, per circa 500 metri, fino ad incontrare un’evidente apertura sulla sinistra che dà sui campi, e svoltiamo proprio in questa direzione. I campi sono una sorta di giunzione tra due corpi di bosco. Si cammina in questo spazio aperto per circa un km e mezzo e si prende una deviazione, verso destra, e quindi di nuovo verso sud, all’altezza di un filare di alberi di Pioppi. Si continua verso sud fino ad un edificio che appartiene all’università di Pisa che si chiama Arnino. Da lì si fa una piccolissima deviazione verso sinistra per poi svoltare subito a destra. Questo piccolo viale ci porta di fronte ad un edificio, all’altezza del quale svoltiamo nuovamente verso sinistra. Camminiamo fino a che non troviamo una strada asfaltata, conosciuta come “la Bigattiera” dai locali. L’attraversiamo e la costeggiamo in direzione sud fino ad una sbarra che segna l’inizio di un’ampia strada di pineta. Ignoriamo la sbarra e, ignorando anche i rifiuti che probabilmente troverete, prendiamo un piccolo sentiero che si allarga gradualmente e diventa anch’esso uno stradello, che corre parallelo alla grande strada, ma più intimo ed assolutamente non frequentato. Su questo tratto potranno trovarsi numerosi alberi caduti.
Si prosegue senza possibili deviazioni per circa 4-5km fino a che non troviamo un’altra strada asfaltata da attraversare (fare attenzione alle macchine che sfrecceranno). La strada è la Pisorno, la attraversiamo e continuiamo sul proseguio del sentiero fino a quando incrociamo un’altra arteria di uscita dalla pineta. A questo punto saremmo all’altezza di Tirrenia. La strada si chiama accesso 20, e se prendiamo a sinistra, in 50m si arriva ad un spiazzo che costeggia la recinzione di Camp Derby (non avvicinatevi) ottimo per il pranzo.
Dopo pranzo riprendiamo nuovamente la nostra direzione verso sud e in un’ora circa di cammino arriviamo fino a via di Porcari ed il cancello di accesso dell’Oasi della Cornacchiaia.
L’Oasi è gestita dal WWF che organizza visite, spesso ad offerta, o con prezzi modici e ne vale veramente la pena. La visita dura due ore circa: l’ambiente della riserva è caratterizzato da una stretta vicinanza fra antiche dune, con un maestoso bosco di Pini e Lecci, e depressioni, zone umide chiamate lame, creando un’atmosfera davvero rara. Tutti gli alberi, Pini, Lecci e Farnie raggiungono dimensioni immense. Il percorso si snoda all’interno del bosco fino ad arrivare in un luogo incredibile dove tutto sembra rimpicciolirsi attorno a noi, o noi ingrandirsi: si sta camminando verso il centro della lama più profonda, che spesso si allaga completamente. La visita ha anche altre sorprese che non rivelerò qui, e lascerò alla guida che vi guiderà l’onore di farvele scoprire. (Informazioni per prenotare una visita in “altre informazioni”)
Si riesce dal cancello principale e si imbocca Via di Porcari in direzione mare fino ad arrivare a Calambrone, ex colonia di mare di epoca fascista ora località balneare. Qui si può prendere il bus verso Marina di Pisa dopo una sosta bar o una visita alle dune di Calambrone!
Il percorso è stato fatto con Giulio Cuccioli di Azimut-Treks www.azimut-treks.it , una Guida Ambientale di Pisa.
Buon cammino.
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